Per il secondo anno consecutivo Venezia ospita una virostar. Nel 2021 a sorprendere tutti sul red carpet fu Roberto Burioni, che era il medico più seguito in Italia, mentre quest’anno è sbucato all’improvviso Matteo Bassetti che nel frattempo è diventato il virologo più seguito.
Questo aspetto non è da sottovalutare perchè,, seppur trattandosi di una coincidenza, più si vince la sfida social, più si aprono passerelle al di fuori dell’attività professionale. Bassetti, intervistato dal Corriere dichiara di essere stato invitato per ritirare un premio, accompagnato dalla moglie, e chi gli fa notare la presenza di droppler nell’aria ad una manifestazione affollata senza mascherina, il virologo risponde che “grazie ai vaccini abbiamo sviluppato anticorpi ed ora il Covid è trattabile come una qualsiasi influenza”.
Una comunicazione, quella di Bassetti, che Matrice Digitale ha analizzato trovando tanti punti incoerenti nella sua narrazione ed è per questo che è stato criticato dai suoi connazionali.
Bassetti vuole davvero fare il ministro, ma la sua comunicazione è inaffidabile
In più, a giocare un ruolo importante c’è la questione dei suoi conflitti di interesse che sono emersi con i principali gruppi farmaceutici che producono vaccini anticovid.
Ecco i conflitti di interessi di Bassetti di cui parla Frajese – i documenti
In questo momento ci sono diversi pareri discordanti sulla quarta dose appena approvata dall’EMA, di cui Bassetti è un grande sostenitore, ma oramai ha una fronda di oppositori tra il popolo che non è disposta a perdonargli eventuali contraddizioni. C’è chi addirittura lo considera responsabile di morti, esagerando fino a prova contraria, ma la sovraesposizione del medico non gioca in suo favore.
Non si è fatta attendere la stoccata del dottor Stramezzi che ha evidenziato come una virostar possa ricevere il premio “Diva e Donna” organizzato da Tiziana Rocca in un ambito diverso da quello medico.
Una situazione che già si è verificata in passato quando Matrice Digitale ha svolto un’analisi dello spessore di Roberto Burioni ad oggi silente e meno esposto rispetto a prima, diversamente dalla prima virostar italiana.
