Windows 10 e Microsoft Exchange 2019 sono oggetto di critiche e preoccupazioni a causa di un aggiornamento KB5034441 sulla sicurezza che fornisce problemi e la fine del supporto del software server di posta elettronica
Aggiornamento di Sicurezza di Windows 10 KB5034441 Fallisce con Errori 0x80070643
Gli utenti di Windows 10 in tutto il mondo stanno riscontrando problemi nell’installare gli aggiornamenti di Patch Tuesday di gennaio di Microsoft, ricevendo errori 0x80070643 durante il tentativo di installare l’aggiornamento di sicurezza KB5034441 per BitLocker. Rilasciato come parte degli aggiornamenti di Patch Tuesday di gennaio 2024 di Microsoft, questo aggiornamento era destinato a risolvere CVE-2024-20666, una vulnerabilità di bypass della crittografia BitLocker. Tuttavia, gli utenti si sono imbattuti in errori durante l’installazione, con il sistema che mostra un messaggio di errore generico “0x80070643 – ERROR_INSTALL_FAILURE” invece del previsto errore “Windows Recovery Environment servicing failed, (CBS_E_INSUFFICIENT_DISK_SPACE)” quando la partizione di ripristino di Windows non è abbastanza grande per supportare l’aggiornamento. Microsoft ha suggerito di creare una partizione di ripristino di Windows più grande per risolvere il problema.
Microsoft Exchange 2019 raggiunge la Fine del Supporto Principale
Microsoft ha annunciato la fine del supporto principale per il suo software di server di posta elettronica on-premises Exchange Server 2019 il 9 gennaio 2023. Da ora in poi, Microsoft non accetterà più richieste di correzioni di bug e Design Change Requests (DCR) per Exchange Server 2019, ma continuerà a rilasciare patch per risolvere le ultime questioni di sicurezza scoperte. Tuttavia, Exchange Server 2019 riceverà ancora due aggiornamenti cumulativi quest’anno, specificamente CU14 (H1 2024) entro la fine del mese e CU15 (H2 2024) nella seconda metà del 2024. Gli amministratori sono invitati a passare a Exchange 2019 (fino a ottobre 2025) per continuare a ricevere aggiornamenti per nuove falle di sicurezza o a migrare al servizio ospitato Exchange Online di Microsoft.