Luigi di Maio ritorna sui social network e lo fa con un nuovo profilo sulla piattaforma Twitter X. L’ex Ministro del lavoro e degli Esteri della Repubblica italiana durante il governo Conte, aveva chiuso il profilo social dopo la disfatta politica alla ultime elezioni che lo ha visto prima lasciare il Movimento Cinque Stelle tra mille veleni per poi restare escluso dal parlamento quando il verdetto del voto è stato definitivo.
Per di Maio, però, come ben sappiamo, si è aperta una nuova strada e molto più importante di quella del parlamento italiano. Diventato Rappresentante speciale dell’UE per la regione del Golfo, Luigi di Maio ha uno stipendio da parlamentare ed una struttura diplomatica sotto di se ed è un collettore di affari ed interessi verso lo stesso Medioriente dei petrolieri che aveva attaccato durante la sua militanza politica nelle alte sfere istituzionali del paese.
Ad oggi l’ex ministro degli esteri ha pochi follower rispetto alle settecentomila che lo seguivano su Twitter sull’ex profilo da ministro e primo militante dei cinque stelle, ma al netto delle polemiche su ciò che si può pensare nella nuova carriera di Maio, l’operazione fatta dall’ex perno del Movimento Cinque Stelle è in realtà da apprezzare. Sono pochi i politici che lasciano i profili istituzionali che gli hanno dato tanto per poi crearsi una nuova identità sui social abbandonando un cospicuo numero di seguaci che in realtà possono continuare a mantenere quella notorietà necessaria. Il paradosso è anche che il profilo Twitter è in inglese, lingua fino a ieri sconosciuta e fonte di imbarazzo dell’ex grillino divenuto poi pupillo di Draghi.
Visti gli sviluppi della nuova carriera politica di Luigi di Maio, non è più necessario lavorare alla luce del sole, utilizzando toni roboanti, ma portare avanti delle missioni diplomatiche cimentandosi nel silenzioso mondo del lobbismo europeo con l’alone degli USA a fare da guardia e protezione alle diverse strette di mano che stanno caratterizzando il nuovo corso dell’ex Ministro degli Esteri.
Dalla via della seta a quella del petroldollaro … il passo è stato meno doloroso.
Un’altra spiegazione che avrebbe portato a questa scelta dolorosa per chi vive di visibilità come un politico è proprio il fatto che Luigi di Maio ha avuto il record negativo nel corso delle ultime elezioni per essere il politico più detestato in campagna elettorale e dopo.
Chissà quale sarà l’evoluzione social di di Maio nei prossimi mesi, ma è chiaro che al netto delle critiche, la stagione diplomatica ex pentastellato porterà una nuova vita, nuove sfide all’alba di quarant’anni… e chissà che il tempo gli consentirà di tornare ad utilizzare il suo vecchio profilo ed i suoi detrattori lo perdoneranno.