Phishing: l’allerta della Polizia Postale su false denuncie delle forze dell’Ordine

da Salvatore Lombardo
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Polizia Postale

La Polizia Postale ha di recente diramato un comunicato con il quale allerta che è in corso una massiva campagna di phishing perpetrata attraverso posta elettronica e messagistica istantanea che propina documenti a firma di rappresentanti delle forze dell’Ordine con loghi della Repubblica Italiana, Europol e Polizia.

Gli allegati appaiono come lettere di denuncia che prospettano una fantomatica indagine penale nei confronti dell’interlocutore secondo la quale sarebbero stati commessi dei reati a tema sessuale le cui prove sarebbero state tracciate dagli organi di Polizia tramite registrazioni informatiche.

La falsa denuncia

Come si vede in figura, i contenuti della lettera di denuncia presentano tutti gli elementi tipici dell’ingegneria sociale ovvero sorpresa, autorevolezza, intimidazione e persuasione e inducono la vittima a ricontattare i truffatori attraverso un indirizzo di posta elettronica allestita adeguatamente e che nulla ha a che fare in realtà con la sezione anticrimine della Polizia di Stato. In particolare con la nota i truffatori intimano un mandato di arresto se non si ricevono entro 48 ore delle valide giustificazioni al riguardo per rivalutare eventualmente le sanzioni.

Dare seguito esporrebbe a successive richieste di denaro e/o comunicazioni di dati personali, avverte la Polizia Postale.

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Phishing: l'allerta della Polizia Postale su false denuncie delle forze dell'Ordine 7

Le raccomandazioni della Polizia Postale

La Polizia Postale raccomanda di diffidare sempre da simili messaggi, rimarcando che mai nessuna forza di Polizia contatterebbe direttamente i cittadini tramite canali quali posta elettronica e messaggistica istantanea varia, richiedendo pagamenti per non incorrere in procedimenti o sanzioni penali.

Purtroppo il numero di attacchi secondo le varie declinazioni del phishing (smishing, Qrishing, vishing) sta crescendo sempre più e non accenna a diminuire. Si consiglia pertanto di prendere l’abitudine di esaminare con attenzione i messaggi ricevuti su tutti i canali di comunicazione, di verificare l’identità dei mittenti e di non fornire con superficialità dati personali.

Anzi allo scopo di scardinare la catena delle truffe quanto prima, queste trappole vanno prontamente segnalate presso le sedi di Polizia dislocate sul territorio o per via telematica visitando la pagina dedicata del Commissariato di PS online.

Si può anche come

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