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Google: in arrivo modifiche alla gestione dell’ID pubblicità e privacy

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Google ha dichiarato che sta lavorando a nuove misure sulla privacy volte a limitare la condivisione di dati sugli smartphone Android, tra due anni cambia tutto.

Nei mesi scorsi ci sono stati cambiamenti importanti apportati alla gestione della privacy e dei dati da parte di Apple. Questi cambiamenti hanno avuto degli impatti importanti sulle aziende del settore, ricordiamo quanto Meta (ex Facebook) ha subito le nuove politiche Apple.

Google aveva già accennato in altre occasioni di futuri cambiamenti e sembra che il momento stia per arrivare. Google in questo caso promette che i cambiamenti su cui sta lavorando non saranno dirompenti come quelli messi in campo da Apple. Aggiunge anche che darà alle aziende tutto il tempo per adattarsi alle modifiche al suo sistema operativo Android. Google non ha fornito una tempistica esatta per le sue modifiche, ma ha affermato che supporterà le tecnologie esistenti per almeno altri due anni.

Situazione attuale privacy e ID Pubblicità

Le modifiche apportate da Apple al sistema operativo iOS di iPhone prevede la richiesta preventiva agli utenti prima di consentire agli inserzionisti di tracciare le attività svolte. I controlli sui permessi di Apple hanno avuto un profondo impatto sulle società del settore che hanno costruito tutte le loro attività proprio sulla pubblicità mirata. L’impatto così devastante è dovuto al fatto che la maggior parte degli utenti ha scelto di non essere tracciato.

Proprio questo mese Meta ha affermato che le modifiche alla privacy di Apple costeranno 10 miliardi di dollari di entrate pubblicitarie perse. Come è facile immaginare questi dati pesano sul prezzo delle azioni di Meta e preoccupano le altre società che fanno affidamento sulla pubblicità digitale.

Nel dettaglio Google ha comunicato: ”Oggi annunciamo un’iniziativa pluriennale per creare Privacy Sandbox su Android, con l’obiettivo di introdurre nuove soluzioni pubblicitarie più private. In particolare, queste soluzioni limiteranno la condivisione dei dati degli utenti con terze parti e funzioneranno senza identificatori tra app, incluso l’ID pubblicitario. Stiamo anche esplorando tecnologie che riducono il potenziale di raccolta di dati nascosti, inclusi modi più sicuri per l’integrazione delle app con gli SDK pubblicitari”

Google sembra approcciarsi al tema in modo più morbido nel cercare una modalità per gestire la privacy degli utenti che li tuteli maggiormente ma, allo stesso tempo, consenta anche agli sviluppatori di continuare a realizzare entrate pubblicitarie.

In qualità di maggiori fornitori di software per smartphone al mondo, Google e Apple hanno un’influenza significativa su ciò che le App mobili possono fare su miliardi di dispositivi. Come anticipato le modifiche per aumentare la privacy o fornire agli utenti un maggiore controllo sui propri dati hanno un costo alto per le aziende che raccolgono dati per vendere annunci personalizzati in base agli interessi e ai dati demografici dell’utente.

I cambiamenti di Google e Apple sono significativi perché la pubblicità digitale basata sull’accumulo di dati sugli utenti ha sostenuto Internet negli ultimi 20 anni. Ma quel modello di business inizia a scricchiolare poiché gli utenti sono diventati più sospettosi riguardo alla raccolta di così tanti dati e tutto ciò durante un periodo di generale sfiducia nei confronti dei giganti della tecnologia come abbiamo approfondito qui

La differenza di approccio tra Apple e Google ci racconta anche come ognuna delle due aziende fa profitti. Apple genera la maggior parte delle sue entrate dalla vendita di dispositivi, mentre Google guadagna in gran parte dalla vendita di pubblicità digitale e potrebbe quindi essere più aperta a considerare le esigenze degli inserzionisti.

Al momento Google non ha fornito altri dettagli su come funzioneranno queste nuove alternative. Si parla in generale di nuovi approcci orientati alla privacy in Android per consentire agli inserzionisti di valutare le prestazioni delle campagne pubblicitarie e mostrare annunci personalizzati in base al comportamento passato o agli interessi recenti, nonché nuovi strumenti per limitare il monitoraggio nascosto tramite le App.

Come parte delle modifiche sembra che Google possa prevedere di eliminare gradualmente l’ID pubblicità, una funzione di monitoraggio all’interno di Android che aiuta gli inserzionisti a sapere se gli utenti hanno fatto clic su un annuncio o acquistato un prodotto, oltre a tenere sotto controllo i propri interessi e attività. Sembra che Google voglia eliminare gli identificatori utilizzati nella pubblicità su Android per tutti, incluso Google. Già precedentemente Google aveva promesso alle autorità di regolamentazione in Gran Bretagna di non concedere un trattamento preferenziale ai propri prodotti.

Al momento non si conosce la tempistica per l’eliminazione degli ID pubblicitari, ma Google si è impegnata a mantenere in vigore il sistema attuale ancora per due anni. Già quest’anno Google dovrebbe rilasciare una prima versione di prova completa.


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