Sommario
Negli ultimi anni, c’è stata una crescente discussione sull’opportunità di spostare la produzione di elettronica dalla Cina all’Occidente. Tuttavia, ci sono numerosi fattori che rendono questo compito estremamente difficile. Per comprendere perché lo spostamento della produzione di chip e altri dispositivi elettronici dall’Est all’Ovest sia difficilmente realizzabile, è necessario esaminare la storia e la logistica che stanno dietro l’industria elettronica in Cina.
Come ha raggiunto la Cina questo livello di sviluppo?
Negli anni ’70, durante l’era Nixon, iniziarono le negoziazioni sulla normalizzazione delle relazioni e sulla possibile cooperazione tra Stati Uniti e Cina. Nel 2001, la Cina raggiunse la piena adesione all’Organizzazione mondiale del commercio (WTO), iniziativa avviata dagli Stati Uniti. Le aziende statunitensi iniziarono ad investire in Cina nei primi anni ’80, attratte da manodopera a basso costo e maggiori opportunità di profitto. Dopo il 2000, le autorità cinesi iniziarono a sviluppare una strategia di “ecosistema”, organizzando la produzione di materiali necessari sul proprio territorio.
È possibile spostare la produzione dalla Cina?
La Cina ha creato una strategia industriale con catene di approvvigionamento interdipendenti. La produzione di tutti i componenti necessari è stata organizzata nella regione in modo che i costi siano il più bassi possibile. Questo processo è iniziato negli anni ’80 quando la Cina ha iniziato ad aprirsi al mondo. La città di Shenzhen è un ottimo esempio di come la strategia di sviluppo e le decisioni giuste abbiano portato la Cina alla situazione in cui si trova oggi.
Lo sviluppo continua
Con il passare del tempo, l’industria cinese ha iniziato a progredire. Non si tratta solo di telefoni cellulari, ma anche di infrastrutture di telecomunicazioni. Ad esempio, Huawei è diventata un leader globale nel mercato delle infrastrutture di rete, ma non tutti erano contenti, specialmente gli Stati Uniti, che hanno iniziato una campagna per spostare la produzione dalla Cina.
L’industria sotto l’influenza politica
Gli esperti ritengono che ci vorrebbero più di 20 anni per che Apple diventi indipendente dall’industria cinese. Apple ha già iniziato a spostare parte della produzione di iPhone in India e nei paesi limitrofi, ma questo nonpuò essere fatto dall’oggi al domani. Inoltre, i costi associati all’abbandono della Cina sono semplicemente troppo elevati. Con le crescenti tensioni geopolitiche, è solo questione di tempo prima che altri paesi inizino a distanziarsi. La Cina potrebbe iniziare a produrre tutta la tecnologia avanzata autonomamente, rendendo gli Stati Uniti e l’UE incapaci di competere.
Cosa ne sarà dell’UE?
L’Unione Europea potrebbe trovarsi in una situazione simile. Bloomberg ha riferito che il governo olandese ha ordinato ad ASML, la più preziosa azienda tecnologica dell’UE per capitalizzazione di mercato, di interrompere la vendita della sua tecnologia alle aziende cinesi. Questo dimostra che l’UE può essere facilmente influenzata dagli Stati Uniti.
Spostare la produzione dalla Cina potrebbe essere possibile, ma a quale prezzo? Spostare la produzione dalla Cina sembra essere una necessità per l’Occidente al fine di proteggere il suo dominio. Tuttavia, questo processo potrebbe comportare costi elevati e risultati incerti. La Cina e i paesi limitrofi continuano a guidare il mercato dell’elettronica avanzata, e qualsiasi tentativo di spostare la produzione in Occidente potrebbe facilmente fallire o portare a costi di produzione più elevati.
Come finirà questo caos?
C’è ancora molta incertezza nello spostamento della produzione dalla Cina. Altri paesi come l’India, l’Indonesia e molti altri stanno progredendo. L’ecosistema e le catene di approvvigionamento sono situati nella regione asiatica, e qualsiasi tentativo di spostarli in Occidente potrebbe facilmente fallire. Poiché l’esito è ancora abbastanza imprevedibile, è saggio per l’Occidente non peggiorare le cose.