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LinkedIn Smart Links nuovamente sfruttati per attacchi mirati agli account Microsoft
Tempo di lettura: 2 minuti. Gli hacker sfruttano nuovamente i LinkedIn Smart Links in attacchi di phishing, mirando agli account Microsoft. Gli utenti sono avvisati di essere cauti e di non fare affidamento esclusivamente sugli strumenti di sicurezza email.

Gli hacker stanno nuovamente sfruttando i LinkedIn Smart Links in attacchi di phishing per eludere le misure di protezione e sfuggire al rilevamento nel tentativo di rubare le credenziali degli account Microsoft. I Smart Links fanno parte del servizio Sales Navigator di LinkedIn, utilizzato per il marketing e il tracking, che consente agli account Business di inviare contenuti tramite link tracciabili per determinare chi ha interagito con essi. Inoltre, poiché il Smart Link utilizza il dominio di LinkedIn seguito da un parametro di codice a otto caratteri, sembrano provenire da una fonte affidabile e bypassano le protezioni email.
L’abuso della funzione Smart Link di LinkedIn non è una novità, poiché la società di cybersecurity Cofense ha scoperto la tecnica in una campagna del tardo 2022 che prendeva di mira gli utenti slovacchi con esche postali false.
Nuova campagna mirata agli account Microsoft
La società di sicurezza delle email ha riferito di aver identificato recentemente un aumento nell’abuso di LinkedIn Smart Link, con oltre 800 email di vari argomenti che indirizzano un’ampia gamma di obiettivi verso pagine di phishing. Secondo Cofense, gli attacchi recenti si sono verificati tra luglio e agosto 2023, utilizzando 80 Smart Links unici, e sono stati originati da account business di LinkedIn appena creati o compromessi.

I dati di Cofense mostrano che i settori più colpiti da questa ultima campagna sono finanza, produzione, energia, costruzione e sanità. “Nonostante Finanza e Produzione abbiano volumi più elevati, si può concludere che questa campagna non è stata un attacco diretto a un’azienda o settore specifico, ma un attacco generalizzato per raccogliere quante più credenziali possibili utilizzando account business di LinkedIn e Smart Links per portare a termine l’attacco”, spiega Cofense.
Le email inviate ai destinatari utilizzano argomenti relativi a pagamenti, risorse umane, documenti, notifiche di sicurezza e altri, con il link/bottone incorporato che attiva una serie di reindirizzamenti da un “affidabile” LinkedIn Smart Link. Per aggiungere legittimità al processo di phishing e creare un falso senso di autenticità nella pagina di accesso di Microsoft, il Smart Link inviato alle vittime viene modificato per contenere l’indirizzo email del destinatario.
Gli utenti dovrebbero essere educati a non fare affidamento esclusivamente sugli strumenti di sicurezza email per bloccare le minacce, poiché gli attori del phishing adottano sempre più tattiche che abusano di servizi legittimi per eludere queste protezioni.
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Fondatore Hacking Team arrestato per tentato omicidio

David Vincenzetti, fondatore della famigerata azienda produttrice di spyware Hacking Team, è stato arrestato sabato per aver presumibilmente accoltellato e tentato di uccidere una parente. La polizia è intervenuta nel suo appartamento dopo che il cugino della vittima ha chiamato le forze dell’ordine, non riuscendo a contattare sua moglie.
Dettagli dell’incidente
Secondo quanto riportato dal quotidiano italiano Il Giorno, la donna stava visitando Vincenzetti, che soffriva di problemi psicologici, per prendersi cura di lui. Vincenzetti avrebbe accoltellato la donna, trovata poi incosciente dalla polizia. Durante l’udienza davanti al giudice, Vincenzetti non ha parlato dell’incidente, ma ha divagato sul lavoro e sulle sue aziende, spingendo il giudice a ordinare un’indagine sul suo stato di salute mentale.
La storia di Hacking Team
Hacking Team, fondata da David Vincenzetti nel 2003, è stata una delle prime aziende a sviluppare e vendere spyware ai governi, inizialmente in Italia e poi in tutto il mondo. La società ha avuto circa 40 clienti governativi, tra cui Spagna, Ungheria, Polonia, Arabia Saudita, Marocco, Colombia, Ecuador, Corea del Sud e Malaysia. Tuttavia, dopo che ricercatori di sicurezza hanno scoperto che clienti come Marocco, Emirati Arabi Uniti ed Etiopia avevano usato gli strumenti di Hacking Team per prendere di mira e hackerare giornalisti e dissidenti, la reputazione dell’azienda è stata gravemente danneggiata.
Il declino di Hacking Team
Nel 2015, un hacker vigilante noto come “Phineas Fisher” ha hackerato Hacking Team, rivelando migliaia di email interne dell’azienda e, crucialmente, il codice sorgente dello spyware. Questa violazione catastrofica ha portato alla partenza di sviluppatori chiave e ha costretto l’azienda a chiedere ai clienti di smettere temporaneamente di utilizzare i suoi prodotti. Hacking Team ha poi tentato di rilanciarsi, vendendo parte delle sue quote a investitori sauditi e infine passando a una nuova gestione.
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Google e Canada: accordo sulla Legge delle Notizie Online

Google ha annunciato che continuerà a includere link a testate giornalistiche canadesi nei suoi servizi, grazie a un accordo raggiunto con il governo del Canada riguardo la controversa Legge delle Notizie Online, o Bill C-18. Kent Walker, presidente degli affari globali di Google e Alphabet, ha dichiarato che, dopo ampie discussioni, il governo canadese si è impegnato a risolvere le principali preoccupazioni di Google riguardo la Bill C-18.
Dettagli dell’Accordo
La Bill C-18 è stata progettata per obbligare le grandi piattaforme web a pagare le testate giornalistiche per l’utilizzo dei loro contenuti. Sebbene i termini esatti dell’accordo non siano stati ancora pubblicati, Walker ha affermato che il governo ha affrontato le preoccupazioni di Google relative alla “responsabilità finanziaria illimitata” per il collegamento agli articoli. Si prevede che Google pagherà milioni di dollari agli editori come parte dell’accordo.
Implicazioni per Google e i Media Canadesi
In seguito all’accordo, Google continuerà a indirizzare traffico di valore verso gli editori canadesi, mentre lavora con il governo attraverso il processo di esenzione basato sui regolamenti che verranno pubblicati a breve. In precedenza, Google aveva pianificato di escludere questi link dai suoi servizi di Ricerca, News e Discover.
Negoziazioni e Compromessi
Le negoziazioni hanno incluso l’istituzione di un processo di esenzione semplificato per le aziende che raggiungono una “soglia di impegno chiara”. Secondo una relazione di CBC News, questo potrebbe comportare un pagamento annuale di circa 100 milioni di dollari alle aziende di notizie locali, meno dei 172 milioni di dollari inizialmente richiesti dai funzionari federali. Bill C-18 permetterà a Google di negoziare con un singolo gruppo che rappresenta le organizzazioni mediatiche, limitando la necessità di lavorare con numerosi editori individuali.
Risposta di Meta e Impatto Globale
Google e Meta erano i principali bersagli della Legge delle Notizie Online, che è stata approvata quest’anno e entrerà in vigore a dicembre. Mentre Google ha cercato di negoziare, Meta ha adottato una posizione più dura, rimuovendo le notizie da Facebook e Instagram in Canada. Non è ancora chiaro se Meta aggiornerà la sua posizione alla luce del successo di Google nelle negoziazioni. Entrambe le aziende avevano precedentemente raggiunto un accordo con gli editori di notizie australiani nel 2021 in risposta a una legge simile.
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Cristiano Ronaldo e Binance: Class Action per Promozione di NFT

Cristiano Ronaldo, celebre calciatore, è al centro di una class action negli Stati Uniti per la sua promozione di Binance, la più grande piattaforma di scambio di criptovalute al mondo. I querelanti sostengono che il suo endorsement abbia influenzato investimenti che hanno portato a perdite, chiedendo danni per oltre 1 miliardo di dollari.
Dettagli della promozione e della Class Action
Nel novembre 2022, Binance ha annunciato la sua prima collezione di token non fungibili (NFT) “CR7” in collaborazione con Ronaldo, che ha descritto come un premio per i fan “per tutti gli anni di supporto”. Gli NFT sono asset virtuali che possono essere acquistati e venduti, ma non hanno una forma reale propria – esistono solo digitalmente. “CR7” si riferisce alle iniziali e al numero di maglia di Ronaldo, utilizzato come marchio in una gamma di prodotti.
Reazioni e conseguenze
In un video sui social media, Ronaldo ha affermato che la partnership avrebbe “cambiato il gioco degli NFT e portato il calcio a un nuovo livello”. Tuttavia, il prezzo dell’NFT più economico della collezione, inizialmente fissato a 77 dollari, è sceso a circa 1 dollaro un anno dopo. I querelanti affermano che la promozione di Ronaldo abbia portato a un aumento del 500% nelle ricerche per Binance e li abbia indotti a investire in “titoli non registrati”, come la criptovaluta BNB di Binance.
Normative e responsabilità
Secondo la SEC (Securities and Exchanges Commission) degli Stati Uniti, questi asset possono essere considerati titoli, quindi le celebrità che li promuovono devono seguire la legge statunitense, inclusa la divulgazione di quanto vengono pagate per tali endorsement. I querelanti sostengono che Ronaldo non abbia divulgato quanto è stato pagato.
Commenti e prospettive future
Nigel Green, capo della società di consulenza DeVere Group, ha sottolineato che il problema va oltre il singolo calciatore, evidenziando la necessità di linee guida chiare da parte dei regolatori globali per il panorama finanziario in evoluzione. Ronaldo e Binance sembrano avere piani per lavorare insieme anche in futuro, nonostante non abbiano risposto alle richieste di commento della BBC.
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