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Economia

Elon Musk compra il 9,2% di Twitter. La guerra piace al proprietario di Starlink

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Elon Musk ha sempre utilizzato Twitter per diffondere i suoi pensieri e anche le sue attività speculative. Un interesse morboso che l’ha portato a comprare il 9,2% delle azioni del social network occidentale più aperto nell’affrontare la battaglia sul campo Ucraino.

Musk ha realizzato un sogno? No, ha semplicemente intuito le potenzialità del social, l’unico che ospita contenuti vietati ai minori di 18 anni su cui però ci sono anche i minori, soprattutto nelle situazioni estreme come quella del conflitto Ucraino.

L’ex componente di Paypal, che si è dato prima alle auto elettriche e poi ai razzi spaziali riutilizzabili ed usati per lanciare satelliti che “sparano” connessioni internet, dopo le strade e lo spazio, ha conquistato l’universo virtuale con uno dei social network che non è mai decollato realmente anche perché troppo referenziale.

Le attività in questa guerra di Musk sono state molteplici, ma le più significative riguardano lo spostamento dei satelliti verso l’Ucraina e la fornitura massiva di migliaia di apparati per la comunicazione all’esercito fino ad arrivare alla sfida personale in un combattimento a mani nude contro il presidente Putin.

L’evoluzione di Twitter ad oggi non sappiamo quale sarà, ma è chiaro che in questi tempi di guerra, qualcosa bolle in pentola per il signor Musk il quale ha materializzato la sua caricatura espressa nel film Don’t Look Up dove fornisce soluzioni contro il nemico: un meteorite.

In quel caso, però, le cose non finiscono bene per l’umanità, ma lui ha sempre la sua exit strategy di fuggire nello spazio con l’elite miliardaria del pianeta.

Di Livio Varriale

Giornalista e scrittore: le sue specializzazioni sono in Politica, Crimine Informatico, Comunicazione Istituzionale, Cultura e Trasformazione digitale. Autore del saggio sul Dark Web e il futuro della società digitale “La prigione dell’umanità” e di “Cultura digitale”. Appassionato di Osint e autore di diverse ricerche pubblicate da testate Nazionali. Attivista contro la pedopornografia online, il suo motto è “Coerenza, Costanza, CoScienza”.

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