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Kaspersky, l’azienda finalmente risponde ai clienti sul presunto conflitto d’interessi con la Russia

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La redazione di Matrice Digitale ha più volte trattato l'argomento spinoso di un presunto conflitto di interessi di tante aziende straniere che forniscono servizi informatici alla pubblica amministrazione, unitamente alle infrastrutture fisiche.
La linea di Matrice Digitale su questa tematica è oramai consolidata da tempo:
non esiste un conflitto di interessi russo, ma globale, che comprende anche gli alleati, ed il Bel Paese deve implementare misure autonome di sicurezza informatica sia per la sicurezza nazionale sia per il consolidamento del settore produttivo IT e delle sue professionalità.
Ciò non toglie che si è più volte in questi giorni provato a contattare la società Kaspersky, ma è stato difficile andare oltre un albero vocale di un numero verde strutturato solo per i clienti ed un autorisponditore via mail.
Si pubblica in seguito la lettera inviata dalla società ai suoi partner commerciali:
Gentile Partner,
siamo consapevoli che in questi giorni le preoccupazioni e le domande siano state tante, ed è per questo che vorremmo ribadire alcuni principi e valori fondamentali su cui si basa la nostra Azienda e che ci garantiscono solidità e affidabilità.
In qualità di Azienda globale di cybersecurity, Kaspersky contribuisce all'ecosistema della cybersecurity in Italia e nell'Unione Europea dimostrando grande affidabilità. Kaspersky è un'Azienda privata di livello internazionale, la cui Holding è registrata nel Regno Unito. Le nostre attività locali sono gestite da Entità locali, il che ci dà la possibilità di controllare in modo efficace e indipendente le operazioni internazionali e locali. L'Azienda opera in più di 200 paesi e territori.
Le operazioni aziendali di Kaspersky sono progettate per garantire un alto livello di resilienza e consentire la business continuity nel miglior modo possibile. Ciò viene garantito da una distribuzione equilibrata di compiti e responsabilità tra la Sede centrale e le Entità legali nelle diverse regioni. L'Azienda garantisce l'adempimento dei suoi obblighi verso i Partner e i Clienti, compresa la consegna e il supporto dei prodotti e la continuità delle transazioni finanziarie.
Dal 2008 il nostro modello operativo si basa su un sistema finanziario diversificato. Le nostre Entità locali agiscono indipendentemente in termini di operazioni finanziarie. Ogni Entità legale locale ha le proprie entrate e gestisce direttamente le relazioni con i Partner. Ciò significa che le nostre transazioni commerciali e la fatturazione con i Partner e i Clienti regionali sono gestite dalle Entità legali locali, con conti bancari in Banche locali che non possono essere soggette a nessun impatto negativo in caso di disconnessione da SWIFT.
Grazie all'iniziativa GTI, Kaspersky migliora costantemente il livello di fiducia e responsabilità nei suoi confronti da parte del settore della cybersecurity e fornisce ai suoi Clienti e Partner passi chiari per una maggiore garanzia di sicurezza nelle sue soluzioni. In particolare, Kaspersky ha implementato le seguenti misure:
- Trasferimento dell'elaborazione e dell'archiviazione dei dati in Svizzera. Abbiamo costruito un'infrastruttura di dati in due data center situati a Zurigo per l'elaborazione e l'archiviazione dei dati relativi alle minacce informatiche dei nostri clienti in Europa, Stati Uniti e Canada, così come diversi Paesi dell'Asia-Pacifico.
- Creato una rete globale di Transparency Centers per la revisione del nostro codice sorgente, di tutte le versioni delle nostre build e dell'AV-database, dello sviluppo del software e della gestione dei dati – incluse le revisioni dei tipi di informazioni che, generalmente, i prodotti Kaspersky inviano al nostro Kaspersky Security Network (KSN) basato su cloud. Inoltre, forniamo anche l'accesso al nostro codice sorgente per ricostruirlo e assicurarsi che corrisponda ai moduli disponibili al pubblico.
Qui la lettera integrale
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Silent Skimmer: la campagna scraping colpisce le pagine di pagamento dei siti web
Tempo di lettura: 3 minuti. Sfruttata una vulnerabilità nota per ottenere l’accesso iniziale e compromettere i server web

Tempo di lettura: 3 minuti.
Una nuova campagna di skimming rivolta alle attività di pagamento online sarebbe stata rilevata nel Nord America e America Latina.
Soprannominata Silent Skimmer, la campagna sarebbe attiva da un anno. In particolar modo il Team di ricerca e intelligence di Blackberry ritiene che l'attore responsabile, seppure non identificato, provenga dalla regione APAC (Asia-Pacifico) in particolar modo dalla Cina e sfrutti per l'accesso iniziale una vulnerabilità nota, implementando infine sui server web compromessi una serie di strumenti per lo scraping dei pagamenti allo scopo di recuperare dati finanziari sensibili.
“La campagna è attiva da oltre un anno e si rivolge a diversi settori che ospitano o creano infrastrutture di pagamento, come le attività online e i fornitori Point of Sales (POS). Abbiamo scoperto prove che suggeriscono che l'autore della minaccia conosce bene la lingua cinese e opera prevalentemente nella regione Asia-Pacifico (APAC)”, si legge nel post sul blog.
Sfruttamento vulnerabilità
In pratica una volta compromesso il sito web l'attaccante accede alle pagine di pagamento dei siti Web per distribuire uno web skimmer e rubare numeri di carte di credito degli acquirenti online per poi esfiltrarli. Per compromettere il server web l'attore sfrutterebbe un difetto di deserializzazione .NET tracciato come CVE-2019-18935 per l'esecuzione remota di codice sui server presi di mira.
“Lo sfruttamento di CVE-2019-18935 può comportare l'esecuzione di codice remoto (RCE). Il processo di exploit, in questo caso, prevede che l'aggressore carichi una DLL in una directory specifica sul server di destinazione. Questo passaggio dipende completamente dal fatto che il server Web disponga dei permessi di scrittura. Una volta caricata, la DLL viene caricata nell'applicazione utilizzando un exploit che sfrutta la deserializzazione non sicura“, spiegano i ricercatori.
La DLL darà inizio ad una catena d'infezione che tramite script PowerShell, scaricherà:
- un RAT (server.ps1) per il controllo remoto ed eseguire numerose funzioni;

- uno skimmer web ovvero tre diversi file JavaScript offuscati (“compiled.js”, “jquery.hoverIntent.js” e “checkout.js”) scelti in base alla configurazione del sito web.
“Il codice dannoso presente in tutti e tre i file JavaScript ha lo stesso intento: sottrarre i dettagli di pagamento quando si verifica un evento specifico e quindi esfiltrare i dati finanziari.“, continua la spiegazione degli esperti.


Escalation degli attacchi
Nel loro rapporto, i ricercatori di Blackberry hanno constatato che inizialmente l'ambito della campagna era limitato alle aziende della regione APAC e che dall'ottobre 2022 l'aggressore ha esteso il target al Canada e al Nord America, registrando in particolare un improvviso aumento degli attacchi a partire da maggio 2023.
Sebbene l'autore abbia adattato la propria infrastruttura C2 alla geolocalizzazione delle vittime utilizzando dei server VPS (Virtual Private Server) come server C2 e gli obiettivi finora siano stati singoli siti web, sulla base dei dati di ricerca esistenti e dell'espansione nel tempo della geolocalizzazione delle vittime, il team Blackberry ritiene che sia ragionevole aspettarsi in futuro più attacchi e una estensione della superfice d'attacco contro sistemi simili nella stessa e in nuove regioni.
L'autore della minaccia utilizza i propri server di comando e controllo per ospitare tutti i servizi utilizzati in questa campagna. In particolare il file server HTTP (HFS- HTTP File Server) ospiterebbe un toolkit completo per attività post-sfruttamento.

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MOVEit: 10 anni di dati rubati dal registro dei neonati
Tempo di lettura: 2 minuti. BORN ritira la vista Basic HTML di Gmail, spingendo gli utenti verso la vista Standard più moderna e sicura, nonostante le preoccupazioni legate all’accessibilità e all’uso di hardware più vecchio.

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Il registro delle nascite finanziato dal governo dell'Ontario ha confermato una violazione dei dati che colpisce circa 3,4 milioni di persone che hanno cercato cure per la gravidanza, incluso il dato sanitario personale di quasi due milioni di neonati e bambini in tutta la provincia canadese. BORN Ontario ha dichiarato che gli hacker hanno copiato più di un decennio di dati, inclusi quelli relativi a fertilità, gravidanza, neonati e assistenza sanitaria infantile offerti tra gennaio 2010 e maggio 2023.
Dettagli del data breach
La notizia della violazione arriva dopo che l'incidente è stato scoperto il 31 maggio. Non è noto per quale motivo BORN abbia impiegato mesi per notificare agli individui interessati che le loro informazioni erano state compromesse. BORN ha attribuito il cyberattacco all'hack di massa mirato a MOVEit, uno strumento di trasferimento file utilizzato dalle organizzazioni per condividere grandi set di dati su Internet.
Il gruppo di ransomware e estorsione legato alla Russia, Clop
Il noto gruppo di ransomware e estorsione legato alla Russia, Clop, ha rivendicato la responsabilità degli hack di massa di MOVEit, ma non ha ancora rivendicato BORN come una delle sue vittime, secondo una recensione del suo sito di perdite sul dark web che usa per minacciare di pubblicare i dati rubati delle vittime in cambio del pagamento di un riscatto.
Informazioni rubate
I cybercriminali hanno rubato nomi, date di nascita, indirizzi e codici postali e numeri di tessera sanitaria. Le informazioni cliniche rubate includono date di cura e servizio, risultati di test di laboratorio, fattori di rischio per la gravidanza, tipo di parto, procedure e risultati della gravidanza e del parto e assistenza associata.
Impatto dell'hack di massa di MOVEit
L'hack di massa di MOVEit ha finora colpito più di 60 milioni di individui, sebbene solo una frazione delle organizzazioni colpite abbia divulgato i loro incidenti, il numero di vittime è probabile che sia significativamente più alto. Più di mille organizzazioni, comprese le agenzie federali degli Stati Uniti, che si affidavano al software MOVEit interessato, sono colpite dall'hack di massa.
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CISA nuove vulnerabilità note e sfruttate aggiunte al catalogo
Tempo di lettura: < 1 minuto. La CISA aggiunge tre nuove vulnerabilità al suo catalogo, evidenziando l’importanza della tempestiva risoluzione per ridurre i rischi di cyberattacchi.

Tempo di lettura: minuto.
Introduzione: La CISA ha recentemente aggiunto tre nuove vulnerabilità al suo Catalogo delle Vulnerabilità Note Sfruttate, basandosi su prove di sfruttamento attivo. Queste vulnerabilità rappresentano frequenti vettori di attacco per attori cyber malintenzionati e pongono rischi significativi per l'impresa federale.
Le vulnerabilità aggiunte sono le seguenti:
- CVE-2023-41991: vulnerabilità di Apple in diversi prodotti legata alla non corretta validazione dei certificati.
- CVE-2023-41992: vulnerabilità di Apple in diversi prodotti relativa all'escalation di privilegi del kernel.
- CVE-2023-41993: vulnerabilità di Apple in diversi prodotti legata all'esecuzione di codice WebKit.
Direttiva Operativa Vincolante (BOD) 22-01
La BOD 22-01 ha istituito il Catalogo delle Vulnerabilità Note Sfruttate come un elenco vivente di vulnerabilità note (CVE) che comportano un rischio significativo per l'impresa federale. Questa direttiva richiede che le agenzie Federal Civilian Executive Branch (FCEB) risolvano le vulnerabilità identificate entro la data prevista per proteggere le reti FCEB contro minacce attive.
Raccomandazioni della CISA
Sebbene la BOD 22-01 si applichi solo alle agenzie FCEB, la CISA esorta fortemente tutte le organizzazioni a ridurre la loro esposizione agli attacchi informatici, dando la priorità alla tempestiva risoluzione delle vulnerabilità del Catalogo come parte delle loro pratiche di gestione delle vulnerabilità. La CISA continuerà ad aggiungere vulnerabilità al catalogo che soddisfano i criteri specificati.
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