Sicurezza Informatica
Malware Mirai sfrutta una vulnerabilità dei router WiFi TP-Link Archer
Tempo di lettura: 2 minuti. Gli attacchi del botnet Mirai si diffondono a livello globale, colpendo i router TP-Link Archer e compromettendo la sicurezza degli utenti.
Il noto botnet malware Mirai sta attivamente sfruttando una vulnerabilità dei router WiFi TP-Link Archer A21 (AX1800), identificata come CVE-2023-1389, per incorporare i dispositivi in attacchi DDoS (Distributed Denial of Service).
La scoperta della vulnerabilità
La falla è stata scoperta per la prima volta durante l’evento di hacking Pwn2Own Toronto nel dicembre 2022, quando due team di hacker hanno violato il dispositivo utilizzando percorsi diversi (accesso tramite interfaccia LAN e WAN). La vulnerabilità è stata segnalata a TP-Link a gennaio 2023, e l’azienda ha rilasciato una correzione nel mese successivo tramite un aggiornamento del firmware.
L’espansione degli attacchi
Gli sforzi di sfruttamento sono stati rilevati dall’iniziativa Zero Day (ZDI) a partire dalla settimana scorsa, inizialmente concentrati nell’Europa orientale e successivamente diffusi in tutto il mondo.
Il funzionamento della vulnerabilità CVE-2023-1389
Questa vulnerabilità ad alto rischio (CVSS v3: 8.8) riguarda un’iniezione di comando non autenticata nell’API locale dell’interfaccia di gestione web del router TP-Link Archer AX21. La causa del problema è la mancanza di sanificazione dell’input nell’API locale che gestisce le impostazioni di lingua del router, che non convalida né filtra ciò che riceve. Ciò consente agli aggressori remoti di iniettare comandi che verranno eseguiti sul dispositivo.
L’exploit del botnet Mirai
Il botnet Mirai sfrutta la vulnerabilità per accedere al dispositivo, scaricare il payload binario appropriato per l’architettura del router e reclutare il dispositivo nel suo botnet. Questa particolare versione di Mirai si concentra principalmente su attacchi DDoS contro server di videogiochi, con la capacità di colpire il motore di gioco Valve Source Engine (VSE).
La risposta di TP-Link
TP-Link ha tentato inizialmente di risolvere il problema il 24 febbraio 2023, ma la correzione non era completa e non ha impedito lo sfruttamento. Infine, il produttore di dispositivi di rete ha pubblicato un aggiornamento del firmware che affronta il rischio di CVE-2023-1389 il 14 marzo 2023, con la versione 1.1.4 Build 20230219. I proprietari dei router Archer AX21 AX1800 dual-band WiFi 6 possono scaricare l’ultimo aggiornamento del firmware per la versione hardware del loro dispositivo.
Come riconoscere un router TP-Link infetto
I segni di un router TP-Link infetto dal malware Mirai includono surriscaldamento del dispositivo, disconnessioni improvvise da Internet, modifiche incomprensibili nelle impostazioni di rete del dispositivo e reimpostazione delle password degli utenti amministratori. È importante prestare attenzione a questi segnali per garantire la sicurezza della propria rete e proteggere i propri dati personali e sensibili.
Misure preventive e consigli per gli utenti
Per proteggere il router TP-Link Archer dall’attacco del malware Mirai e altri simili, gli utenti dovrebbero seguire alcune precauzioni. Tra queste:
- Aggiornare regolarmente il firmware del router: scaricare e installare gli aggiornamenti del firmware rilasciati da TP-Link per garantire che il router sia protetto dalle ultime vulnerabilità note.
- Cambiare le credenziali di accesso predefinite: modificare le credenziali di accesso amministratore del router per ridurre il rischio di accessi non autorizzati.
- Disabilitare l’accesso remoto: disattivare l’accesso remoto al router, se non strettamente necessario, per ridurre la superficie di attacco.
- Utilizzare una rete separata per i dispositivi IoT: se possibile, collegare i dispositivi IoT a una rete separata per limitare l’accesso diretto ai dispositivi più critici e ai dati sensibili.
Impatto a lungo termine e considerazioni sulla sicurezza
Gli attacchi come quello del malware Mirai evidenziano l’importanza di prestare attenzione alla sicurezza dei dispositivi di rete e di rimanere aggiornati sulle ultime vulnerabilità e minacce. È fondamentale che i produttori di dispositivi di rete continuino a investire nella ricerca e nello sviluppo per migliorare la sicurezza dei loro prodotti e collaborare con la comunità di sicurezza informatica per affrontare in modo proattivo le minacce emergenti.
Sicurezza Informatica
Ransomware gang mira Windows con malvertising di PuTTy e WinSCP
Tempo di lettura: 2 minuti. Un’operazione ransomware prende di mira gli amministratori Windows tramite annunci pubblicitari falsi di PuTTy e WinSCP
Un’operazione ransomware sta prendendo di mira gli amministratori di sistema Windows utilizzando annunci pubblicitari falsi su Google per promuovere siti di download fasulli di PuTTy e WinSCP. Questi strumenti sono comunemente usati dagli amministratori per la gestione remota di server, rendendoli obiettivi preziosi per i criminali informatici che desiderano diffondersi rapidamente attraverso una rete, rubare dati e ottenere l’accesso ai controller di dominio per distribuire ransomware.
Dettagli della campagna
Un recente rapporto di Rapid7 ha rilevato una campagna pubblicitaria sui motori di ricerca che mostrava annunci per siti falsi di PuTTy e WinSCP quando gli utenti cercavano “download winscp” o “download putty” dimostratisi poi vettori di ransomware. Questi annunci utilizzavano nomi di dominio typo-squatting come puutty.org, wnscp.net e vvinscp.net per ingannare gli utenti.
I siti falsi includevano link di download che, quando cliccati, indirizzavano l’utente a siti legittimi o scaricavano un archivio ZIP contenente un eseguibile Setup.exe, che era una versione rinominata e legittima di pythonw.exe per Windows, e un file DLL dannoso python311.dll.
Meccanismo di attacco
Quando l’eseguibile pythonw.exe viene lanciato, tenta di caricare un file DLL legittimo. Tuttavia, i criminali informatici hanno sostituito questo DLL con una versione dannosa che viene caricata utilizzando la tecnica del DLL Sideloading. L’esecuzione di Setup.exe carica il DLL malevolo, che estrae ed esegue uno script Python criptato.
Questo script infine installa il toolkit post-sfruttamento Sliver, utilizzato per ottenere l’accesso iniziale alle reti aziendali. Rapid7 ha osservato che gli attaccanti utilizzano Sliver per distribuire ulteriori payload, inclusi beacon di Cobalt Strike, per esfiltrare dati e tentare di distribuire un encryptor ransomware.
Similarità con campagne precedenti
Rapid7 ha osservato somiglianze tra questa campagna e quelle viste in passato da Malwarebytes e Trend Micro, che distribuivano il ransomware BlackCat/ALPHV, ora dismesso. Gli annunci sui motori di ricerca sono diventati un problema significativo negli ultimi anni, con numerosi attori malevoli che li utilizzano per diffondere malware e siti di phishing.
Misure di sicurezza
Gli amministratori di sistema devono essere cauti e verificare sempre l’autenticità dei siti di download, evitando di cliccare su annunci pubblicitari non verificati. È fondamentale utilizzare fonti ufficiali per scaricare software e mantenere aggiornati gli strumenti di sicurezza per rilevare e prevenire tentativi di attacco.
Sicurezza Informatica
Trojan bancario Grandoreiro: nuove campagne globali
Tempo di lettura: 4 minuti. Grandoreiro, il trojan bancario gestito come MaaS, espande le sue campagne di phishing globali con aggiornamenti tecnici significativi. Scopri come proteggerti.
Dal marzo 2024, IBM X-Force ha monitorato diverse campagne di phishing su larga scala che distribuiscono il trojan bancario Grandoreiro, probabilmente gestito come un servizio di malware (MaaS). L’analisi del malware ha rivelato importanti aggiornamenti nell’algoritmo di decodifica delle stringhe e nella generazione dei domini (DGA), nonché la capacità di utilizzare i client Microsoft Outlook su host infetti per diffondere ulteriori email di phishing.
Principali scoperte
- Grandoreiro è un trojan bancario multi-componente, probabilmente gestito come un MaaS.
- Viene distribuito attivamente in campagne di phishing che impersonano enti governativi in Messico, Argentina e Sud Africa.
- Il trojan bancario prende di mira specificamente oltre 1500 applicazioni e siti bancari globali in più di 60 paesi, incluse regioni dell’America Centrale/Sud, Africa, Europa e Indo-Pacifico.
- L’ultima variante contiene importanti aggiornamenti, inclusi la decodifica delle stringhe e il calcolo del DGA, permettendo almeno 12 domini C2 differenti al giorno.
- Grandoreiro supporta la raccolta di indirizzi email dagli host infetti e l’utilizzo del client Microsoft Outlook per inviare ulteriori campagne di phishing.
Espansione delle campagne di Grandoreiro
Campagne focalizzate in LATAM
Dalla fine di marzo 2024, X-Force ha osservato campagne di phishing che impersonano il Servizio di Amministrazione Fiscale del Messico (SAT), la Commissione Federale dell’Elettricità (CFE), la Segreteria di Amministrazione e Finanze di Città del Messico e il Servizio Fiscale di Argentina. Le email prendono di mira utenti in America Latina, inclusi i domini di primo livello (TLD) di Messico, Colombia e Cile.
Le campagne cercano di apparire ufficiali e urgenti, informando i destinatari che stanno ricevendo un avviso finale riguardante un debito fiscale non pagato, con potenziali conseguenze come multe e blocco del numero di identificazione fiscale. Altre campagne ricordano agli utenti l’iscrizione a servizi come CFEMail, fornendo accesso alle dichiarazioni di conto tramite link. Un’altra campagna imita la Segreteria di Amministrazione e Finanze, chiedendo ai destinatari di cliccare su un PDF per leggere i dettagli di un avviso di conformità. In ogni campagna, i destinatari sono istruiti a cliccare su un link per visualizzare una fattura o fare un pagamento. Se il destinatario è in un paese specifico, viene scaricato un file ZIP contenente un eseguibile mascherato da PDF.
Campagna che impersona il Servizio Fiscale del Sud Africa
Recentemente, X-Force ha osservato una campagna di phishing che impersona il Servizio Fiscale del Sud Africa (SARS), purporting to be from the Taxpayer Assistance Services Division. Queste campagne raggiungono anche utenti in Spagna, Giappone, Paesi Bassi e Italia, indicando un’espansione oltre LATAM. Le email riferiscono un numero fiscale e informano il destinatario che sta ricevendo una fattura fiscale elettronica in conformità con le normative di SARS.
Analisi: Loader di Grandoreiro
Il loader di Grandoreiro esegue tre compiti principali:
- Verifica se il client è una vittima legittima.
- Raccoglie dati di base della vittima e li invia al C2.
- Scarica, decrittografa ed esegue il trojan bancario Grandoreiro.
Decodifica delle stringhe
Il loader genera una chiave di grandi dimensioni, codificata in tripla Base64, e utilizza una decodifica personalizzata per convertirla in una serie di caratteri esadecimali interpretati come byte. Il risultato viene decrittografato con un algoritmo personalizzato di Grandoreiro, seguito da una decrittografia AES CBC a 256 bit per recuperare la stringa in chiaro.
Verifica e profilazione della vittima
Il loader raccoglie informazioni come nome del computer, nome utente, versione del sistema operativo, antivirus installato e indirizzo IP pubblico. Utilizza queste informazioni per verificare che la vittima non sia un ricercatore o un ambiente sandbox, e per profilare la vittima inviando i dati al C2.
- Public IP country
- Public IP region
- Public IP city
- Computer name
- Username
- OS Version information
- Installed AV solution
- Check in the registry subkey “Software\Clients\Mail” if the Outlook mail client is installed. If true, the value is set to “SIM”, which means “Yes” in Portuguese
- Check if crypto-wallets exist: Binance, Electrum, Coinomi, Bitbox, OPOLODesk, Bitcoin
- Check if special banking security software is installed: IBM Trusteer, Topaz OFD, Diebold
- Number of Desktop monitors
- Volume Serial Number
- Date of infection
- Time of infection
Comunicazione C2 e caricamento di Grandoreiro
Il loader invia una richiesta HTTP GET crittografata al server C2, richiedendo il payload finale di Grandoreiro. Se la richiesta ha successo, il server risponde con un URL di download, un nome di directory e altre informazioni necessarie. Il file scaricato viene decrittografato e decompresso, pronto per l’esecuzione.
Le recenti campagne di phishing che distribuiscono il trojan bancario Grandoreiro dimostrano una notevole espansione geografica e sofisticazione tecnica. Le organizzazioni devono rimanere vigili, monitorare il traffico di rete per rilevare potenziali infezioni e adottare misure di sicurezza proattive per proteggere i propri sistemi.
Sicurezza Informatica
Vulnerabilità RCE zero-day nei router D-Link EXO AX4800
Un gruppo di ricercatori di SSD Secure Disclosure ha scoperto una vulnerabilità critica nei router D-Link EXO AX4800 (DIR-X4860), che consente l’esecuzione di comandi remoti non autenticati (RCE). Questa falla può portare a compromissioni complete dei dispositivi da parte di aggressori con accesso alla porta HNAP (Home Network Administration Protocol).
Dettagli sulla vulnerabilità
Il router D-Link DIR-X4860 è un dispositivo Wi-Fi 6 ad alte prestazioni, capace di raggiungere velocità fino a 4800 Mbps e dotato di funzionalità avanzate come OFDMA, MU-MIMO e BSS Coloring. Nonostante sia molto popolare in Canada e venduto a livello globale, il dispositivo presenta una vulnerabilità che può essere sfruttata per ottenere privilegi elevati e eseguire comandi come root.
La vulnerabilità è presente nella versione firmware DIRX4860A1_FWV1.04B03. Gli aggressori possono combinare un bypass di autenticazione con l’esecuzione di comandi per compromettere completamente il dispositivo.
Processo di sfruttamento
Il team di SSD ha pubblicato un proof-of-concept (PoC) dettagliato che illustra il processo di sfruttamento della vulnerabilità:
- Accesso alla porta HNAP: Solitamente accessibile tramite HTTP (porta 80) o HTTPS (porta 443) attraverso l’interfaccia di gestione remota del router.
- Richiesta di login HNAP: Un attacco inizia con una richiesta di login HNAP appositamente creata, che include un parametro chiamato ‘PrivateLogin’ impostato su “Username” e un nome utente “Admin”.
- Risposta del router: Il router risponde con una sfida, un cookie e una chiave pubblica, utilizzati per generare una password di login valida per l’account “Admin”.
- Bypass dell’autenticazione: Una successiva richiesta di login con l’header HNAP_AUTH e la password generata consente di bypassare l’autenticazione.
- Iniezione di comandi: Una vulnerabilità nella funzione ‘SetVirtualServerSettings’ permette l’iniezione di comandi tramite il parametro ‘LocalIPAddress’, eseguendo il comando nel contesto del sistema operativo del router.
Fonte: SSD Secure Disclosure
Nel frattempo, è consigliato agli utenti del DIR-X4860 di disabilitare l’interfaccia di gestione remota del dispositivo per prevenire possibili sfruttamenti.
- Robotica1 settimana fa
Come controllare dei Robot morbidi ? MIT ha un’idea geniale
- Inchieste6 giorni fa
Melinda lascia la Bill Gates Foundation e ritira 12,5 Miliardi di Dollari
- L'Altra Bolla6 giorni fa
Discord celebra il nono compleanno con aggiornamenti e Giveaway
- Inchieste5 giorni fa
Terrore in Campania: dati sanitari di SynLab nel dark web
- Economia1 settimana fa
Ban in Germania per alcuni prodotti Motorola e Lenovo
- Smartphone4 giorni fa
Samsung Galaxy S25 Ultra: Quattro fotocamere in Arrivo
- Smartphone7 giorni fa
Samsung Galaxy S25 Ultra avrà una Fotocamera rispetto all’S24
- Economia1 settimana fa
Guerra dei Chip: gli USA colpiscono la ricerca cinese nella Entity List