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L'Altra Bolla

Tucker Carlson parte da Twitter e smentisce versione ucraina su scoppio diga di Dnipro

Tempo di lettura: 3 minuti. Continuano i voli pindarici dell’occidente e questa volta sullo scoppio della diga. Sono stati i russi o gli ucraini? Due analisi logiche a confronto.

Tempo di lettura: 3 minuti.

Tucker Carlson l’aveva annunciato ed ha scelto il suo debutto su Twitter all’indomani dello scoppio della diga di Dnipro che ha portato all’allagamento della città ed all’uccisione di diversi soldati presenti sul campo di battaglia.

La scelta di Carlson nel lanciare il suo episodio 1 dopo il licenziamento da Fox News per questioni di sessismo e per la causa Dominion, è stata quella di parlare di un caso ancora caldo che ha visto presentare diverse voci e testimonianze ad un pubblico che oramai non crede più alle narrazioni dei media più autorevoli.

Il Corriere spiega come sono andate le cose con due take l’uno attaccato all’altro. Alle ore 00.57 circa il giornalista Nicastro parla di una strategia dei russi di far scoppiare la diga per fermare la controffensiva Ucraina che nell’immaginario dell’Occidente è stata spesso devastante, ma poi fallimentare per motivi strategici e non per evidenti disattese delle aspettative.

Verso le tre di notte però c’è una testimonianza riportata dal fronte ucraino dove i soldati dichiarano di essere rimasti illesi dallo scoppio della diga e di aver visto ingenti danni tra le truppe russe dove in pochi si sarebbero salvati. La fonte è quella della CNN che è autorevole quanto quella del corriere.

Questo dettaglio è sfuggito a molti giornalisti che si sono inventati analisti di guerra durante il conflitto ucraino, ma non al “nemico” Carlson che ha dichiarato seguito un percorso secondo la logica del “a chi giova” ed ha dichiarato di credere che siano stati gli ucraini a far saltare in aria la centrale idroelettrica di Kakhovka. “L’indebolimento della diga può essere dannoso per l’Ucraina, ma questo evento causa più danni alla Russia. Questo è il motivo per cui il governo ucraino aveva precedentemente considerato la possibilità di distruggere la diga, ea dicembre il Washington Post ha citato un generale ucraino che ha affermato che i suoi soldati hanno lanciato missili americani contro i cancelli della diga e li hanno testati. Quindi ora che i fatti cominciano ad emergere, quello che è successo sembra sempre meno un mistero. In tutta onestà, chiunque concluderebbe che è più probabile che siano stati gli ucraini a farla saltare in aria. Esattamente come avresti pensato in precedenza che gli ucraini avessero fatto saltare in aria il Nord Stream lo scorso autunno. Ora sappiamo che l’hanno fatto. E in qualche modo non sembra che Vladimir Putin voglia combattere con se stesso“.

Proprio sulla questione del Nord Stream, Matrice Digitale diffuse da subito che la notizia che lo scoppio del gasdotto non fosse collegato ad una volontà russa, smentendo le dichiarazioni di alcuni giornalisti che, come nel caso di Nicastro, ritengono che la fonte dell’intelligence Ucraina sia più autorevole di quella russa tanto da fornire uno spaccato unico di un conflitto torbido come quello tra Kiev e Mosca.

L’aspetto singolare risiede anche nel fatto che leggendo le righe di Nicastro su eventuali responsabilità di Putin, la narrazione rispecchia quella fornita da Carlson sottoforma di strategia informativa o, forse, propagandistica.

Putin l’ha fatto! Putin l’ha fatto! E il motivo è semplice: “Putin è il male. E quelli che sono dalla parte del male fanno il male solo per godersi il processo stesso. In questo caso, Putin ha attaccato se stesso, che è la più alta forma di male e quindi ideale per una persona di un tale spessore“.

Coincidenze? Oppure semplicemente strategie di propaganda?

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