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Apple Store sotto attacco: multa in EU e sollecitazioni in Russia

Tempo di lettura: 4 minuti. UE multa Apple per €1,84 mld per il caso Spotify, Russia spinge per store app terze parti sfidando le politiche dell’App Store.

Tempo di lettura: 4 minuti.

L’Unione Europea ha recentemente colpito Apple con una multa significativa, mentre la Russia sta esplorando vie legislative per aprire ulteriormente l’ecosistema iOS gli store di app di terze parti, due movimenti che potrebbero segnare un punto di svolta per le politiche dell’App Store e la distribuzione delle app su dispositivi Apple.

Apple attribuisce a Spotify la responsabilità della multa da 1,95 miliardi di dollari

La Commissione Europea ha multato Apple per 1,8 miliardi di euro (circa 1,95 miliardi di dollari) per abuso di posizione dominante nel mercato della distribuzione di app per lo streaming musicale su dispositivi iOS, limitando la capacità degli sviluppatori di promuovere servizi di abbonamento più economici al di fuori dell’app.

Origine dell’indagine e accuse

L’indagine della Commissione è iniziata in seguito a reclami da parte di Spotify e di un distributore di e-book/audiolibri riguardo due politiche dell’App Store di Apple: la commissione del 30% su tutti gli abbonamenti tramite il sistema di acquisti in-app (IAP) di Apple e il divieto per gli sviluppatori di promuovere opzioni di abbonamento più economiche al di fuori dell’app. Queste restrizioni hanno portato gli sviluppatori di contenuti e i servizi di abbonamento a aumentare i prezzi degli abbonamenti nelle app Apple per compensare la commissione del 30%.

Risposta di Apple

Apple sostiene che la decisione della Commissione Europea avvantaggia principalmente Spotify, che ha scelto di non promuovere gli abbonamenti in-app nonostante fosse coinvolto nei reclami iniziali. Apple afferma di rispettare la decisione della Commissione ma annuncia che farà appello contro la multa, sostenendo che la Commissione non ha trovato prove di danni ai consumatori o di comportamenti anticoncorrenziali.

Apple multata dall’UE per pratiche Anti-Concorrenziali

L’Unione Europea ha imposto ad Apple una multa di 1,84 miliardi di euro, accusando l’azienda di pratiche anti-concorrenziali legate alle sue regole dell’App Store, in particolare per aver impedito ai servizi di streaming musicale di informare gli utenti iOS su abbonamenti più economici disponibili al di fuori dell’App Store. La Commissione Europea ha condannato le restrizioni di Apple, affermando che l’azienda ha abusato della sua posizione dominante nel mercato per oltre un decennio. Apple, tuttavia, contesta la decisione e prevede di fare appello, sostenendo che la Commissione non abbia trovato prove credibili di danni ai consumatori o di comportamenti anti-concorrenziali.

La Commissione ha accusato Apple di limitare ingiustamente la capacità degli sviluppatori di app musicali di informare gli utenti iOS su servizi di abbonamento alternativi e più economici disponibili al di fuori dell’App Store di Apple. In risposta, Apple ha espresso la sua intenzione di fare appello contro la decisione, sostenendo che la Commissione non ha trovato prove credibili di danni ai consumatori o comportamenti anticoncorrenziali. Apple ha inoltre criticato Spotify per aver cercato di ottenere vantaggi competitivi senza contribuire equamente all’ecosistema dell’App Store.

La situazione si complica ulteriormente con l’imminente obbligo per Apple di adattarsi all’Atto sui Mercati Digitali (DMA) dell’UE, che richiederà importanti cambiamenti nelle regole di distribuzione delle app per iPhone, inclusa la possibilità per gli utenti di installare app da store di terze parti.

Tim Sweeney di Epic Games critica Apple dopo la multa dell’UE

Tim Sweeney, CEO di Epic Games e noto critico di Apple, ha espresso la sua opinione sulla recente multa di 1,84 miliardi di euro inflitta ad Apple dalla Commissione Europea per pratiche anticoncorrenziali, favorendo Spotify. Sweeney ha definito la reazione di Apple alla multa come un “lamento amaro”, sottolineando che la relazione storica tra Apple e gli sviluppatori di app è cambiata negli anni a seguito della crescita del business dei servizi di Apple.

Contesto della multa

La multa deriva dalle clausole anti-steering di Apple, che impedivano a Spotify e ad altri servizi di streaming musicale di indirizzare gli utenti verso i loro siti web per le sottoscrizioni, limitando così la concorrenza. Sebbene Apple abbia implementato un’eccezione per le “app lettore” nel 2022, Sweeney sottolinea che Apple controlla ancora ampiamente il processo, influenzando l’aspetto e la pubblicità dei collegamenti esterni all’interno delle app.

La battaglia di Epic Games contro Apple

Epic Games, la società di Sweeney, ha intrapreso una battaglia legale contro Apple e Google per questioni antitrust relative alla gestione dei loro app store. Sebbene Epic abbia vinto la sua causa contro Google, ha in gran parte perso contro Apple. Tuttavia, ha ottenuto una vittoria parziale quando un giudice ha stabilito che gli sviluppatori di app dovrebbero poter indirizzare i loro utenti a link o pulsanti che li collegano ai loro siti web per scoprire altri metodi di pagamento oltre agli acquisti in-app di Apple.

Implicazioni e reazioni

Sweeney vede la decisione della CE come rilevante per il suo caso negli Stati Uniti, descrivendola come una violazione della legge da parte di Apple. Sottolinea inoltre come la reazione degli investitori alla decisione dell’UE abbia avuto un impatto significativo sul valore di mercato di Apple, evidenziando le ampie implicazioni della multa. Spotify ha anche commentato la multa, definendola un “messaggio potente”, ma ha espresso preoccupazioni sul fatto che Apple possa trovare modi per evitare una piena conformità.

La situazione evidenzia le crescenti tensioni tra Apple e alcuni sviluppatori di app riguardo alle politiche dell’App Store e alle pratiche di commissioni, con potenziali ripercussioni sulle regolamentazioni future del mercato digitale.

Russia richiede l’apertura di iOS ai negozi di App di Terze Parti

Parallelamente, la Russia sta avanzando con una legislazione che richiederà ad Apple di consentire l’installazione di negozi di app di terze parti su iPhone e altri dispositivi, in linea con l’approccio dell’UE delineato nell’Atto sui Mercati Digitali (DMA). Questo spostamento segue l’introduzione del mercato delle applicazioni locali della Russia, il RuStore, e mira a consentire ad Apple di rimanere nel mercato russo continuando a generare entrate. Tuttavia, esistono preoccupazioni riguardo alle possibili sanzioni che potrebbero colpire lo store russo, complicando la situazione per gli utenti russi di dispositivi Apple.

Implicazioni per Apple e per il settore tecnologico

Questi sviluppi indicano un momento critico per Apple e potrebbero avere implicazioni di vasta portata per l’industria tecnologica nel suo complesso. L’apertura dell’ecosistema iOS a negozi di app di terze parti potrebbe ridurre l’influenza dell’App Store di Apple e alterare il modello di business dell’azienda, che dipende in parte dalle commissioni raccolte attraverso il suo negozio digitale. Per i consumatori e gli sviluppatori, tuttavia, questa apertura potrebbe offrire maggiore flessibilità e accesso a un’ampia gamma di app e servizi.

Mentre Apple si prepara a navigare in queste acque normative agitate, l’industria osserva attentamente per vedere come queste sfide legali e legislative influenzeranno l’approccio dell’azienda alla distribuzione delle app e le sue pratiche commerciali in futuro.

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