Economia
Google preferisce la presenza in ufficio. Addio smart working
Tempo di lettura: 2 minuti. Google sta diventando sempre più esplicita riguardo la sua disapprovazione per il lavoro da casa, esprimendo la sua preferenza per la collaborazione in presenza.
Secondo un memo interno visto da The Verge, Google sta diventando sempre più esplicita riguardo la sua disapprovazione per il lavoro da casa, esprimendo la sua preferenza per la collaborazione in presenza. Ora che sono passati diversi anni da quando il personale d’ufficio in tutto il mondo è stato costretto a lavorare da casa, molte aziende stanno revocando i privilegi del lavoro completamente remoto e chiedendo ai dipendenti di tornare in ufficio, almeno alcuni giorni alla settimana.
Il ritorno in ufficio dei dipendenti Google
Sebbene Google non sia stata così esplicita riguardo al ritorno alla “normalità” come Amazon e Meta, l’azienda è stata comunque chiara riguardo alle sue aspettative. I dipendenti di Google sono stati invitati a tornare in ufficio. Diversi dipartimenti e sottodivisioni hanno ricevuto messaggi diversi, il più famoso dei quali riguarda Google Cloud. Da un lato, ai lavoratori è stato chiesto di lavorare dall’ufficio per tre giorni alla settimana, ma successivamente, questo è cambiato a due giorni alla settimana quando l’azienda ha iniziato a ridurre lo spazio fisico dell’ufficio, introducendo un controverso sistema di condivisione delle scrivanie.
Il più recente memo interno di Google recita: “Sappiamo che molte persone sono passate al lavoro completamente remoto per molte buone ragioni, mentre tutti ci siamo adattati alla pandemia. Per coloro che lavorano da remoto e che vivono vicino a un ufficio Google, speriamo che considererete di passare a un programma di lavoro ibrido. I nostri uffici sono il luogo in cui sarete più connessi alla comunità di Google. In futuro, considereremo le nuove richieste di lavoro remoto solo in casi eccezionali.”
La produttività e la collaborazione in presenza
Uno dei messaggi più comunemente utilizzati negli ultimi mesi, mentre le grandi aziende tecnologiche limitano il lavoro da remoto, è che la produttività e la collaborazione sono tipicamente migliori di persona, dove i colleghi possono essere più spontanei e non devono pianificare incontri virtuali.
Nonostante l’azienda continui a migliorare il suo software di videoconferenza, Google Meet, il fatto che Google stessa stia ora riducendo la sua dipendenza da tali strumenti di riunione invia messaggi contrastanti alle aziende, agli investitori e ai lavoratori in tutto il mondo. Questo, e il fatto che molte altre imprese stanno ora richiedendo più lavoro in presenza, prefigura un futuro incerto per il lavoro da remoto.
Economia
Mike Krieger da Instagram a Chief Product Officer di Anthropic
Tempo di lettura: 2 minuti. Mike Krieger, co-fondatore di Instagram, si unisce ad Anthropic come Chief Product Officer, portando la sua vasta esperienza per espandere le applicazioni AI dell’azienda.
Anthropic, nota per la sua tecnologia AI generativa, ha annunciato l’assunzione di Mike Krieger, co-fondatore di Instagram, come il suo primo Chief Product Officer. Krieger guiderà lo sviluppo di prodotti, la gestione e il design in Anthropic, con un focus particolare sull’espansione delle applicazioni AI dell’azienda e sull’approfondimento dell’adozione di Claude, la sua tecnologia AI generativa, sia nel mercato consumer che in quello enterprise.
Nuove responsabilità per Krieger
Nel suo nuovo ruolo, Krieger sarà responsabile non solo dei progetti orientati ai consumatori, come l’app mobile di Claude recentemente rilasciata, ma anche dei servizi enterprise di Anthropic, abbonamenti e software. La sua esperienza nel costruire esperienze utente intuitive sarà fondamentale mentre Anthropic cerca di creare nuovi modi per le persone di interagire con Claude, in particolare nel contesto lavorativo.
Background e impatto
Krieger ha lasciato Instagram nel 2018, dopo che Meta (allora Facebook) aveva acquisito la piattaforma di social media per 1 miliardo di dollari. Più di recente, lui e il co-fondatore di Instagram Kevin Systrom hanno lanciato Artifact, un’app di notizie personalizzate, che è stata poi acquisita da Yahoo!. La sua transizione a Anthropic segna un nuovo capitolo significativo nella sua carriera, con grandi aspettative legate al suo impatto sulla crescita e l’innovazione del prodotto in Anthropic.
Contesto competitivo
L’assunzione di Krieger arriva in un momento cruciale per Anthropic, mentre i rivali come OpenAI e Google stanno facendo significativi progressi nelle loro tecnologie AI. Con questa mossa, Anthropic sembra determinata a competere aggressivamente nel mercato dei consumatori di AI, puntando sull’esperienza di Krieger per guidare il successo dei suoi prodotti.
L’aggiunta di Mike Krieger al team di Anthropic non solo rafforza la leadership dell’azienda ma sottolinea anche l’ambizione di Anthropic di essere un giocatore di spicco nel settore dell’AI, sfruttando l’esperienza e le competenze di Krieger per innovare e espandere la propria offerta di prodotti.
Economia
Ilya Sutskever lascia OpenAI, Jakub Pachocki nuovo Chief Scientist
Tempo di lettura: < 1 minuto. Ilya Sutskever, co-fondatore di OpenAI, lascia l’azienda e viene sostituito da Jakub Pachocki come nuovo Chief Scientist, segnando una nuova era per l’istituto di ricerca AI.
Ilya Sutskever, co-fondatore e storico capo scienziato di OpenAI, ha lasciato l’azienda, segnando la fine di un’era significativa per uno dei principali istituti di ricerca sull’intelligenza artificiale. Sutskever è stato una figura chiave nell’evoluzione di OpenAI, contribuendo notevolmente al progresso nel campo dell’IA.
Transizione di leadership a OpenAI
Jakub Pachocki, che ha precedentemente guidato numerosi progetti cruciali all’interno dell’organizzazione, è stato nominato come il nuovo Chief Scientist. Pachocki ha una profonda esperienza nel campo, avendo lavorato a stretto contatto con Sutskever e altri membri del team di OpenAI in vari progetti di ricerca significativi.
Il contributo di Sutskever a OpenAI
Durante il suo mandato, Sutskever ha giocato un ruolo cruciale nello sviluppo e nella promozione di tecnologie di intelligenza artificiale avanzate. La sua partenza è vista come una grande perdita per l’azienda, ma anche come un’opportunità per nuove direzioni sotto la guida di Pachocki.
Progetti futuri e impatto sull’IA
Sutskever non ha rivelato i dettagli specifici sui suoi piani futuri, ma ha accennato a un progetto “molto personalmente significativo” su cui lavorerà. La sua partenza arriva in un momento di grandi cambiamenti per OpenAI, con l’azienda che continua a esplorare nuove frontiere dell’IA e ad affrontare questioni importanti come la sicurezza e l’etica nell’intelligenza artificiale. La partenza di Ilya Sutskever e l’arrivo di Pachocki come nuovo Chief Scientist rappresentano un momento di significativa transizione per OpenAI, che continua a essere un leader nel campo dell’intelligenza artificiale generale, con l’obiettivo di sviluppare tecnologie che beneficiano l’umanità nel suo insieme.
Economia
USA blocca miners della Cina per rischi di sicurezza nazionale
Tempo di lettura: < 1 minuto. Gli USA bloccano una compagnia di minatori di criptovalute legata alla Cina vicino a una base nucleare, citando rischi per la sicurezza nazionale.
Il governo USA ha recentemente intrapreso azioni decisive contro un’azienda di estrazione di criptovalute legata alla Cina, bloccandone le operazioni dei miners vicino a una base nucleare, citando preoccupazioni di sicurezza nazionale.
Dettagli dell’intervento
L’azienda, che aveva acquistato il terreno nel 2022, è stata accusata di iniziare i lavori senza aver effettuato le necessarie comunicazioni al Committee on Foreign Investment in the United States (CFIUS). Un suggerimento ha innescato un’indagine su tale acquisizione, rivelando potenziali rischi legati alla sicurezza nazionale a causa della prossimità dell’operazione mineraria a una base militare nucleare degli USA.
Implicazioni per la Sicurezza Nazionale
La preoccupazione principale è che le operazioni di estrazione potrebbero mascherare altre attività che potrebbero minacciare la sicurezza delle infrastrutture critiche statunitensi, inclusi i siti nucleari. La decisione di bloccare queste operazioni riflette l’aumento della vigilanza e del controllo sugli investimenti esteri in settori sensibili.
Reazioni e conseguenze
La decisione ha suscitato dibattiti sull’equilibrio tra sviluppo economico e sicurezza nazionale, specialmente nel contesto crescente delle tensioni tra USA e Cina riguardo alla tecnologia e alla sicurezza informatica. Mentre alcuni sostengono la necessità di proteggere le infrastrutture nazionali, altri vedono queste azioni come potenzialmente dannose per il clima di investimento internazionale.
Il blocco delle attività dei miners di questa azienda cripto legata alla Cina vicino a una base nucleare USA sottolinea l’importanza di una sorveglianza rigorosa e di politiche chiare per la gestione degli investimenti stranieri in settori critici. Continueranno a sorgere questioni su come bilanciare sicurezza e sviluppo economico in un panorama globale sempre più interconnesso e tecnologicamente avanzato. Questo sviluppo evidenzia la crescente complessità delle relazioni internazionali nel contesto della sicurezza digitale e della gestione delle nuove tecnologie, come la blockchain e le criptovalute, nei contesti di sicurezza nazionale.
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