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Sicurezza Informatica

Germania si candida a leader europeo nell’intelligenza artificiale

Tempo di lettura: < 1 minuto. La Germania si impegna a investire quasi €500 milioni nella ricerca sull’intelligenza artificiale entro il 2024, puntando su infrastruttura, sviluppo delle competenze e cooperazione europea.

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La Germania ha annunciato un impegno a investire quasi €500 milioni nella ricerca e innovazione sull’intelligenza artificiale (IA) entro il 2024. Questo finanziamento sarà destinato all’infrastruttura di supercalcolo, allo sviluppo delle competenze, ai gruppi di ricerca guidati da donne e alla creazione di 150 nuove cattedre universitarie.

Dettagli del piano d’azione

Il ministro della ricerca tedesco, Bettina Stark-Watzinger, ha presentato il nuovo “Piano d’Azione IA” come un mezzo per raggiungere la “sovranità tecnologica” e ridurre la dipendenza da potenze esterne. Ha sottolineato ripetutamente la necessità di una maggiore cooperazione a livello di UE sull’IA, citando in particolare la Francia e i paesi scandinavi come partner.

Visione europea sull’IA

Nonostante appartenga al Partito Democratico Libero, noto per la sua posizione anti-regolamentazione, Stark-Watzinger ha sostenuto che l’approccio europeo all’IA, che enfatizza la fiducia e la trasparenza, rafforza effettivamente la posizione del continente. “È un vantaggio competitivo”, ha affermato.

Preoccupazioni sulle normative UE

Tuttavia, l’Associazione tedesca di IA ha espresso preoccupazioni sul fatto che l’Atto sull’IA dell’UE, attualmente in esame a Bruxelles, potrebbe ostacolare l’innovazione. Stark-Watzinger ha anche espresso il desiderio di una migliore infrastruttura IA e di più lavoratori formati in IA, promettendo sei nuovi centri di competenza e 150 nuove cattedre universitarie in IA.

Reazioni e prospettive

Mentre il nuovo finanziamento e i progetti sono stati accolti positivamente, le aziende esprimono preoccupazioni sul fatto che i progressi nell’IA non vengano effettivamente implementati per stimolare l’economia nel modo sperato da Stark-Watzinger. Solo il 15% delle aziende utilizza l’IA, ha avvertito Bitcom, un’associazione di aziende tedesche nel settore digitale.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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