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Continuano le fake news sui dati social: Draghi è stato già dimenticato dagli Italiani

Tempo di lettura: 3 minuti. C’è differenza tra chi fa indagini OSINT per attività giornalistiche e chi viene pagato dai privati per farlo.

Pompare un premier detestato dalla maggior parte del popolo italiano non serve solo a tenerlo in fresco per altre crisi di Governo, ma è stato un tentativo per riciclare l’immagine di chi porta la non ben vista “agenda Draghi” nei suoi propositi elettorali.

Tempo di lettura: 3 minuti.

Continua la strumentalizzazione dei dati social da parte dei quotidiani. Mario Draghi si è dimesso in data 21 luglio 2022 e dopo qualche settimana sono usciti sui quotidiani degli articoli che parlano di una Italia affranta sui social per la resa del Premier del Governo dei migliori.

L’argomento è stato già affrontato in precedenza, subito dopo le dimissioni, ma dinanzi ad un dato di questo tipo sbandierato nel mentre della campagna elettorale è chiara anche la matrice di un messaggio veicolato in questo modo.

Come sbugiardare la propaganda vestita da analisi

Nella ricerca a cura di Matrice Digitale, Draghi Asocial, i dati del dibattito su Draghi hanno espresso una media molto risicata sui social come Twitter dove è consentito ancora un dibattito politico meno stringente rispetto alle policy di Facebook che penalizzano contenuti informativi politici o attuali nel campo della finanza e della geopolitica.

I tweet in 17 mesi che hanno interessato il premier sono stati 1.900.000 circa che fanno una media di 112.000 tweets circa. Nella settimana successiva alla caduta del Governo Draghi, con i social freschi del dibattito sulla notizia dello scioglimento delle Camere, il Premier ha raccolto 291.000 tweets con il massimo dei rendimenti di “considerazioni” ottenuto appena per tre giorni: tanto è stata importante la caduta del Governo Italiani nel mondo social.

Considerando che la notizia del Draghi che manca agli italiani è uscita appena il 10 agosto e la media dei tweet espressa dal 24, tre giorni dopo il dibattito, al 9, che è il giorno prima della pubblicazione della ricerca, ma è sicuro sia stata chiusa il giorno 8 la media è di 113.268 tweets.

Superiori alla media sicuramente, ma c’è un dettaglio da non trascurare ed è per questo che è stata pubblicata la notizia di un Draghi ben voluto da tutta Italia: la parola “agenda”. Dare risalto alla figura di Draghi è stato un tentativo per riabilitare tutte le forze politiche che si sono spese per l’agenda Draghi, soprattutto PD e Terzo Polo, ma assistendo alle previsioni elettorali questo tentativo non è riuscito se non per far racimolare qualche consenso in più alle vedovelle dello stimato finanziere.

Ancora un altro dettaglio lo fornisce Google trends dove Mario Draghi, sia come termine di ricerca sia come personaggio sia come governo, ha il picco il giorno della caduta per poi riassestarsi.

Ritornando ai commenti espressi dal popolino, un campione casuale ci fornisce bene l’idea di quelli che sono stati i pareri succeduti nei giorni in cui secondo i media il consenso di Draghi aumentava.

Possono non bastare, ma proprio perché il sistema di gestione del sentiment è fallace sotto molti punti di vista, e più volte lo abbiamo rivendicato, Matrice Digitale per una questione di trasparenza verso i lettori, pubblica l’intero dataset dei commenti in modo da poter fornire una prova a supporto del fatto che anche i dati dei Social Media possono essere utilizzati per fare propaganda e “pompare” chi è stato chiamato dagli eletti a risolvere i problemi del Paese ed è stato mandato via senza che il popolo ne avesse nostalgia.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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