Sicurezza Informatica
Stati Uniti e Regno Unito mettono in guardia da Fancy Bear che sfrutta vulnerabilità dei router Cisco
Tempo di lettura: 2 minuti. Le agenzie di sicurezza informatica di Stati Uniti e Regno Unito lanciano l’allarme: hacker russi sfruttano le falle nei router Cisco per spiare e diffondere malware.
Agenzie di sicurezza informatica e intelligence di Stati Uniti e Regno Unito hanno recentemente messo in guardia riguardo attori statali russi che sfruttano vulnerabilità, ora corrette, nei dispositivi di rete Cisco per condurre operazioni di ricognizione e diffusione di malware contro obiettivi sensibili.
Il gruppo APT28 e le sue azioni
Le intrusioni, secondo le autorità, si sono verificate nel 2021 e hanno colpito un numero limitato di entità in Europa, istituzioni governative statunitensi e circa 250 vittime ucraine. L’attività è stata attribuita a un attore minaccioso noto come APT28, anche conosciuto come Fancy Bear, Forest Blizzard (ex Strontium), FROZENLAKE e Sofacy, affiliato alla Direzione principale dell’intelligence generale russa (GRU).
L’exploit delle vulnerabilità nei router Cisco
“APT28 è noto per accedere ai router vulnerabili utilizzando stringhe comunitarie SNMP predefinite e deboli, e sfruttando la CVE-2017-6742”, ha dichiarato il National Cyber Security Centre (NCSC). La CVE-2017-6742 (punteggio CVSS: 8,8) fa parte di un insieme di vulnerabilità di esecuzione di codice remoto derivanti da un overflow di buffer nel sottosistema Simple Network Management Protocol (SNMP) nei software Cisco IOS e IOS XE.
Malware Jaguar Tooth e le sue funzionalità
Negli attacchi osservati dalle agenzie, l’attore minaccioso ha sfruttato la vulnerabilità per diffondere un malware non persistente chiamato Jaguar Tooth sui router Cisco. Questo malware è in grado di raccogliere informazioni sui dispositivi e consentire l’accesso backdoor senza autenticazione.
L’importanza della gestione delle patch
Sebbene questi problemi siano stati corretti nel giugno 2017, dal 11 gennaio 2018 sono stati sfruttati pubblicamente, sottolineando la necessità di pratiche solide di gestione delle patch per limitare la superficie di attacco. Oltre all’aggiornamento all’ultimo firmware per mitigare le potenziali minacce, Cisco consiglia anche agli utenti di passare da SNMP a NETCONF o RESTCONF per la gestione della rete.
Una campagna più ampia di attacchi informatici
Cisco Talos, in un comunicato coordinato, ha affermato che questi attacchi fanno parte di una campagna più ampia contro dispositivi e software di rete obsoleti di vari produttori, al fine di “raggiungere obiettivi di spionaggio o predisporre il terreno per future attività distruttive”.
L’installazione di software dannoso e il furto di credenziali
Questa campagna include l’installazione di software dannoso su dispositivi infrastrutturali, il tentativo di sorvegliare il traffico di rete e gli attacchi lanciati da “avversari con accesso preesistente agli ambienti interni, mirati ai server TACACS+/RADIUS per ottenere credenziali”.
Un allarme dopo attacchi precedenti
L’allarme arriva alcuni mesi dopo che il governo degli Stati Uniti ha lanciato un avvertimento riguardo agli attori cyber sponsorizzati dallo stato cinese che sfruttavano le vulnerabilità della rete per colpire organizzazioni del settore pubblico e privato dal 2020. Inoltre, all’inizio di quest’anno, la Mandiant di proprietà di Google ha evidenziato gli sforzi intrapresi dagli attori minacciosi sponsorizzati dallo stato cinese per distribuire malware su misura su dispositivi Fortinet e SonicWall vulnerabili.
La crescente minaccia degli attori avanzati di spionaggio informatico
Mandiant ha affermato: “Gli attori avanzati della minaccia di spionaggio informatico stanno sfruttando tutte le tecnologie disponibili per persistere e attraversare un ambiente target, in particolare quelle tecnologie che non supportano le soluzioni di endpoint detection and response (EDR)”.
Sicurezza Informatica
Vulnerabilità RCE zero-day nei router D-Link EXO AX4800
Un gruppo di ricercatori di SSD Secure Disclosure ha scoperto una vulnerabilità critica nei router D-Link EXO AX4800 (DIR-X4860), che consente l’esecuzione di comandi remoti non autenticati (RCE). Questa falla può portare a compromissioni complete dei dispositivi da parte di aggressori con accesso alla porta HNAP (Home Network Administration Protocol).
Dettagli sulla vulnerabilità
Il router D-Link DIR-X4860 è un dispositivo Wi-Fi 6 ad alte prestazioni, capace di raggiungere velocità fino a 4800 Mbps e dotato di funzionalità avanzate come OFDMA, MU-MIMO e BSS Coloring. Nonostante sia molto popolare in Canada e venduto a livello globale, il dispositivo presenta una vulnerabilità che può essere sfruttata per ottenere privilegi elevati e eseguire comandi come root.
La vulnerabilità è presente nella versione firmware DIRX4860A1_FWV1.04B03. Gli aggressori possono combinare un bypass di autenticazione con l’esecuzione di comandi per compromettere completamente il dispositivo.
Processo di sfruttamento
Il team di SSD ha pubblicato un proof-of-concept (PoC) dettagliato che illustra il processo di sfruttamento della vulnerabilità:
- Accesso alla porta HNAP: Solitamente accessibile tramite HTTP (porta 80) o HTTPS (porta 443) attraverso l’interfaccia di gestione remota del router.
- Richiesta di login HNAP: Un attacco inizia con una richiesta di login HNAP appositamente creata, che include un parametro chiamato ‘PrivateLogin’ impostato su “Username” e un nome utente “Admin”.
- Risposta del router: Il router risponde con una sfida, un cookie e una chiave pubblica, utilizzati per generare una password di login valida per l’account “Admin”.
- Bypass dell’autenticazione: Una successiva richiesta di login con l’header HNAP_AUTH e la password generata consente di bypassare l’autenticazione.
- Iniezione di comandi: Una vulnerabilità nella funzione ‘SetVirtualServerSettings’ permette l’iniezione di comandi tramite il parametro ‘LocalIPAddress’, eseguendo il comando nel contesto del sistema operativo del router.
Fonte: SSD Secure Disclosure
Nel frattempo, è consigliato agli utenti del DIR-X4860 di disabilitare l’interfaccia di gestione remota del dispositivo per prevenire possibili sfruttamenti.
Sicurezza Informatica
SEC: “notificare la violazione dei dati entro 30 giorni”
Tempo di lettura: 2 minuti. La SEC richiede alle istituzioni finanziarie di notificare le violazioni dei dati agli individui interessati entro 30 giorni
La Securities and Exchange Commission (SEC) ha adottato emendamenti al Regolamento S-P, obbligando le istituzioni finanziarie a divulgare gli incidenti di violazione dei dati agli individui interessati entro 30 giorni dalla scoperta. Questi emendamenti mirano a modernizzare e migliorare la protezione delle informazioni finanziarie individuali dalle violazioni dei dati e dall’esposizione a parti non affiliate.
Dettagli delle modifiche al Regolamento S-P
Il Regolamento S-P, introdotto nel 2000, stabilisce come alcune entità finanziarie devono trattare le informazioni personali non pubbliche dei consumatori, includendo lo sviluppo e l’implementazione di politiche di protezione dei dati, garanzie di riservatezza e sicurezza, e protezione contro minacce anticipate. Gli emendamenti adottati questa settimana coinvolgono vari tipi di aziende finanziarie, tra cui broker-dealer, società di investimento, consulenti per gli investimenti registrati e agenti di trasferimento.
Principali cambiamenti introdotti
- Notifica agli individui interessati entro 30 giorni: Le organizzazioni devono notificare agli individui se le loro informazioni sensibili sono state o potrebbero essere state accessibili o utilizzate senza autorizzazione, fornendo dettagli sull’incidente, sui dati violati e sulle misure protettive adottate. L’esenzione si applica se le informazioni non sono previste causare danni sostanziali o inconvenienti agli individui esposti.
- Sviluppo di politiche e procedure scritte per la risposta agli incidenti: Le organizzazioni devono sviluppare, implementare e mantenere politiche e procedure scritte per un programma di risposta agli incidenti, includendo procedure per rilevare, rispondere e recuperare da accessi non autorizzati o dall’uso delle informazioni dei clienti.
- Estensione delle regole di salvaguardia e smaltimento: Queste regole si applicano a tutte le informazioni personali non pubbliche, comprese quelle ricevute da altre istituzioni finanziarie.
- Documentazione della conformità: Le organizzazioni devono documentare la conformità con le regole di salvaguardia e smaltimento, escludendo i portali di finanziamento.
- Allineamento della consegna annuale dell’avviso sulla privacy con il FAST Act: Questo prevede esenzioni in determinate condizioni.
- Estensione delle regole agli agenti di trasferimento registrati presso la SEC o altre agenzie regolatrici.
Implementazione e tempistiche
Gli emendamenti entreranno in vigore 60 giorni dopo la pubblicazione nel Federal Register, la rivista ufficiale del governo federale degli Stati Uniti. Le organizzazioni più grandi avranno 18 mesi per conformarsi dopo la pubblicazione, mentre le entità più piccole avranno due anni.
Implicazioni e obiettivi
Questi aggiornamenti rappresentano una risposta alla trasformazione significativa della natura, scala e impatto delle violazioni dei dati negli ultimi 24 anni. Gary Gensler, presidente della SEC, ha dichiarato che questi emendamenti forniscono aggiornamenti cruciali a una regola adottata per la prima volta nel 2000, contribuendo a proteggere la privacy dei dati finanziari dei clienti.
Inoltre, la SEC ha introdotto nuove regole a dicembre, richiedendo a tutte le società pubbliche di divulgare eventuali violazioni che abbiano influito materialmente o che siano ragionevolmente probabili influire materialmente sulla strategia aziendale, sui risultati operativi o sulla condizione finanziaria.
Sicurezza Informatica
Microsoft Azure: autenticazione multi-fattore (MFA) obbligatoria da luglio 2024
Tempo di lettura: 2 minuti. Microsoft inizierà a imporre l’autenticazione multi-fattore (MFA) per gli utenti di Azure a partire da luglio 2024
A partire da luglio 2024, Microsoft inizierà gradualmente a imporre l’autenticazione multi-fattore (MFA) per tutti gli utenti che accedono ad Azure per amministrare le risorse. Questa misura di sicurezza sarà implementata inizialmente per il portale Azure, seguita da CLI, PowerShell e Terraform.
Dettagli della politica di imposizione MFA
Il product manager di Azure, Naj Shahid, ha spiegato che gli account di servizio, le identità gestite, le identità di carico di lavoro e altri account basati su token utilizzati per l’automazione saranno esclusi dall’imposizione MFA. Inoltre, gli studenti, gli utenti ospiti e altri utenti finali saranno interessati solo se accedono al portale Azure, CLI, PowerShell o Terraform per amministrare le risorse di Azure. Questa politica di imposizione non si estenderà ad app, siti web o servizi ospitati su Azure.
Preparazione e monitoraggio
Microsoft ha incoraggiato gli amministratori a abilitare l’MFA nei loro tenant prima dell’implementazione utilizzando il wizard MFA per Microsoft Entra. Gli amministratori possono anche monitorare quali utenti hanno registrato l’MFA utilizzando il report di registrazione dei metodi di autenticazione e uno script PowerShell per ottenere un report sullo stato MFA per tutti gli utenti.
Benefici dell’MFA
Uno studio di Microsoft ha evidenziato che l’MFA offre una protezione significativa contro gli attacchi informatici, con oltre il 99,99% degli account con MFA abilitata che resistono ai tentativi di hacking. Inoltre, l’MFA riduce il rischio di compromissione del 98,56%, anche quando gli aggressori tentano di violare gli account utilizzando credenziali rubate.
Iniziative correlate
Questa decisione segue l’annuncio di novembre 2023, in cui Microsoft ha introdotto politiche di accesso condizionale che richiedono l’MFA per tutti gli amministratori quando accedono ai portali di amministrazione di Microsoft (come Entra, Microsoft 365, Exchange e Azure), per gli utenti di tutte le app cloud e per i login ad alto rischio (quest’ultima opzione è disponibile solo per i clienti del piano Premium Plan 2 di Microsoft Entra ID).
Obiettivo di Microsoft
Mark Weinert di Microsoft ha dichiarato che l’obiettivo è raggiungere il 100% di autenticazione multi-fattore, poiché studi formali dimostrano che l’MFA riduce il rischio di appropriazione degli account di oltre il 99%. Weinert ha affermato che ogni utente dovrebbe autenticarsi utilizzando metodi di autenticazione moderni e sicuri.
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