Nvidia registra ricavi record di 57 miliardi di euro nel trimestre, con una crescita del 62% annuo guidata dall’intelligenza artificiale, dai data center e da un mercato che assorbe l’intera produzione di GPU. Nel primo periodo emergono tre elementi centrali: l’espansione massiva del segmento compute che raggiunge 43 miliardi di euro, l’impatto della domanda AI sul prezzo e sulla disponibilità di memoria DRAM LPDDR5X, e il ruolo determinante delle partnership strategiche come l’accordo Anthropic–Amazon da 30 miliardi di euro e l’investimento Nvidia–Microsoft da 15 miliardi di euro. La corsa globale all’AI influenza i mercati dei semiconduttori, la geopolitica delle forniture, la produzione di chip avanzati e un panorama industriale che si prepara a transizioni rapide come l’arrivo di Vera Rubin nel 2026, l’ascesa di Taiwan AI island e la pressione crescente sui costi energetici dei data center. In parallelo, nuovi annunci hardware come Azure Cobalt 200, sviluppi nel packaging avanzato, fusioni industriali e casi d’uso sostenibili compongono uno scenario tecnologico in accelerazione costante.
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Dominio Nvidia nel mercato AI
Nvidia consolida il proprio dominio nel settore AI grazie a ricavi trimestrali storici e alla vendita integrale delle GPU disponibili. Il segmento data center registra 51 miliardi di euro, sostenuto dalla diffusione delle architetture Blackwell e Blackwell Ultra. Jensen Huang evidenzia come la roadmap acceleri con il lancio anticipato di Vera Rubin nel terzo trimestre 2026, segnalando un ciclo di innovazione annuale sempre più aggressivo. La società non prevede vendite in Cina a causa delle restrizioni statunitensi, ma compensa tramite la crescita dei mercati occidentali. Nel frattempo ottimizza i costi di manutenzione con PCIe finger a basso costo sotto 23 euro per riparare GPU da 9161 euro, riducendo sprechi su modelli come RTX 5090. La previsione di 545 miliardi di euro in vendite GPU entro fine 2026 rappresenta un indicatore della scala senza precedenti della domanda di calcolo ad alte prestazioni.
Investimenti massicci in intelligenza artificiale
Il settore AI accelera ulteriormente con l’accordo da 30 miliardi di euro tra Anthropic e Amazon per l’integrazione di Claude in AWS. Parallelamente Nvidia e Microsoft investono 15 miliardi di euro in Anthropic, rendendola il primo provider AI presente simultaneamente su Azure, AWS e Google Cloud. Il mercato osserva con attenzione le dichiarazioni di Elon Musk, che richiede una produzione mondiale di 200 miliardi chip AI annui, criticando ritardi industriali e ventilando la possibilità che Tesla costruisca foundry proprietarie. Intanto Taiwan destina 3 miliardi di euro all’iniziativa “AI island”, che include un centro dati nazionale a Tainan e mira a posizionare il Paese tra i primi cinque al mondo per capacità di calcolo. Foxconn e Nvidia collaborano a Kaohsiung per un nuovo supercomputer basato su Blackwell, dimostrando come l’infrastruttura AI diventi elemento strategico per la competitività nazionale.
Geopolitica e dispute nel settore semiconduttori
La geopolitica dei semiconduttori rimane instabile: l’Olanda sospende l’ordine di takeover di Nexperia da parte della cinese Wingtech, mentre la Cina allenta parzialmente le restrizioni alle esportazioni, influenzando positivamente la filiera automotive europea. In Corea la Fair Trade Commission effettua un raid negli uffici Arm a Seoul nell’ambito di una disputa con Qualcomm sulle licenze post-acquisizione Nuvia. L’aumento del 1500% del prezzo dell’yttrium esercita ulteriore pressione sulla produzione chip, aggravata dalla trade war USA–Cina caratterizzata da dazi al 145% e 125% sulle importazioni tecnologiche. Questi elementi indicano una crescente difficoltà nel mantenere catene di approvvigionamento stabili, con impatti diretti su server, dispositivi consumer e capacità produttiva globale.
Sfide prezzi memoria e deprezzamento hardware
Il 2026 si preannuncia complesso per il costo dei componenti: i prezzi DRAM raddoppiano a causa del crescente fabbisogno AI, mentre la richiesta di LPDDR5X da parte di Nvidia limita la disponibilità per smartphone e server. Morgan Stanley declassa Dell a underweight per la compressione dei margini, mentre promuove HP, Asustek e Pegatron. La scarsità di memorie HBM riduce la capacità produttiva dei moduli avanzati, amplificando la pressione sui fornitori. Il deprezzamento accelerato delle GPU minaccia la sostenibilità finanziaria degli hyperscalers, costretti a cicli di upgrade annuali o semestrali. Michael Burry avverte sulla possibilità di una “bolla AI”, mentre i costi elettrici aumentano del 267% a causa dell’esplosione dei data center, rendendo la capacità energetica parte integrante della strategia di espansione AI.
Innovazioni hardware e collaborazioni
La presentazione di Azure Cobalt 200 da parte di Microsoft introduce una CPU Arm a 132 core costruita su processo 3nm TSMC, promettendo un incremento del 50% delle prestazioni rispetto a Cobalt 100. Arm integra il proprio ecosistema con NVLink Fusion, consentendo un accesso coerente e ad alta velocità alle GPU Nvidia. Sul fronte industriale GlobalFoundries acquisisce Advanced Micro Foundry, rafforzando la propria posizione nel silicio fotonico e rendendo più competitivo il settore dei chip ottici. Apple e Broadcom valutano processi di Intel Foundry per tecniche di packaging come EMIB e 2.5D, mentre Nvidia rilascia un driver emergency per Windows 11 25H2 e 24H2 che corregge cali di framerate generati da update Microsoft.
Applicazioni creative e sostenibili
Tra le soluzioni alternative emergono progetti che trasformano il calore informatico in risorsa: una coppia nel Regno Unito installa un data center in serra usando un cluster di 56 Raspberry Pi per produrre acqua calda e ridurre le bollette a 43 euro mensili. L’iniziativa si integra nei programmi net-zero di Thermify, mentre Deep Green sfrutta micro data center nelle piscine pubbliche, con un taglio di migliaia di sterline in costi energetici e una riduzione di 6 tonnellate annue di emissioni. Questi progetti dimostrano come l’energia generata dal calcolo possa diventare un elemento di sostenibilità, mitigando l’impatto ambientale della crescita AI.