Categorie
Sicurezza Informatica

Cina accusata di spionaggio industriale da società di chip olandese

Tempo di lettura: < 1 minuto. I fatti risalgono al 2012 ed il cittadino cinese è ricercato

Tempo di lettura: < 1 minuto.

Un’azienda olandese che produce circuiti di semiconduttori all’avanguardia ha accusato uno dei suoi ex dipendenti di aver rubato la sua tecnologia per conto di un’azienda cinese sostenuta dallo Stato.

Zongchang Yu ha lavorato all’ASML fino al 2012 e due anni dopo ha fondato la Dongfang Jingyuan in Cina. Ora è ricercato in California con l’accusa di aver rubato tecnologia ai suoi ex datori di lavoro.

L’azienda, che ha sede nei Paesi Bassi, è l’unico produttore al mondo di macchine per la litografia a ultravioletti estremi, che costano oltre 160 milioni di dollari e sono grandi come un autobus. Le macchine vengono utilizzate per creare circuiti microscopici su wafer di silicio, dando vita ad alcuni dei microchip più avanzati al mondo.

All’azienda è vietato vendere le sue macchine avanzate alla Cina, lasciando che il Paese si affidi a tecnologie più vecchie e lotti per rimanere competitivo nell’economia globale.

In una relazione annuale, ASML ha accusato Dongfang Jingyuan di aver rubato i suoi segreti commerciali. Nel 2018, ASML ha citato in giudizio Xtal, una società statunitense ormai defunta collegata a Dongfang e creata da Yu nel 2014, causandone il fallimento. Ma a quel punto Yu era già a Pechino.

In tribunale, ASML ha accusato Dongfang e Xtal di aver reclutato i suoi ingegneri, tra cui uno che avrebbe rubato circa 2 milioni di linee all’azienda, come riporta Bloomberg.

Negli ultimi anni, molti cittadini cinesi che vivono negli Stati Uniti sono stati accusati di aver rubato pratiche commerciali e segreti industriali per conto di Pechino.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version