Categorie
Sicurezza Informatica

“Prevenire la pedopornografia non vuol dire spiare i cittadini”. L’allarme dalla Repubblica Ceca

Tempo di lettura: 2 minuti. Giusto violare la privacy per salvare i minori dagli orchi?

Tempo di lettura: 2 minuti.

La recente proposta di regolamento della Commissione europea per la lotta agli abusi sui minori online potrebbe aprire le porte allo spionaggio delle conversazioni private online, ha avvertito l’eurodeputato ceco Marcel Kolaja dei Pirati e dei Verdi/EFA.

La Commissione afferma che l’attuale meccanismo di rilevamento volontario utilizzato dalle aziende si è dimostrato insufficiente. Una proposta presentata all’inizio di quest’anno prevede che le aziende tecnologiche siano tenute a monitorare le loro piattaforme alla ricerca di contenuti pedopornografici, anche se questi includono messaggi criptati, suscitando i timori di alcune parti interessate.

Il modo in cui la Commissione europea vuole combattere gli abusi sessuali sui minori su Internet è davvero deplorevole. Porta allo snooping e a una grossolana invasione della privacy, e credo che il Parlamento europeo dovrebbe respingere l’intera proposta della Commissione europea“, ha dichiarato Kolaja a EURACTIV.cz.

Secondo l’eurodeputato ceco, i dati disponibili dimostrano che la pedopornografia non viene diffusa principalmente nelle conversazioni personali, ma su forum e piattaforme chiuse.

Inoltre, i filtri automatici che rilevano i contenuti dannosi spesso falliscono“, ha detto Kolaja, aggiungendo che le fotografie dei bambini condivise tra i genitori o i contenuti del sexting potrebbero finire ingiustamente sui tavoli degli agenti di polizia.

Queste preoccupazioni sono condivise da Kamil Kopecký dell’Università Palacký di Olomouc, esperto ceco di e-safety. Secondo Kopecký, la regolamentazione dei contenuti dannosi è molto importante, ma è necessaria anche la protezione della privacy personale.

E il diritto alla privacy in generale? Lo standard proposto non affronta ancora nel dettaglio queste questioni, ma è molto probabile che ci sia una certa invasione della privacy nelle conversazioni online“, ha detto Kopecký.

In Europa, il numero di bambini vittime di abusi sessuali online è aumentato di recente, anche se, secondo Kopecký, la tendenza non è legata solo alla pandemia COVID-19, poiché si può osservare una crescita almeno negli ultimi cinque anni.

Secondo l’esperto, c’è spazio per miglioramenti a livello legislativo e tra i genitori, che dovrebbero educare meglio se stessi e i propri figli alla sicurezza su Internet.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version