Tech
OBS Studio 30.0: supporto Intel QSV su Linux e riproduzione HDR per DeckLink
Tempo di lettura: 2 minuti. OBS Studio 30.0, ora disponibile per i test pubblici in beta, promette nuove funzionalità entusiasmanti e migliorie per questa popolare app di screencasting e streaming gratuita e open-source.
OBS Studio, l’applicazione di screencasting e streaming ampiamente utilizzata, ha rilasciato la versione 30.0 per i test pubblici in beta, portando con sé una serie di nuove funzionalità e correzioni.
Caratteristiche principali di OBS Studio 30.0
La nuova versione promette il supporto per Intel QSV (Quick Sync Video) su Linux, l’output WHIP/WebRTC, il supporto alla riproduzione HDR per l’output DeckLink, il supporto alla cattura a 10 bit per i dispositivi DeckLink e un pannello di controllo YouTube Live durante lo streaming su YouTube.
Miglioramenti dell’interfaccia utente
L’interfaccia grafica è stata aggiornata con una barra di stato ridisegnata che offre informazioni più organizzate e strutturate con icone più rappresentative e riconoscibili. È stata inoltre introdotta una nuova opzione per i dock a piena altezza nel menu “Visualizza”.
Modalità sicura
OBS Studio 30.0 introduce anche una nuova “Modalità sicura” che permette di eseguire l’app senza plugin di terze parti, scripting e websockets. Questa modalità verrà proposta all’utente quando viene rilevato uno spegnimento improprio, per scopi di risoluzione dei problemi, ma può anche essere attivata manualmente dal menu “Aiuto”.
Altre novità degne di nota
La prossima release di OBS Studio ordinerà i menu a discesa degli encoder audio/video per nome di default, aggiungerà la capacità di organizzare i filtri tramite trascinamento, abiliterà la scalatura GPU per “Rescale Output” quando possibile e registrerà i cambiamenti di scena in Studio Mode. Sarà inoltre aggiunto il supporto per MJPEG in scala di grigi nelle fonti V4L/DirectShow, migliorata l’interfaccia delle impostazioni della fonte “Text (FreeType 2)”, introdotto il supporto IPv6 per l’output di streaming RTMP con fallback IPv4 per i servizi di streaming dual-stack e la capacità di impostare le opzioni FFmpeg per VA-API.
Disponibilità
La prima versione beta di OBS Studio 30.0 è disponibile per i test pubblici come pacchetto DEB per le distribuzioni Ubuntu dalla pagina delle note di rilascio linkata nell’articolo, così come per qualsiasi altra distribuzione GNU/Linux che supporta il formato binario universale Flatpak dal canale Flathub Beta.
Tech
Caviar iPad Pro 2024 Criss-Cross il lusso firmato Deadpool
Tempo di lettura: 2 minuti. Caviar annuncia l’edizione limitata Criss-Cross iPad Pro 2024, ispirata a Deadpool e Wolverine, con oro 24K e titanio. Prezzi da $12,200.
La società di Dubai, Caviar, nota per i suoi dispositivi di lusso, ha annunciato l’edizione limitata Criss-Cross iPad Pro, una versione personalizzata dell’iPad Pro 2024 recentemente svelato da Apple.
Design ispirato ai Supereroi
Il Caviar iPad Pro 2024 Criss-Cross, parte della collezione Desperado del marchio, presenta l’iconica pistola Desert Eagle Mark XIX sul pannello posteriore del tablet, formando la lettera ‘X’ ispirata a Deadpool. Le lame attorno alle pistole sono ispirate a Wolverine. Entrambi questi popolari personaggi appariranno nel film Deadpool & Wolverine, previsto per il rilascio a luglio.
Materiali di lusso
La composizione della Desert Eagle Mark XIX sul Criss-Cross è “traforata da lame in titanio temprato nero”, mentre il pannello attorno alle pistole è ricoperto in oro 24K. La custodia del tablet è realizzata in titanio con tecnologia PVD, utilizzata negli orologi di lusso svizzeri.
Specifiche e prezzi
Caviar produrrà solo 99 unità del Criss-Cross, disponibili in due dimensioni: 11 pollici e 13 pollici, entrambe con connettività Wi-Fi e cellulare. Le opzioni di archiviazione includono 256GB, 512GB, 1TB e 2TB. Il prezzo parte da $12,200 (€11,215/INR1,018,640) per il modello da 11 pollici e $12,630 (€11,610/INR1,054,540) per il modello da 13 pollici.
Smartphone
Samsung Galaxy S24 FE: in arrivo con prima Build di test di One UI
Tempo di lettura: < 1 minuto. Samsung Galaxy S24 FE in arrivo con la prima build di test di One UI. Scopri le ultime novità sul prossimo dispositivo della serie Galaxy.
Il tanto vociferato Samsung Galaxy S24 FE sembra essere un dispositivo reale in arrivo, almeno secondo le nuove informazioni rivelate riguardo la build.
Secondo un informatore su X, la prima build di test di One UI per l’S24 FE è apparsa oggi sul server del firmware di Samsung. Questa è etichettata come S721BXXU0AXE3 / S721BOXM0AXE3 / S721BXXU0AXE3 e, apparentemente, il numero di modello SM-S721B è già confermato per appartenere all’S24 FE europeo.
Tempistiche di lancio
Se Samsung ha appena caricato la prima build di test di One UI sul suo server, è probabile che siamo ancora lontani dal lancio ufficiale dell’S24 FE. Tuttavia, al momento, il dispositivo è ancora in arrivo.
Il telefono è stato precedentemente rumorato per un lancio a fine 2024 o persino questa estate. Considerando quando tutti gli altri modelli FE sono stati ufficializzati, siamo inclini a credere alla prima ipotesi, ma Samsung ci ha sorpreso in passato, quindi potrebbe rilasciare l’S24 FE prima del previsto.
Considerazioni finali
Il Galaxy S24 FE si preannuncia come un’aggiunta interessante alla linea Galaxy, con la build di test di One UI che indica che Samsung sta lavorando attivamente sul dispositivo. Resta da vedere quando il gigante tecnologico sudcoreano deciderà di svelare ufficialmente questo nuovo modello.
Robotica
Robot autonomi con cervelli AI animali
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri come l’intelligenza artificiale ispirata al cervello animale sta rivoluzionando i droni autonomi, rendendoli più veloci ed efficienti dal punto di vista energetico.
Un team di ricercatori della Delft University of Technology ha sviluppato un drone che vola autonomamente utilizzando l’elaborazione delle immagini neuromorfica e il controllo basato sul funzionamento dei cervelli animali. I cervelli animali usano meno dati ed energia rispetto alle attuali reti neurali profonde che funzionano su GPU. I processori neuromorfici sono quindi molto adatti per piccoli droni poiché non necessitano di hardware e batterie pesanti. I risultati sono straordinari: durante il volo, la rete neurale profonda del drone elabora i dati fino a 64 volte più velocemente e consuma tre volte meno energia rispetto a una GPU.
Apprendimento dai cervelli animali: reti neurali a Spike
L’intelligenza artificiale può fornire ai robot autonomi l’intelligenza necessaria per le applicazioni nel mondo reale. Tuttavia, l’attuale AI si basa su reti neurali profonde che richiedono una notevole potenza di calcolo. I processori per eseguire le reti neurali profonde (GPU) consumano molta energia, un problema per piccoli robot come i droni volanti che possono trasportare risorse limitate.
I cervelli animali elaborano le informazioni in modo diverso dalle reti neurali su GPU. I neuroni biologici elaborano le informazioni in modo asincrono, comunicando principalmente tramite impulsi elettrici chiamati spike. L’invio di tali spike consuma energia, quindi il cervello minimizza gli spike, portando a un’elaborazione sparsa. I processori neuromorfici permettono di eseguire reti neurali a spike, risultando molto più veloci ed efficienti dal punto di vista energetico.
Prima Visione e controllo neuromorfici di un Drone Volante
In un articolo pubblicato su Science Robotics, i ricercatori dimostrano per la prima volta un drone che utilizza la visione e il controllo neuromorfici per il volo autonomo. Hanno sviluppato una rete neurale a spike che elabora i segnali da una fotocamera neuromorfica e fornisce comandi di controllo per determinare la posizione e la spinta del drone. La rete è stata implementata su un processore neuromorfico, il chip di ricerca neuromorfico Loihi di Intel, a bordo di un drone.
Con la sua visione e controllo neuromorfici, il drone può volare a diverse velocità in condizioni di luce variabili, da scure a luminose. Può persino volare con luci tremolanti, che fanno inviare alla fotocamera neuromorfica un gran numero di segnali non correlati al movimento.
Applicazioni future dell’AI Neuromorfica per Piccoli Robot
“L’AI neuromorfica permetterà a tutti i robot autonomi di essere più intelligenti,” afferma Guido de Croon, professore di droni bio-ispirati. “Ma è un fattore abilitante assoluto per piccoli robot autonomi.” All’Università di Tecnologia di Delft, i ricercatori lavorano su piccoli droni autonomi utilizzabili per applicazioni che vanno dal monitoraggio delle colture nelle serre al controllo delle scorte nei magazzini. I vantaggi dei piccoli droni includono sicurezza, capacità di navigare in ambienti stretti e costi ridotti, permettendo di essere dispiegati in sciami. La realizzazione di queste applicazioni dipenderà dall’ulteriore miniaturizzazione dell’hardware neuromorfico e dall’espansione delle capacità verso compiti più complessi come la navigazione.
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