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Draghi non aveva la gente dalla sua parte, ma gli analisti social sì

Tempo di lettura: 3 minuti. Matrice Digitale ha dato una lettura corretta sulla popolarità del premier, sui suoi nemici e sui suoi punti deboli.

Tempo di lettura: 3 minuti.

Alla ricerca di Matrice Digitale Draghi Asocial” che ha analizzato l’attività di comunicazione del Premier fino al 17 giugno 2022, si sono sovrapposte quelle sul dibattito pubblico della crisi di governo messa in piedi da Conte che davano un Draghi come vincente sui social

Le ricerche sono state pubblicate da La Stampa e Repubblica ad opera di tre realtà dell’emergente panorama degli analisti social e si scopre che l’analisi Draghi vince il dibattito con Conte online si è verificata fallace.

Quali sono i motivi?

Se Draghi ha una grande parte dei personaggi “famosi” dei contesti politici, sociali ed accademico, è chiaro che totalizza il massimo dei like. Ma siamo sicuri che questi gradimenti siano espressione di post in favore?

Assolutamente no.

Cosa ha portato la vittoria di Draghi sui social?

La risposta è stata chiara: le manifestazioni di piazza in favore di una permanenza di Draghi, che sono seguite nei giorni successivi hanno totalizzato un numero diverso dai consensi social che il premier ha avuto. Il vuoto più totale, con un manipolo di persone che circondavano i politici e gli influencer autori dei tweets che hanno fatto racimolare i mi piace su Draghi.

Perchè l’analisi di Matrice Digitale è stata più completa e veritiera?

La lettura del modello di intelligenza artificiale che viene proposto dai nuovi soggetti non è credibile, lo sappiamo anche noi che l’abbiamo provato per molti motivi, quindi leggere alcuni indicatori è più credibile che passare dei tweet sotto un motore che legge ed interpreta, ove mai questo davvero sia stato utilizzato.

Chi era l’ammazza Draghi?

Dalle ricerche effettuate, l’ammazza Draghi è stato individuato in Conte per la sua presenza nei dibattiti social insieme al presidente della BCE, a cui è seguito Matteo Salvini e non è un caso che a staccare la spina al Premier sia stato prima Conte a colpito e poi Salvini a dargli il colpo di grazia.

E non è un caso che siano stati colpiti dalla richiesta politica di cambio ministri sia Speranza sia Lamorgese che risultano tra i più considerati dalle polemiche social.

Seppur avendo finito la ricerca cronologicamente un mese prima circa della crisi di Governo, Matrice Digitale ha presentato al pubblico la differenza tra i profili istituzionali ed i dibattiti che ospitava la rete.

Nel caso specifico del Premier, chi aveva i più alti indici di gradimento nel dibattito sono stati i suoi oppositori, e chi veniva contestato dal pubblico non addetto ai lavori e popolino. Quindi sostenere che il dibattito social sulla crisi di governo su Draghi non solo è stato scorretto mediaticamente, ma ha dimostrato come ci si è prestati al potente di turno per favorirlo agli occhi dell’opinione pubblica.

L’affidabilità delle ricerche sta in questo: dire meno di quanto si può dire e leggere manualmente i dati analizzandone i flussi per superare l’imperfezione attuale delle macchine.

Ovviamente è una garanzia che Matrice Digitale, che non vive proponendosi ai politici come analisti per business, può garantire ai lettori e questa imparzialità consente di leggere i dati per come sono senza interpretarli secondo convenienza.

Ancora una volta, si è provato a nascondere il fronte di opposizione all’attività del Governo dietro l’attività di influencer discutibili tra cui molti giornalisti che dovrebbero essere cronisti, ma si dilettano ad esprimere commenti di gradimento simili agli inni delle tifoserie calcistiche creando ulteriore divisione.

Anzi, con questi dati falsati, Draghi è andato in Parlamento dicendo che dovevano votargli la fiducia “perchè gli italiani lo volevano al Governo

Sono 5 anni che Matrice Digitale fa ricerche OSINT senza aver paura di rompere equilibri o strategie politiche perché la filosofia delle nostre ricerche è: “i dati si leggono e non si offrono al miglior compratore”.

Scarica la ricerca:

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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