Tech
Malware PoS, migliaia le carte di credito compromesse
Tempo di lettura: 2 minuti. I criminali informatici prendono sempre più di mira i terminali PoS per rubare i numeri delle carte di credito. La campagna scoperta potrebbe fruttare più di $3.000.000
Il Team Group-IB ha di recente condiviso i dettagli di come i criminali informatici avrebbero utilizzato dei malware PoS (point-of-sale) per rubare oltre 167.000 record di pagamento dai dispositivi compromessi, interessando principalmente gli utenti degli Stati Uniti.
MajikPOS e Treasure Hunter
I malware PoS coinvolti nella campagna scoperta sarebbero delle vecchie conoscenze ovvero MajikPOS (rilevato per la prima volta nel 2017) e Treasure Hunter (rilevato per la prima volta nel 2014).
In genere quasi tutti i ceppi di malware POS hanno funzionalità simili di estrazione del dump delle carte, ma metodi diversi per mantenere la persistenza sui dispositivi infetti, l’esfiltrazione e l’elaborazione dei dati.
Entrambi i malware in questione che infettano i terminali POS Windows cercano di risalire ai dati presenti sulla banda magnetica della carta di credito dell’acquirente al momento della strisciata.
Mentre MajikPOS procede a scansionare i dispositivi alla ricerca di risorse non protette VNC e RDP per identificare macchine che ospitano record PoS di pagamento, Treasure Hunter effettua il cosiddetto RAM scraping che consiste nel carpire i dettagli di pagamento sensibili archiviati in chiaro nella nella memoria ad accesso casuale (RAM) del dispositivo PoS.
L’indagine
La campagna scoperta nell’aprile 2022, si sarebbe sviluppata tra il mese di febbraio 2021 e l’8 settembre 2022.
L’indagine avrebbe avuto inizio dall’analisi di un server C2 mal configurato afferente al malware PoS MajikPOS che avrebbe portato a scoprire che il server ospitava anche un pannello amministrativo C2 separato per un altro malware POS identificato per l’appunto come Treasure Hunter.
Il team avrebbe così ricavato informazioni per circa 77.400 dump di carte di credito dal pannello di MajikPOS e più di 90.000 dal pannello di Treasure Hunter. Circa il 97% delle carte compromesse da MajikPOS e il 96% di quelle compromesse da Treasure Hunter sarebbero state emesse da banche statunitensi.
Raccomandazioni
“Il malware POS è diventato meno attraente per gli attori delle minacce negli ultimi anni a causa di alcuni dei suoi limiti e delle misure di sicurezza implementate nel settore dei pagamenti con carta. Tuttavia, come mostra la nostra ricerca, rimane una minaccia significativa per l’industria dei pagamenti nel suo insieme e per le attività separate che non hanno ancora implementato le ultime pratiche di sicurezza.” commenta Group-IB.
Gli esperti esortano infine le banche e le organizzazioni finanziarie affinché prevedano delle procedure che possano bloccare rapidamente le eventuali carte compromesse, mitigando in tal modo rischi e ulteriori danni per i propri clienti.
Qualora una denuncia non venga rilevata tempestivamente dall’autorità emittente della carta, i criminali potrebbero avere tutto il tempo necessario a produrre carte clonate e utilizzarle per prelevare denaro dagli sportelli automatici o per acquisti illeciti.
Dopo aver scoperto l’attacco, Group-IB ha informato le forze dell’ordine e anche un’agenzia di condivisione delle minacce con sede negli Stati Uniti.
Per aiutare a rilevare meglio i malware PoS i ricercatori consigliano inoltre di implementare una rigorosa politica delle password, tenere sempre aggiornato il proprio software e implementare soluzioni di protezione della rete.
Smartphone
Samsung Galaxy Z Flip6 piega leggera e vetro ultra-sottile più spesso
Tempo di lettura: 2 minuti. Il Samsung Galaxy Z Flip6 avrà una piega meno pronunciata grazie a un vetro ultra-sottile più spesso, migliorando l’esperienza visiva rispetto ai modelli precedenti.
Samsung ha annunciato che il suo prossimo smartphone pieghevole, il Galaxy Z Flip6, presenterà una piega meno pronunciata sullo schermo rispetto ai modelli precedenti. Questo miglioramento è reso possibile dall’utilizzo di un vetro ultra-sottile (UTG) più spesso, una novità rispetto al Galaxy Z Flip5.
Miglioramenti nel design dello schermo
Il Galaxy Z Flip6, in arrivo a luglio insieme al Galaxy Z Fold6, utilizzerà un vetro UTG di spessore maggiore rispetto al modello precedente. Secondo un rapporto proveniente dalla Corea del Sud, lo spessore del vetro UTG del Flip6 sarà di circa 50μm, rispetto ai 30μm del Flip5. Questo incremento di spessore contribuirà a ridurre la visibilità della piega centrale del display pieghevole, un aspetto che è stato criticato nei precedenti modelli.
Caratteristiche e aspettative
Nonostante l’adozione del vetro UTG più spesso, il design della cerniera del Flip6 rimarrà invariato rispetto al modello precedente. Tuttavia, la maggiore densità del vetro renderà la piega meno visibile, migliorando l’esperienza visiva per gli utenti. È importante notare che, sebbene la piega sarà meno pronunciata, non scomparirà completamente.
Il rapporto suggerisce anche che il Galaxy Z Flip7, previsto per il prossimo anno, introdurrà un nuovo design della cerniera che ridurrà ulteriormente la visibilità della piega.
Implicazioni per il mercato dei dispositivi pieghevoli
Questo aggiornamento è una risposta diretta alla concorrenza crescente nel mercato dei dispositivi pieghevoli, dove molti concorrenti di Samsung stanno introducendo soluzioni con pieghe minimali o quasi impercettibili. La riduzione della piega potrebbe rafforzare la posizione di Samsung come leader nel settore dei dispositivi pieghevoli, migliorando la soddisfazione degli utenti e attirando nuovi clienti.
Il Samsung Galaxy Z Flip6 rappresenta un passo avanti significativo nella tecnologia dei dispositivi pieghevoli, grazie all’adozione di un vetro UTG più spesso che riduce la visibilità della piega. Questo miglioramento, unito al design collaudato e alle funzionalità avanzate della serie Flip, potrebbe consolidare ulteriormente la posizione di Samsung nel mercato dei dispositivi pieghevoli.
Tech
Smontaggio del nuovo iPad Pro incluso il logo Apple in rame
Tempo di lettura: 2 minuti. Il nuovo iPad Pro da 13 pollici con chip M4 presenta modifiche interne significative, tra cui un logo Apple posteriore infuso di rame per migliorare le prestazioni termiche.
Il canale YouTube Phone Repair Guru ha condiviso un video di smontaggio del nuovo iPad Pro da 13 pollici con chip M4, offrendo uno sguardo alle modifiche interne del dispositivo. Durante l’evento iPad della scorsa settimana, Apple ha affermato di aver migliorato le prestazioni termiche dei nuovi modelli di iPad Pro di quasi il 20% rispetto alla generazione precedente, aggiungendo fogli di grafite al telaio e infondendo il logo Apple posteriore con rame. Questi cambiamenti sono visibili verso la fine del video di smontaggio.
Modifiche interne e design
Apple ha spostato la fotocamera frontale e i componenti Face ID sul bordo destro dell’iPad Pro, dove si attacca magneticamente il nuovo Apple Pencil Pro. Il video di smontaggio mostra alcune modifiche all’array di magneti all’interno dell’iPad Pro. Complessivamente, il nuovo iPad Pro ha un design interno simile alla generazione precedente. Il video fornisce una panoramica della scheda logica centrale con il chip M4, una batteria da 10.209 mAh con linguette adesive, altoparlanti quad e altro ancora.
Funzionalità chiave
Il nuovo iPad Pro è stato lanciato nei negozi e ha iniziato ad arrivare ai clienti mercoledì scorso. Oltre al chip M4 e alla fotocamera frontale riposizionata, le principali nuove funzionalità includono un display OLED più luminoso e un design più sottile rispetto alla generazione precedente.
Per ulteriori dettagli sul dispositivo, è possibile leggere il riepilogo dell’evento Apple della scorsa settimana qui o guardare il video dello smontaggio.
Tech
iPad Pro OLED, schermi “granulosi”: bug o normalità?
Tempo di lettura: 2 minuti. Utenti dei nuovi iPad Pro OLED segnalano schermi “grainy”: ecco le possibili cause e se si tratta di un difetto o di normale amministrazione
Recenti segnalazioni su Reddit indicano che alcuni nuovi modelli di iPad Pro con schermi OLED presentano un pattern statico visibile, descritto come “granulosi”. Questo effetto è particolarmente evidente in ambienti bui, con luminosità del display impostata su livelli medio-bassi e durante la visualizzazione di contenuti con colori grigi o smorzati. Gli utenti paragonano questa grana visiva al rumore presente nelle fotografie scattate con un’impostazione ISO elevata.
Possibili cause del fenomeno
Determinare se questo effetto sia un vero difetto del display è complesso. I display OLED, in generale, possono mostrare una certa grana o un effetto “screen-door” dovuto a vari fattori legati al design e alla produzione. Alcune delle possibili cause includono:
- Dimensioni e forma dei sub-pixel: Le variazioni nei sub-pixel possono causare una texture irregolare e visibilmente granulosa, specialmente su schermi di grandi dimensioni.
- Deposizione dei materiali organici: Differenze nella deposizione dei materiali organici possono influenzare l’uniformità dell’emissione di luce.
- Gestione della luminosità: I display OLED controllano la luminosità a livello di pixel e le tecniche di gestione dell’energia possono portare a variazioni minime di luminosità, visibili come un effetto granoso in condizioni di scarsa illuminazione o con colori uniformi.
Confronto con altri dispositivi e fornitori
Anche gli smartphone Samsung Galaxy S24 Ultra hanno registrato segnalazioni simili di schermi granulosi. Samsung fornisce i display per il modello da 11 pollici dell’iPad Pro M4, mentre LG Display fornisce i pannelli per il modello da 13 pollici. Un rapporto di marzo indicava che Samsung aveva avuto problemi con la resa dei pannelli da 11 pollici, costringendo Apple a trasferire alcuni ordini a LG Display.
Limitazioni e varianti
Le segnalazioni di display granulosi sembrano essere limitate ai nuovi modelli di iPad Pro con l’opzione di vetro standard. Apple offre anche un’opzione di display nano-texture opaco per le configurazioni da 1TB e 2TB con un costo aggiuntivo di 100 dollari.
Altri problemi noti
Queste segnalazioni non sono correlate a un problema noto coperto all’inizio della settimana, riguardante colori esplosi durante la visualizzazione di alcuni contenuti HDR sugli iPad Pro M4.
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