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Uno Zero day in Microsoft Office mette in pericolo gli utenti con un file Word
Tempo di lettura: 2 minuti. Non solo colpite le versioni 2013 2016, anche quella del 2021

Una vulnerabilità zero-day in Microsoft Office consente agli avversari di eseguire codice dannoso su sistemi mirati attraverso una falla in una funzione di modello di Word in remoto.
L’avvertimento proviene dal fornitore di sicurezza giapponese Nao Sec, che nel fine settimana ha twittato un avvertimento sullo zero day.
Il noto ricercatore di sicurezza Kevin Beaumont ha soprannominato la vulnerabilità “Follina“, spiegando che il codice zero day fa riferimento al prefisso italiano di Follina, lo 0438.
Beaumont ha dichiarato che la falla abusa della funzione di modello remoto di Microsoft Word e non dipende da un tipico percorso di exploit basato su macro, comune negli attacchi basati su Office. Secondo Nao Sec, un campione del bug è stato trovato in un modello di documento Word e si collega a un indirizzo di protocollo Internet (IP) nella Repubblica di Bielorussia.
Non è chiaro se il bug zero day sia stato sfruttato attivamente dagli avversari. Secondo notizie non confermate, esiste un codice proof-of-concept e le versioni più recenti di Office sono vulnerabili all’attacco. Nel frattempo, i ricercatori di sicurezza affermano che gli utenti possono seguire le misure di Microsoft Attack Surface Reduction per mitigare il rischio, al posto di una patch.
Funzionamento di Follina
I ricercatori di Nao Sec spiegano che il percorso verso l’infezione prevede che il modello dannoso carichi un exploit tramite un file HTML (hypertext markup language) da un server remoto.
L’HTML caricato utilizza lo schema MSProtocol URI “ms-msdt” per caricare ed eseguire un frammento di codice PowerShell.
“Utilizza il collegamento esterno di Word per caricare l’HTML e poi utilizza lo schema ‘ms-msdt’ per eseguire il codice PowerShell“, come riportato da Nao Sec.
MSDT è l’acronimo di Microsoft Support Diagnostic Tool (Strumento di diagnostica del supporto Microsoft) e raccoglie informazioni e rapporti per il supporto Microsoft. Questa procedura guidata per la risoluzione dei problemi analizza le informazioni raccolte e cerca di trovare una soluzione agli intoppi riscontrati dall’utente.
Beaumont ha scoperto che la falla consente l’esecuzione del codice tramite MSDT, “anche se le macro sono disabilitate“.
“La visualizzazione protetta entra in funzione, anche se se si cambia il documento in formato RTF, il codice viene eseguito senza nemmeno aprire il documento (tramite la scheda di anteprima in Explorer) e tanto meno la visualizzazione protetta“, ha spiegato Beaumont.
Beaumont ha confermato che l’exploit interessa attualmente le versioni più vecchie di Microsoft Office 2013 e 2016 e il rilevamento degli endpoint ha “mancato l’esecuzione” del malware.
Un altro ricercatore di sicurezza, Didier Stevens, ha dichiarato di aver sfruttato il bug Follina su una versione completamente patchata di Office 2021, mentre John Hammond, un ricercatore di cybersicurezza, ha twittato la prova di funzionamento di Follina.
Gli utenti Microsoft con licenze E5 possono rilevare l’exploit aggiungendo la query dell’endpoint a Defender. Inoltre, Warren suggerisce di utilizzare le regole di riduzione della superficie di attacco (ASR) per bloccare la creazione di processi figlio da parte delle applicazioni di Office.
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Mario Adinolfi da “gay represso” a “uomo incinto che abortisce”. Online vignetta della vergogna
Tempo di lettura: < 1 minuto. Per alcuni sostenitori del fumettista è satira, ma per molti invece è oltre il cattivo gusto

Il giornalista Mario Adinolfi è stato disegnato come protagonista di una vignetta vietata ai minori. L’autore è il profilo Instagram ebubumysticfarm che appartiene alla comunità LGBTQ+ con cui Adinolfi si scontra costantemente nel dibattito quotidiani sui temi legati ai diritti arcobaleno.
Aldilà del contenuto vietato ai minori disponibile, insieme ad altri dove addirittura c’è riferimento alla coprofagia, su un social dove il limite di età è di 13 anni, quello che sorprende è l’assenza di una presa di distanza da parte di un componente della comunità arcobaleno in favore del giornalista.
Ed è qui che il confine tra satira ed offesa è molto sottile, leggendo i commenti da parte degli utenti, è visibile l’indignazione generale, ma non mancano i “te la sei meritata per via delle tue posizioni“.
La domanda che è giusto porsi è un’altra e lo fa un utente tra i commenti al post pubblicato dallo sciagurato protagonista della vignetta: se questo disegno fosse stato disegnato con i volti di Boldrini o Luxuria, la reazione dell’opinione pubblica e degli stakeholders politici sarebbe stata accondiscendente oppure avrebbero chiesto la rimozione e la condanna in sede di giudizio per l’autore della vignetta?
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Banche, Garante: necessarie verifiche puntuali prima di comunicare i dati dei clienti

Le banche devono effettuare verifiche puntuali prima di comunicare i dati dei propri clienti ad altre persone, anche perché soggetti in precedenza autorizzati a conoscerli, nel tempo potrebbero aver perso questa facoltà. Lo ha affermato il Garante per la privacy, definendo il procedimento avviato a seguito del reclamo di una ragazza all’epoca dei fatti già maggiorenne, che contestava a una banca la comunicazione dei dati del proprio conto corrente a suo padre. Tali informazioni erano state poi prodotte in un giudizio pendente dinanzi al Tribunale.
Rispondendo alla richiesta di informazioni del Garante l’istituto di credito confermava quanto denunciato, ma a giustificazione dell’accaduto invocava la buona fede del proprio dipendente. Secondo la banca, infatti, l’operatore aveva consegnato al padre della reclamante copia della movimentazione del conto corrente della figlia perché in precedenza egli era autorizzato ad operare sul rapporto bancario, in quanto esercente la potestà genitoriale fino al raggiungimento della maggiore età della ragazza. Inoltre la conoscenza personale del padre, un ex dipendente della banca, aveva indotto l’impiegato a ritenere il genitore ancora autorizzato ad accedere ai dati contabili della figlia, senza effettuare alcuna verifica.
Giustificazioni insufficienti per l’Autorità, che ha dichiarato fondato il reclamo e ritenuto illecito il comportamento tenuto dalla banca tramite un proprio dipendente, il quale ha effettuato un accesso ai dati bancari della reclamante e li ha comunicati ad un terzo non autorizzato, in violazione della normativa sulla protezione dei dati personali. Inoltre, contrariamente a quanto sostenuto dalla banca, l’Autorità ha ritenuto non applicabile al caso l’esimente della buona fede. In base al costante orientamento della giurisprudenza, infatti, l’errore rileva quale causa di esclusione della responsabilità solo quando è inevitabile, ossia in presenza di circostanze tali da indurre l’autore della violazione al convincimento della liceità del suo agire o se comunque abbia fatto il possibile per osservare la legge. Circostanze che, appunto, non sono state riscontrate nel caso in esame.
Il Garante ha quindi applicato alla banca una sanzione amministrativa di 100mila euro, anche tenuto conto che l’istituto – già in passato destinatario di un provvedimento analogo – non ha dimostrato, nel rispetto del principio di responsabilizzazione (accountability), di aver adottato o solo avviato un’adeguata riflessione sulle istruzioni fornite al personale riguardo alle richieste di accesso ai dati bancari, limitandosi a richiamare le attività formative genericamente erogate.
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Bitcoin a 250.000 dollari? Sicuramente non oggi e nemmeno domani
Tempo di lettura: 2 minuti. Le cripto non solo non crescono, ma c’è timore di altri crolli ed è sempre più chiaro il loro rapporto che li lega agli indizi azionari tecnologici

Il Bitcoin (BTC) è stato scambiato a circa 20.800 dollari, riducendo alcuni dei suoi guadagni della scorsa settimana.
La più grande criptovaluta per capitalizzazione di mercato oscilla al di sopra del livello chiave di 20.000 dollari, ma gli analisti non sono ottimisti sulle prospettive di un rally duraturo.
Simon Peters, analista cripto di EToro, ha affermato che le criptovalute hanno sofferto dello stesso mix tossico di scarsi guadagni aziendali, inflazione e rialzi dei tassi delle banche centrali che hanno danneggiato le azioni e altri asset quest’anno. I prezzi delle criptovalute sono sempre più correlati agli indici azionari, in particolare a quelli con una forte componente tecnologica. Craig Erlam, analista senior di mercato di Oanda, ha affermato che i rally del bitcoin riflettono un sentimento complessivamente negativo nei confronti degli asset più rischiosi.
Tuttavia, il panico per i problemi del prestatore di criptovalute Celsius Network e per l’insolvenza dell’hedge fund Three Arrows Capital sembra essersi attenuato.
Greenberg ha dichiarato di “osservare la SMA (media mobile semplice) a 200 settimane, a 22.650 dollari, come prezzo chiave da riconquistare e mantenere per vedere un ritorno a range di trading più elevati nel settore delle criptovalute”.
La maggior parte delle altre criptovalute è scivolata lunedì. Ether (ETH), la seconda criptovaluta per importanza, è stata scambiata di recente a poco meno di 1.200 dollari, con un calo del 2,3% nelle ultime 24 ore.
Il token MATIC di Polygon, uno dei maggiori rendimenti della scorsa settimana, ha guidato i ribassi tra le altcoin, con un calo del 9,8%.
Nei mercati tradizionali, il timore di una recessione ha frenato l’ottimismo che ha alimentato il rimbalzo della scorsa settimana: il sentimento ribassista degli investitori è aumentato di 11,4 punti percentuali, raggiungendo il 58,3%, mentre quello rialzista è sceso al 19,4%, secondo il sondaggio AAII sull’ottimismo degli investitori a breve termine, citato dalla società di ricerche di mercato Macro Hive in una nota.
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