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X: nuovi livelli di abbonamento basati sulla pubblicità

Tempo di lettura: 2 minuti. X, precedentemente Twitter, sta valutando nuovi livelli di abbonamento a pagamento, con prezzi basati sul numero di annunci mostrati agli utenti.

Tempo di lettura: 2 minuti.

X, precedentemente conosciuto come Twitter, sta considerando di suddividere il suo servizio di abbonamento premium in tre livelli di adesione. Questo permetterà all’azienda di variare il prezzo dell’abbonamento in base al numero di annunci mostrati all’utente.

Dettagli sui nuovi livelli di abbonamento

Secondo una fonte di Bloomberg che ha partecipato a una chiamata con X e i detentori del debito che hanno aiutato Elon Musk a finanziare l’acquisizione, l’azienda sta attualmente testando le varianti Basic, Standard e Plus del piano premium esistente, che attualmente ha un costo di partenza di $8 al mese. Non è ancora chiaro se continuerà ad esistere una versione gratuita.

Non sono state annunciate informazioni sui prezzi per i nuovi livelli di adesione. Tuttavia, secondo dettagli precedentemente scoperti nell’app X, il piano Basic di livello base non ridurrà il numero di annunci che gli utenti vedono sulla piattaforma. Il livello Standard mostrerà la metà degli annunci, uno dei vantaggi che attualmente godono gli abbonati premium. L’offerta premium Plus eliminerà completamente gli annunci e, presumibilmente, avrà un costo ancora superiore agli attuali $8 al mese o $84 all’anno. X non ha rivelato quando questi nuovi livelli di adesione saranno disponibili per i test o per la disponibilità generale, né quali ulteriori vantaggi (come il segno di spunta blu, la funzione di modifica, ecc.) potrebbero essere inclusi in ciascun piano.

Situazione finanziaria e pubblicitaria di X

Durante la chiamata, la CEO di X, Linda Yaccarino, ha dichiarato che la pubblicità, la licenza dei dati e le entrate degli abbonamenti dell’azienda stanno crescendo trimestre su trimestre “nell’ordine dell’alta singola cifra”. Ha inoltre ripetuto le affermazioni fatte durante l’evento Code della scorsa settimana, secondo cui circa il 90% dei principali inserzionisti di X è tornato sulla piattaforma. Tuttavia, queste affermazioni sono state temperate da Media Matters, un’organizzazione di controllo dei media senza scopo di lucro, che ha dichiarato che gli inserzionisti sembrano essere tornati, ma stanno spendendo molto meno rispetto al Twitter pre-Musk, precisamente il 90% in meno secondo le loro ricerche. Yaccarino ha ammesso che la spesa pubblicitaria non è ancora tornata ai livelli storici e che le aziende stanno adottando un approccio più conservativo ai loro budget di spesa.

Le finanze di X sono state un argomento molto discusso da quando Elon Musk ha acquistato l’azienda per $44 miliardi l’anno scorso. Bloomberg stima che X debba circa $1,2 miliardi all’anno in pagamenti di interessi sul suo debito.

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