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Che cos’è 0x (ZRX)?
0x è un protocollo infrastrutturale che consente agli utenti di scambiare facilmente token ERC20 e altri beni sulla blockchain di Ethereum senza affidarsi a intermediari centralizzati come le tradizionali borse di criptovalute.
0x realizza questa funzionalità di scambio decentralizzato utilizzando una collezione di smart contract open-source e pubblicamente verificabili che lavorano insieme per produrre un protocollo di trading flessibile e a basso attrito che gli sviluppatori possono facilmente inserire nei loro prodotti.
Il protocollo è alimentato da un token di utilità ERC20 noto come ZRX. I nodi (noti anche come relayers) che ospitano un portafoglio ordini fuori catena e offrono applicazioni rivolte all’utente che presentano queste informazioni e consentono agli utenti di effettuare, compilare e annullare transazioni sono pagati in token ZRX (come commissioni di trading). Gli ZRX possono anche essere utilizzati per partecipare alla governance della piattaforma, aiutando i titolari a suggerire e votare le modifiche al protocollo.
Nel 2019, 0x ha annunciato una revisione del token ZRX, aggiungendo ulteriori funzionalità, consentendo ai titolari di ZRX di delegare la loro partecipazione a un market maker per guadagnare ricompense passive, pur mantenendo la loro capacità di voto.
Chi sono i fondatori di 0x?
0x è stata fondata nel 2016 da Will Warren e Amir Bandeali. I due co-fondatori continuano a servire la piattaforma: Will Warren è il CEO di 0x, mentre Amir Bandeali è il CTO.
La piattaforma è stata lanciata dopo un’offerta iniziale di monete (ICO) di successo nel 2017, durante la quale ha raccolto un totale di 24 milioni di dollari – con il sostegno di importanti società di investimento tra cui Polychain Capital, Pantera Capital e FBG Capital.
Prima dell’ICO, Warren ha lavorato in diversi ruoli di ricerca e ha ricoperto per breve tempo il ruolo di consulente tecnico per Basic Attention Token (BAT). Bandeali, invece, si è laureato all’Università dell’Illinois con una laurea in Finanza e ha ricoperto diverse posizioni di trading prima di co-fondare 0x.
Oggi il team è composto da oltre 30 persone, tra cui ingegneri, ricercatori e designer che lavorano per aggiornare la piattaforma e farla funzionare senza intoppi.
Cosa rende unico 0x?
A differenza di molti altri protocolli di scambio decentralizzati Ethereum, 0x supporta sia token fungibili (ERC20) che non fungibili (ERC-723). Ciò significa che può essere utilizzato per la negoziazione senza permessi di un’ampia gamma di attività, offrendo ai titolari un modo per acquistare, vendere e scambiare la maggior parte delle attività di Ethereum attraverso più di una dozzina di app diverse.
Il protocollo 0x può essere applicato a un’ampia gamma di casi d’uso, tra cui i marketplace in stile eBay per beni e servizi digitali, i desk di trading OTC, le funzionalità di scambio per i protocolli DeFi e i semplici scambi decentralizzati.
Sebbene 0x possa essere utilizzato per costruire prodotti di scambio altamente flessibili, può anche essere integrato in prodotti in cui lo scambio di asset è una caratteristica secondaria, come ad esempio gli acquisti nei giochi e le piattaforme di gestione del portafoglio.
Nel protocollo 0x, i prenditori di liquidità pagano una commissione sotto forma di token ZRX, utilizzata per incentivare la liquidità dei market maker (relayer). Gli utenti devono anche pagare una tassa di protocollo sotto forma di Ether (ETH), che viene utilizzata per pagare il gas utilizzato in tutte le transazioni che completano. In quanto protocollo open-source, 0x non riceve alcuna quota di queste entrate ed è invece supportato dai token ZRX sbloccati come incentivi per i team e gli sviluppatori, insieme al finanziamento iniziale dell’ICO.
Quante monete 0x (ZRX) sono in circolazione?
Come molti beni digitali, il token ZRX ha un’offerta massima fissa che non sarà mai superata. Questa è fissata a 1 miliardo di ZRX. Al momento, circa tre quarti di questa offerta massima sono già in circolazione, e solo una piccola parte di questa è bloccata per le ricompense delle puntate.
A differenza di molti protocolli, 0x non ha mai descritto pubblicamente il tasso di emissione di nuovi token ZRX, rendendo difficile dire quanto tempo ci vorrà prima che l’offerta in circolazione sia completamente diluita. Tuttavia, con il 50% dell’offerta in circolazione rilasciata al momento del lancio del token nell’agosto 2017 e il 75% dell’offerta rilasciata a ottobre 2020, ciò indica che potrebbe raggiungere la piena diluizione nei primi anni del 2020.
Come si legge in un primo post sul blog di Will Warren, CEO di 0x, metà della fornitura totale di token ZRX è stata venduta agli investitori nell’ICO del 2017, mentre il 15% ciascuno è riservato all’organizzazione di sviluppo di base di 0x e al fondo di sviluppo di progetti esterni, mentre un ulteriore 10% è riservato al team fondatore con un programma di maturazione di quattro anni e un anno di cliff, e il restante 10% è conservato per i primi finanziatori e i consulenti.
Come è protetta la rete 0x?
0x è costruito sulla blockchain di Ethereum. Di conseguenza, è protetto dagli attacchi grazie agli sforzi combinati della massiccia rete di nodi e di minatori di Ethereum.
Per quanto riguarda gli smart contract sottostanti, la versione 3 del protocollo è stata verificata da diverse società terze che hanno controllato l’eventuale presenza di vulnerabilità sottostanti, backdoor e funzioni ridondanti, tra cui ConsenSys Diligence: non sono stati riscontrati problemi di rilievo.
Tuttavia, è stata riscontrata una vulnerabilità nello smart contract v2.0, che è stata successivamente corretta dal core team di 0x. Questa vulnerabilità è stata rilevata da un ricercatore indipendente e non è stata sfruttata.
0x continua a gestire un generoso bug bounty, per aiutare a individuare e correggere eventuali problemi prima che possano essere sfruttati.
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Kapeka: nuova backdoor di Sandworm per l’Est Europa
Tempo di lettura: 3 minuti. Kapeka, nuova backdoor utilizzata da Sandworm in attacchi all’Europa orientale, con capacità avanzate di controllo e flessibilità operativa.
Una nuovo backdoor denominata “Kapeka” è stato individuato mentre veniva impiegato in attacchi mirati contro l’Europa orientale, inclusi Estonia e Ucraina. Questo malware, sviluppato dal gruppo di minaccia persistente avanzato (APT) collegato alla Russia, noto come Sandworm, ha mostrato capacità estremamente sofisticate nell’esecuzione di cyber-attacchi, secondo un rapporto di WithSecure.
Caratteristiche del Backdoor Kapeka
Kapeka è una backdoor flessibile scritta in C++ e confezionato come una DLL di Windows. È progettato per mascherarsi da componente aggiuntivo di Microsoft Word per sembrare legittimo e evitare il rilevamento. Il malware è dotato di una configurazione di comando e controllo (C2) incorporata che stabilisce contatti con server controllati dall’attaccante e ottiene istruzioni su come procedere.
Funzionalità del malware
Le funzionalità di Kapeka includono la capacità di leggere e scrivere file, lanciare payload, eseguire comandi shell e persino aggiornare o disinstallare se stesso. Utilizza l’interfaccia COM di WinHttp 5.1 per la comunicazione di rete e impiega il formato JSON per inviare e ricevere dati dal suo server C2. Il backdoor può anche aggiornare la propria configurazione C2 “al volo”, ricevendo una nuova versione dal server C2 durante il polling.
Metodi di propagazione e associazioni
La modalità esatta di propagazione di Kapeka non è ancora stata pienamente identificata, ma le analisi indicano che il dropper del malware viene recuperato da siti web compromessi utilizzando il comando certutil, un esempio di utilizzo di binari legittimi per eseguire attacchi (LOLBin). Kapeka è stato collegato a precedenti famiglie di malware come GreyEnergy e Prestige, suggerendo che potrebbe essere un successore di quest’ultimo, usato in intrusioni che hanno portato al dispiegamento del ransomware Prestige alla fine del 2022.
Implicazioni e significato
L’uso di Kapeka in operazioni di intrusione dimostra un’attività di livello APT, con un alto grado di stealth e sofisticazione, tipico di attacchi attribuibili a origini russe. La sua vittimologia sporadica e il targeting di specifiche regioni geopoliticamente sensibili come l’Europa orientale, evidenziano l’uso strategico di questo malware in operazioni di cyber spionaggio o sabotaggio.
Il backdoor Kapeka rappresenta una minaccia significativa per la sicurezza delle informazioni nelle aree colpite. Le organizzazioni in regioni potenzialmente a rischio dovrebbero rafforzare le loro difese e monitorare attivamente per rilevare segni di questo malware sofisticato, adottando misure proattive per proteggere i loro sistemi dagli attacchi.
APT44: pericolo globale del gruppo Sandworm
APT44, noto anche come Sandworm, è una delle unità di sabotaggio informatico più pericolose, attiva nell’ambito dei conflitti geopolitici a favore degli interessi russi. Questo gruppo è associato a numerosi attacchi di alto profilo e continua a rappresentare una minaccia elevata per governi e operatori di infrastrutture critiche a livello mondiale.
Caratteristiche e attività di APT44
APT44 è un gruppo avanzato di minaccia persistente (APT) che ha mostrato una capacità notevole e una tolleranza al rischio elevata nei suoi sforzi per supportare la politica estera russa. L’ampio mandato di questo gruppo lo rende una minaccia imprevedibile, pronta a colpire a breve termine ovunque i suoi obiettivi si allineino agli interessi nazionali russi.
Rischio di proliferazione di nuove tecniche
Le continue innovazioni di APT44 nell’uso di capacità cyber distruttive hanno potenzialmente abbassato la barriera all’ingresso per altri attori statali e non statali interessati a sviluppare i propri programmi di attacco informatico. Questo rischio di proliferazione è una preoccupazione crescente, poiché potrebbe portare a un aumento globale di attacchi cyber sofisticati e distruttivi.
Protezione e Azioni della Comunità
La ricerca di Google ha portato all’identificazione di varie misure per proteggere gli utenti e la comunità più ampia:
- Protezione attraverso Google’s Threat Analysis Group (TAG): I risultati della ricerca migliorano la sicurezza dei prodotti di Google.
- Aggiunte a Safe Browsing: I siti e i domini identificati sono stati aggiunti per proteggere gli utenti da ulteriori sfruttamenti.
- Allerte per attacchi supportati dal governo: Gli utenti di Gmail e Workspace coinvolti ricevono notifiche.
- Programmi di notifica delle vittime: Dove possibile, le vittime vengono informate tramite programmi dedicati.
- Risorse di VirusTotal: Una collezione di indicatori di compromissione legati ad APT44 è disponibile per gli utenti registrati.
Il continuo impegno di APT44 nel campo del cyber sabotage rappresenta una delle minacce più severe e pervasive a livello globale. È essenziale che la comunità internazionale rimanga vigile e preparata a fronteggiare le sfide poste da gruppi come Sandworm, specialmente in contesti geopolitici delicati.
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Miner di criptovalute arrestato per aver evaso pagamenti di Server Cloud per 3,5 Milioni di Dollari
Tempo di lettura: 2 minuti. Un miner di criptovalute è stato arrestato per aver evaso pagamenti per 3,5 milioni di dollari in servizi di server cloud
Charles O. Parks III, noto anche come “CP3O”, è stato arrestato e accusato di aver utilizzato server cloud noleggiati per minare criptovalute, causando un debito di 3,5 milioni di dollari con due fornitori di servizi cloud, senza mai saldare i conti.
Dettagli del caso
Parks ha ideato un sistema ingegnoso creando identità aziendali fittizie, come “MultiMillionaire LLC” e “CP30 LLC”, per aprire numerosi account presso fornitori di servizi cloud, ottenendo così accesso a una potenza computazionale significativa. Anche se il Dipartimento di Giustizia (DOJ) non ha nominato esplicitamente i fornitori coinvolti, le indicazioni geografiche suggeriscono che si tratti di Amazon e Microsoft, situati rispettivamente a Seattle e Redmond, Washington.
Metodologia e abuso
Utilizzando questi account, Parks è riuscito a ottenere l’accesso a server dotati di potenti schede grafiche, essenziali per il mining di criptovalute come Ether (ETH), Litecoin (LTC) e Monero (XMR). Ha lanciato decine di migliaia di queste istanze di server, utilizzando software di mining e strumenti per massimizzare l’efficienza energetica e monitorare l’attività di mining in varie pool.
Riciclaggio e lifestyle
Le criptovalute estratte venivano poi riciclate acquistando token non fungibili (NFT), convertendole e trasferendole su varie piattaforme di scambio di criptovalute, o attraverso pagamenti online e conti bancari tradizionali. I proventi, convertiti in dollari, erano utilizzati da Parks per finanziare uno stile di vita lussuoso, includendo viaggi in prima classe e l’acquisto di articoli di lusso e auto.
Implicazioni legali e prevenzione
Parks è stato arrestato il 13 aprile 2024 nel Nebraska, con una prima udienza programmata il giorno successivo in un tribunale federale di Omaha. L’imputazione include accuse di frode informatica, riciclaggio di denaro e transazioni monetarie illegali, con una pena massima prevista di 30 anni di prigione. Il caso evidenzia anche l’importanza per i fornitori di servizi cloud di adottare misure più rigorose per verificare l’identità degli utenti, stabilire limiti di uso per i nuovi account e migliorare i sistemi di rilevamento delle anomalie per minimizzare le perdite.
Questo caso di cryptojacking sottolinea la necessità di una vigilanza continua e di politiche più severe da parte dei fornitori di servizi cloud per prevenire abusi simili, proteggendo così l’integrità dei loro servizi e dei loro clienti.
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USA, arrestata per un’accusa di Sextortion da 1,7 Milioni di Dollari
Tempo di lettura: 2 minuti. Una donna del Delaware è stata arrestata per aver preso di mira giovani ragazzi in uno schema di sextortion che ha fruttato 1,7 milioni
Una donna del Delaware, Hadja Kone, è stata arrestata per il suo presunto coinvolgimento in un vasto schema internazionale di sextortion che ha mirato a giovani maschi, guadagnando circa 1,7 milioni di dollari tramite estorsioni. Questo caso sottolinea la crescente problematica della sextortion su Internet, che colpisce migliaia di giovani in tutto il mondo.
Dettagli del caso
Hadja Kone, 28 anni, è stata collegata a un’operazione che mirava principalmente a giovani uomini e minori negli Stati Uniti, Canada e Regno Unito. I truffatori si fingevano giovani donne attraenti online, iniziando conversazioni con le vittime e invogliandole a partecipare a sessioni di video chat dal vivo, durante le quali venivano registrate segretamente. Successivamente, le vittime venivano minacciate di diffondere i video a meno che non pagassero somme di denaro, generalmente tramite Cash App o Apple Pay.
Implicazioni Legali e Risposta delle Autorità
Kone e i suoi co-conspiratori sono accusati di cyberstalking, minacce interstatali, riciclaggio di denaro e frode via cavo. Siaka Ouattara, un altro presunto co-conspiratore di 22 anni dalla Costa d’Avorio, è stato arrestato dalle autorità ivoriane a febbraio. Se condannati, entrambi potrebbero affrontare fino a 20 anni di prigione per ciascun capo di imputazione.
Preoccupazioni crescenti e misure di prevenzione
Questo caso rientra in una tendenza allarmante di aumento dei casi di sextortion, specialmente tra i minori. Nel gennaio 2024, il FBI ha lanciato un avvertimento sulla crescente minaccia di sextortion, sottolineando che i giovani maschi di età compresa tra 14 e 17 anni sono particolarmente a rischio, ma qualsiasi bambino può diventare vittima. Piattaforme come Instagram e Snapchat hanno iniziato a implementare nuove protezioni e risorse educative per combattere la sextortion e proteggere i giovani utenti.
Il caso di Hadja Kone evidenzia l’importanza di una maggiore consapevolezza e educazione sulle pratiche di sicurezza online. Le piattaforme social stanno rispondendo con nuove misure, ma è essenziale che i genitori, gli educatori e i giovani stessi siano informati sui segni di avvertimento e sulle strategie di prevenzione della sextortion
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