Categorie
OSINT

ESCLUSIVA: Ecco chi da la caccia ai pedofili per conto di Anonymous

Tempo di lettura: 4 minuti.

Chi mi conosce ed ha avuto l’opportunità di seguirmi sul mio canale YouTube, sa bene che sono molto attivo nelle ricerche sulla pedofilia online. Dirò di più, se avete modo di cercare quella parola immonda sul social video di Google è molto facile che tra le prime ricerche figurino proprio i miei video.

Oltre allo schifo a cui assisto ogni volta che navigo nel dark web, c’è un mondo meno sommerso che fa più paura e precisamente quello dei social network. Lì i pedofili non solo si scambiano video come avviene nella parte più oscura di internet, ma passano dalla teoria alla pratica cercando di instaurare un rapporto amoroso prima virtuale e poi fisico con i tanti minori che frequentano i social network.

Ed ecco che, girando un po’ sui social, ho avuto l’opportunità di intervistare una donna che aderisce al collettivo di Anonymous. Questa volta il canale non è italiano, ma straniero, e la signora in questione è molto attiva nel settore del contrasto della pedofilia online, prim’ancora che della pedopornografia. Come si riconoscono quelli che ogni giorno vanno a caccia di links sospetti che poi segnalano in perfetto anonimato alle Forze dell’Ordine? Semplicemente da un Hashtag, #opchildsafety, lanciato due anni fa sul social network Twitter, ma già presente nel corollario delle linee di hacktivismo che contraddistinguono Anonymous.

Se facciamo una breve analisi dei tweet in questi anni dal 20 settembre 2017, una vasta azione con un andamento quotidiano costante di ripetute segnalazioni di links dapprima ai social network, poi alle autorità da parte di persone che non possiamo definire hackers, ma semplicemente volontari muniti di conoscenze informatiche medio-avanzate che portano in gruppi sparsi nel globo a dare un contributo nel contrasto alla lotta della pedofilia.

Osservando la foto, notiamo che l’America del Nord è la parte più attiva nel contrasto alla pedofilia online, seguita dal CentroAmerica e la Gran Bretagna. Molto attive come zone quella europea insieme al sud-est Asiatico con punte che provengono dal Giappone.

Tramite la mia analisi, sono riuscito ad individuare gli utenti più attivi con questo hashtag ed ho trovato FiFi DH. Una donna, Anonymiss così si definisce, perché ci tiene a precisare di essere una quota rosa di Anonymous. Il profilo Twitter parla chiaro e anche molto, video che ricalcano in pieno la lotta alla pedofilia online dove dedica anima ed ore a svelare links di potenziali pedofili o di soggetti implicati nel traffico di materiale pedopornografico, che svolgono alla luce del sole. Twitter non fa nulla, precisiamo questo aspetto a scopo di denuncia. Ha un link attivo per le segnalazioni sul caso, ma non ci pensa proprio ad attuare una scure sul fenomeno dilagante di profili che mostrano contenuti di minori impegnati in atti sessuali. Ovviamente ho saputo anche qualche informazione personale da FiFi, ma non la svelerò per due motivi, A non è stata per niente misteriosa con la scusa di essere una Anonymiss, B non penso sia rilevante ai fini della nostra intervista dove si vuole approfondire un aspetto credo più interessante della vicenda: perché una donna fa parte di Anonymous e spende molte ore del suo tempo nella lotta alla pedofilia online? E in cosa consiste la sua attività?

Iniziamo la nostra conversazione con alcuni dettagli circa la sua affiliazione: 

Prima di tutto sono una attivista, sono in Anonymous dal 2008 e sono impegnata nel contrasto della pedofilia online dal 2011.

Svolgi azioni anche nel dark web dove esiste una grande percentuale di siti pedo?

No, onestamente non faccio parte degli esperti di informatica che navigano nel dark web, nonostante qualcuno l’ho trovato nel corso della mia attività, preferisco cercare links che poi giro in anonimato all’Autorità. So come si usa un pc, ma ho studiato altro nella vita, non sono informatica. Trovo molti links sui social networks, anche Google a volte, io sono 1ЭЭ7РэdоНцитэяs e da un bel po’ ho la mia squadra e continuo in autonomia l’operazione #opchildsafety.

Quanto tempo impiega la tua attività di ricerca? Quali sono le nazioni dove trovi più casi?

Ogni giorno dedico molto tempo a questa attività, ma ogni tanto prendo pause per uscire fuori da questa visione costante di contenuti disturbanti. Non so dirti se esiste una nazione più propensa alla pedofilia di altre, perché purtroppo il fenomeno è ovunque.

Consideri i pedofili malati, pervertiti o criminali? Pensi che la castrazione chimica sia un ottimo deterrente al fenomeno?

Dal mio punto di vista, i pedofili sono sia pervertiti sia criminali e considero la castrazione chimica l’unico strumento efficace che li esclude dal compiere reati nei confronti dei minori.

Quali sono i luoghi virtuali dove risulta più facile trovare contenuti pedo e quale rapporto hai con la Pubblica Autorità?

Il dark web sicuramente, ma anche Facebook non scherza, visto che ci troviamo dinanzi a gruppi chiusi dove gira di tutto. Le Autorità sanno cosa faccio nonostante comunque le mie segnalazioni avvengano in anonimato. Su Twitter esistono molti accounts che hanno canali privati dove inviano di tutto e di più e non sempre in forma gratuita. C’è un giro di vendite illegali mostruoso anche lì. Molti pedofili condividono le loro esperienze anche su CuriousCat.

I social media non solo sono luoghi dove trovare contenuti del genere, ma sono anche piazze virtuali dove i pedofili possono contattare i minori. Quali sono le linee guida di Anonymous per i genitori?

Facciamo sempre campagne di prevenzione dove invitiamo a non pubblicare le foto dei nostri figli e dei bambini in generale, ma consigliamo anche di controllare l’attività in rete dei figli, visto che molti social network dovrebbero essere banditi ai minori.

La domanda che conclude la nostra breve discussione è molto semplice: perché fai tutto questo e cosa significa essere parte di Anonymous?

Anonymous è un’idea, ce l’hai oppure no, personalmente sono una pacifista. Penso che quello che sto facendo sia giusto e denuncio la verità, sono nota nel collettivo vista la mia lunga permanenza, ma sono una goccia in un sistema semplicemente enorme. E non importa se non prendo ordini dall’alto e mi trovo in autonomia nel disputare questa guerra, io sono una cacciatrice di pedofili e bado al bene dei nostri bambini. Ognuno di noi dovrebbe prendersi cura dei piccoli che abitano il nostro pianeta, sono il nostro futuro.

Pronto a supportare l'informazione libera?

Iscriviti alla nostra newsletter // Seguici gratuitamente su Google News
Exit mobile version