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Un “cyborg” dentro Azovstal: la propaganda occidentale elogia Terminator Azov

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Nei giorni scorsi si è svolta una conferenza stampa dove il comandante del battaglione Azov si è fatto accompagnare da Ilya Samoilenko, capo dell’intelligence del commando asserragliato nell’acciaieria Azovstal da diverso tempo.

Il suo inglese perfetto ha stupito in molti e le sue risposte hanno fugato quelli che gli stessi combattenti considerano “luoghi comuni” diffusi dalle televisioni:

“Noi siamo un esercito formato dalla NATO”

Una dichiarazione mendace che tende a sviare quello che si conosce bene nel segmento della guerra e che riguarda quello che è stato definito l’esercito del futuro, altamente specializzato, che ha avuto un addestramento NATO dal consigliere economico di Zelensky nella puntata di Otto e Mezzo di venerdì 6 maggio.

“Non siamo un battaglione nazista”

Il neonazismo non è altro, secondo molti, che un forte nazionalismo spinto dal senso di rivalsa contro l’imperialismo sovietico. Stesso sentiment, lo si vive da tempo in paesi come la Polonia, anch’essa sodale contro i russi, ma che fino a ieri era stata additata dalla stampa italiana come espressione di molti gruppi neo nazisti collegati ai nostri di estrema destra. Dato per buono quello che sostengono, non si spiega perché la simbologia utilizzata dall’esercito ucraino si riferisca spesso a simboli nazisti. Anche la svastica è stata sdoganata nella tv italiana come “un simbolo non necessariamente cattivo” da esponenti ucraini.

Si riporta un reportage sulla simbologia nazista utilizzata non solo dal battaglione Azov, ma dall’intero esercito ucraino.

https://twitter.com/ChanceGardiner/status/1501446303330488320?s=20&t=MdvXKcOEVpcuP1dsfVTM6w

“Non ci hanno fornito le armi promesse”

Vero, non sono arrivate le armi promesse, ma l’Azov utilizza già armi di primissimo piano che secondo alcuni esperti provengono non solo dagli armamenti dello sgangherato esercito ucraino, ma da quelli inglesi. Inoltre, sono sempre più frequenti le voci di analisti che sostengono la presenza di gruppi specializzati asserragliati nell’acciaieria insieme al battaglione ucraino.

Un “Cyborg” nell’acciaieria come nel film Terminator

Secondo quanto riportato dall’ANSA, Ilya Samoilenko è definito nell’ambiente militare “Cyborg” perchè è un invalido di guerra, ricostruito nel braccio con una protesi in titanio e con un occhio di vetro, il capo dell’intelligence del battaglione Azov è il soldato patriota perfetto figlio di una nota e famosa agente di casting nel settore cinematografico del paese, che non ha avuto modo di collaborare con Zelensky secondo alcune ricerche effettuate in rete.

L’ANSA, come dichiarato nell’articolo, non fa che riportare la narrazione dei media ucraini dando spazio ad un uomo della resistenza con un passato disdegnato dall’occidente fino allo scoppio del conflitto ucraino, senza porsi alcune domande sul ruolo nell’acciaieria e soprattutto sulla conferenza stampa utilizzata per rispondere puntualmente alle controverse indiscrezioni diffuse dall’informazione occidentale negli ultimi giorni.

Fonti:

Propaganda occidentale: fake news di Zelensky sulla Crimea affonda la credibilità del giornalismo

La propaganda occidentale ha perso: ecco le armi “spuntate” messe in campo dai media

La propaganda occidentale ha fallito ed ora ha paura: il COPASIR monitora le tv italiane

https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/05/10/cyborg-il-guerriero-dellazov-col-braccio-di-titanio_bc828b0f-cfaf-46bb-92ce-3e5c82c0d432.html

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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