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Sicurezza Informatica

Giustozzi a Repubblica conferma le analisi di Matrice Digitale su Killnet e la fuffa

Tempo di lettura: < 1 minuto. Basterà a cambiare la narrazione propagandistica sulla guerra cibernetica

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L’intervista dell’esperto informatico Giustozzi a Repubblica, a firma di Angelo Rociola, è una doccia fredda per il mondo della propaganda nella cybersecurity italiana, che più volte ha distorto la narrazione del conflitto cibernetico in favore dei sensazionalismi utilizzati anche in occasione degli attacchi hacker all’Italia ed all’Eurovision.

L’informazione alla lunga l’ha vinta e la spunta sulla propaganda: l’entusiasmo mostrato dai giornalisti nell’evidenziare il successo di una presunta attività di contrasto ha esposto l’Italia ad altri attacchi di Killnet.

Quando Giustozzi nella sua intervista parla di un Eurovision messo in piedi con una struttura informatica carrozzata” intende quella che ironicamente abbiamo definito “arma Cloudflare

Altro punto interessante dell’intervista è l’analisi svolta da Matrice Digitale su Killnet, intervistato lo ricordiamo in esclusiva mondiale, è che non sono forti, definiti da noi “ragazzi” mentre Giustozzi apostrofa l’operazione come “lasca”, e non appartengono ai servizi di intelligence russa.

Queste due tesi sono state espresse candidamente da Giustozzi che ha scardinato, ancora una volta, quanto deciso dal cartello dell’informazione Tech che ha assunto sempre più la forma di un megafono utile alla propaganda piuttosto che all’informazione. Strano che abbia ignorato le notizie dell’intervista a Killnet per poi raccontare il contrario di quanto sia emerso nei giorni successivi confermato da un esperto.

Il colpo finale, che mostra le bontà delle nostre analisi, a differenza di altri, è che lo stesso esperto Giustozzi ha inquadrato gli attacchi DDoS come strumento più di propaganda che di reale Guerra Cibernetica. Non è un caso che, in tempi non sospetti abbiamo scritto questo:

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro l’abuso dei minori, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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