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Sicurezza Informatica

Attenzione alla propaganda occidentale: le fake news che fanno il gioco della Russia nella guerra contro l’Ucraina

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La Russia è stata più volte indicata come origine delle fakenews occidentali e nessuno può smentirlo, e siamo stati i primi a parlarne prima che scoppiasse la guerra cibernetica tra Russia e Ucraina, ma attenzione alle imprecisioni che corrono sui media occidentali e che mettono a rischio la stabilità della credibilità dei mezzi di informazione.

Il video del carro armato

In rete e sui social di messaggistica è girato un video di un carro armato russo che investiva “gratuitamente” una macchina in fuga da Kiev. Il mondo si è indignato ed ha subito dato la colpa alla spietata lucidità dei sovietici.

La verità è però un’altra: il carro armato, come si vede successivamente nello stesso video, era sotto attacco ed ha effettuato una manovra di emergenza che ha investito un auto.

Che il caso fosse fortuito, lo si notava dal fatto che le altre auto che passavano in giro non erano oggetto di attenzioni bellicose da parte dei soldati. La sorte ha voluto che l’anziano signore investito sia uscito illeso e che la sorte sia stata clemente.

L’esplosione cinese di sei anni fa

In cina è avvenuta una esplosione diverso tempo fa che è stata utilizzata dalla RAI per descrivere i primi giorni di guerra dei russi da parte degli ucraini. Un errore che è costato caro al servizio pubblico in aggiunta alla dichiarazione a microfoni spenti dell’Annunziata che descriveva i profughi ucraini come “amanti, badanti”.

L’Ucraina non può entrare nella NATO

Come riporta lo stesso Corriere della Sera, l’Ucraina non può entrare attualmente nella NATO. L’Alleanza Atlantica non può annettere gli stati in conflitto da diverso tempo. L’Ucraina quindi, a causa del conflitto del 2014, non possiede i requisiti per essere annessa e quindi la dichiarazione da parte del Presidente Ucraino è stata letta come minaccia dallo stesso Governo russo.

La parata “bombardiera”

Il Sole 24 Ore pubblica un video dei russi che bombardano Kiev, ma un utente segnala che il contenuto audiovisivo faceva riferimento a una parata del 2020. Il principale quotidiano economico italiano ha ammesso l’errore, scusandosi con tutti

PornHub e la fakenews

Alcuni quotidiani annunciano la notizia di PornHub vietato ai cittadini russi. FALSO Dopo attente verifiche visibili qui, l’accesso ai sovietici è ancora consentito e noi abbiamo aperto una riflessione:

è giusto vietare l’accesso ai russi e consentire al mondo di vedere i porno russi?

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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