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La Russia impone misure contro TikTok, Telegram, Zoom, Discord e Pinterest

Tempo di lettura: 2 minuti. La Russia ha ripetutamente minacciato di multare i siti – tra cui Google – che violano le nuove e severe leggi che criminalizzano la diffusione di “false informazioni” sull’esercito russo.

Tempo di lettura: 2 minuti.

Il Roskomnadzor, l’organo di controllo statale russo per le comunicazioni, ha dichiarato venerdì di aver adottato misure punitive contro una serie di società informatiche straniere, tra cui TikTok, Telegram, Zoom, Discord e Pinterest.

In un comunicato, Roskomnadzor ha affermato che le misure sono state prese in risposta alla mancata rimozione di contenuti segnalati come illegali da parte delle aziende e che rimarranno in vigore fino a quando non si adegueranno. Non ha specificato quali misure sarebbero state adottate.

La Russia ha ripetutamente minacciato di multare i siti, compreso Google, che violano le nuove e severe leggi che criminalizzano la diffusione di “false informazioni” sull’esercito russo.

Martedì scorso, i tribunali russi hanno multato il servizio di live streaming Twitch, con sede negli Stati Uniti, per 2 milioni di rubli (33.000 dollari) e il servizio di messaggeria Telegram per 11 milioni di rubli (179.000 dollari) per aver violato le leggi sulla censura militare.

In un comunicato, Roskomnadzor ha affermato che le misure sono state prese in risposta alla mancata rimozione di contenuti segnalati come illegali da parte delle aziende e che rimarranno in vigore fino a quando queste non si adegueranno.

Roskomnadzor non ha specificato quali misure saranno adottate. Il motore di ricerca russo dominante Yandex (YNDX.O) riporta già un disclaimer per alcuni altri siti web che recita: “Roskomnadzor: sito web viola la legge russa”.

“Roskomnadzor ha deciso di applicare misure coercitive… sotto forma di informazione agli utenti di Internet da parte dei motori di ricerca sulle violazioni della legislazione russa da parte delle società”, ha dichiarato l’autorità di regolamentazione.

La Russia ha multato diverse aziende tecnologiche, per lo più straniere, per non aver cancellato contenuti ritenuti illegali. Ha anche messo in guardia i siti dal violare una legge approvata all’inizio di marzo che vieta di “screditare” le forze armate, con una condanna fino a 15 anni.

Martedì scorso, i tribunali russi hanno multato Twitch, l’unità di live streaming di Amazon (AMZN.O), per 2 milioni di rubli (33.900 dollari) e Telegram per 11 milioni di rubli per aver ospitato contenuti che secondo Mosca contenevano informazioni “false” sugli eventi in Ucraina.

I legislatori russi hanno approvato a luglio un disegno di legge che prevede sanzioni più severe per le società internet straniere, tra cui il disclaimer dei motori di ricerca.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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