Apple: AI con Alibaba e rimozione della crittografia avanzata su iCloud nel Regno Unito

Apple collabora con Alibaba per portare la sua AI in Cina, mentre nel Regno Unito rimuove la crittografia avanzata su iCloud. Un compromesso tra privacy e mercato?

da Maria Silvano
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Apple si trova al centro di due sviluppi strategici che potrebbero influenzare profondamente il suo futuro nel settore dell’intelligenza artificiale e della sicurezza dei dati. Da un lato, l’azienda ha stretto un’alleanza con Alibaba per il lancio di Apple Intelligence in Cina, in risposta alle stringenti normative del governo di Pechino. Dall’altro, ha ceduto alle pressioni del governo britannico, rimuovendo la crittografia avanzata su iCloud per gli utenti del Regno Unito, sollevando preoccupazioni sulla privacy.

Questi due scenari evidenziano la crescente complessità per Apple nel bilanciare le sue ambizioni tecnologiche con le diverse regolamentazioni globali, dimostrando come la sua strategia possa variare significativamente a seconda del contesto politico e legislativo.

Apple e Alibaba: una partnership per l’AI in Cina

Alibaba ha annunciato un investimento colossale di 52 miliardi di dollari nei prossimi tre anni per potenziare la sua infrastruttura di cloud computing e intelligenza artificiale, un impegno che supera tutto ciò che l’azienda ha speso per questi settori nell’ultimo decennio.

Questo investimento rappresenta un’opportunità strategica per Apple, che sta cercando di introdurre Apple Intelligence in Cina in un contesto dove le regolamentazioni locali impongono severe restrizioni sui modelli di intelligenza artificiale sviluppati all’estero. Per evitare il blocco dei suoi servizi AI, Apple avrebbe deciso di collaborare con Alibaba e Baidu per sviluppare un sistema di intelligenza artificiale on-device specifico per il mercato cinese.

L’obiettivo è creare un modello AI che possa filtrare e censurare i contenuti in conformità con le normative governative, permettendo ad Apple di mantenere una presenza competitiva nel mercato degli smartphone in Cina, il più grande al mondo.

La decisione di Apple di affidarsi a partner locali ha attirato l’attenzione dell’industria tecnologica occidentale, con preoccupazioni sul possibile impatto sulla sicurezza e sull’indipendenza dei suoi modelli AI, che potrebbero essere soggetti a interferenze governative.

Nel frattempo, l’industria AI cinese sta crescendo rapidamente. ByteDance, la società madre di TikTok, ha stanziato 21 miliardi di dollari per l’AI nel 2025, mentre il chatbot DeepSeek ha superato ChatGPT in termini di download sull’App Store cinese, attirando l’attenzione anche di Samsung, che potrebbe integrarlo nei suoi dispositivi destinati alla Cina.

Le tensioni tra gli sviluppatori AI cinesi e le aziende statunitensi sono aumentate di recente, con OpenAI che ha accusato DeepSeek di copiare il proprio lavoro e il governo statunitense che ha iniziato a valutare restrizioni sull’uso di questa tecnologia nei dispositivi governativi.

Apple rimuove la crittografia avanzata su iCloud nel Regno Unito

Se in Cina Apple è disposta ad adattarsi per mantenere il suo mercato, nel Regno Unito ha ceduto a una pressione governativa ancora più diretta. L’azienda ha annunciato la rimozione della Advanced Data Protection (ADP) per iCloud, un’opzione che consentiva agli utenti di crittografare completamente i propri dati, rendendoli accessibili solo sui dispositivi dell’utente e non ai server Apple.

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Apple: AI con Alibaba e rimozione della crittografia avanzata su iCloud nel Regno Unito 7

La decisione è arrivata a seguito di un ordine del Ministero degli Interni britannico, basato sull’Investigatory Powers Act (IPA), noto anche come Snoopers’ Charter, che impone alle aziende di fornire un accesso illimitato ai dati criptati su richiesta del governo.

Con questa mossa, Apple rinuncia a una delle sue più importanti misure di sicurezza nel Regno Unito, rendendo i dati su iCloud nuovamente accessibili alle forze dell’ordine in caso di mandato. Questa decisione ha sollevato immediatamente critiche da parte di attivisti per la privacy e alcuni parlamentari statunitensi, che hanno chiesto alla Casa Bianca di rivalutare gli accordi di cybersecurity e condivisione di intelligence tra Stati Uniti e Regno Unito.

Apple ha dichiarato di essere “profondamente delusa” dalla necessità di rimuovere la funzione, sottolineando che la crescente minaccia di violazioni dei dati e cyber attacchi avrebbe reso fondamentale un sistema di protezione avanzato per gli utenti. Tuttavia, la compagnia non ha avuto altra scelta se non quella di conformarsi alla legge britannica, lasciando attivi solo i protocolli standard di sicurezza, che prevedono la memorizzazione delle chiavi di crittografia nei data center Apple, rendendole accessibili su richiesta delle autorità.

La rimozione della Advanced Data Protection nel Regno Unito rappresenta un precedente preoccupante, perché potrebbe spingere altri governi a fare pressioni simili su Apple.

Apple tra compromessi e ambizioni globali

La situazione di Apple riflette una sfida sempre più complessa per le aziende tecnologiche globali: come bilanciare innovazione, privacy e regolamentazioni locali.

In Cina, Apple sta cercando di espandere la sua presenza nell’intelligenza artificiale con il supporto di colossi locali come Alibaba, ma accettando di conformarsi alla censura governativa. Nel Regno Unito, invece, ha dovuto sacrificare la privacy degli utenti eliminando la crittografia avanzata di iCloud, cedendo alle richieste del governo britannico.

Questi due scenari dimostrano come, nonostante la sua posizione dominante nel settore tech, Apple debba adattarsi alle regole dei diversi mercati, spesso entrando in contraddizione con i suoi stessi principi di sicurezza e libertà digitale.

Mentre il mondo osserva le sue mosse in Cina con crescente preoccupazione, la decisione nel Regno Unito potrebbe aprire la strada a una maggiore pressione da parte di altri governi, mettendo Apple davanti a una scelta difficile: mantenere il proprio impegno per la privacy o continuare a espandersi nei mercati globali a ogni costo.

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