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Proteggiamo la nostra identità elettronica
Tempo di lettura: 2 minuti. Svolgere attività online personali non adeguatamente protette potrebbe permettere ai criminali informatici l’acquisizione di informazioni necessarie per sottrarre una identità digitale

Quando si parla di acquisizione non consensuale di informazioni personali riservate di un individuo potremmo essere di fronte a casi di furto d’identità. Questa appropriazione indebita può consentire di svolgere attività fraudolente tramite impersonificazione. In pratica, ciò accade quando chi si impossessa dei dati identificativi personali altrui, li utilizza illecitamente sfruttando l’identità rubata. Ma cosa può fare un criminale in possesso di tali informazioni? Potrebbe svuotare conti bancari e per conto della vittima inconsapevole fare acquisti con carte di credito, richiedere prestiti e assumere il controllo dei suoi account.
Furto d’identità, modalità di azione
Numerose le modalità con cui i criminali informatici possono trarre profitto indebito (frode) attraverso un furto di identità.
Ad esempio i dati sottratti attraverso data breach possono includere estremi riservati, dati di carte di credito, credenziali che potrebbero essere divulgati e/o rivenduti. Ma non solo, anche la navigazione non sicura, attacchi di phishing e pharming potrebbero esporre a tali tipi di rischio.
Inoltre svolgere attività online personali non adeguatamente protette potrebbe consentire ai pirati informatici di riuscire ad acquisire le informazioni necessarie per sottrarre una identità digitale durante l’impiego di una rete wifi pubblica o computer condivisi (gli hotspot wifi non criptati, come quelli nei bar, negli aeroporti o in altri luoghi pubblici, sono i bersagli preferiti) o visitando un sito contraffatto piuttosto che inserire su form, con estrema superficialità, dati personali.
Ma anche un router domestico vulnerabile o un account di posta elettronica violato potrebbe rappresentare un potenziale punto di accesso per un ladro di identità.
In tutti i casi una volta ottenuto un accesso non autorizzato i criminali informatici potrebbero avere facoltà:
- nel caso di violazione di un router, di installare uno sniffer (monitorare il traffico rete) o sferrare un attacco man-in-the-middle (per intercettare le comunicazioni tra due interlocutori);
- nel caso di violazione di un account di posta elettronica, di acquisire informazioni sulla vittima e inviare e-mail per suo conto;
- Nel caso di violazione di un account di home banking di effettuare transazioni illecite.
La vigilanza è importante
Purtroppo chiunque può diventare vittima di un furto d’identità, ma sicuramente il target preferito e ideale è chi non è propenso a controllare regolarmente i propri resoconti bancari e a seguire pratiche di sicurezza preventive. La vigilanza, dunque, ha un’importanza fondamentale per rilevare quanto prima un furto di identità. Addebiti imprevisti, accessi a servizi non utilizzati, solleciti di riscossione sono alcuni dei segnali indice di una possibile frode correlata ad un furto d’identità.
Misure di protezione minime
Ecco alcune pratiche di sicurezza base:
- Utilizzare una password esclusiva per ogni proprio account, preferendo quando possibile l’autenticazione 2FA;
- limitare la condivisione di informazioni sui social network;
- impiegare una VPN per proteggersi dai tentativi di accesso a dati dall’esterno;
- monitorare con frequenza le liste movimento dei propri conti correnti;
- prestare attenzione al phishing e al malspam;
Qualora si sospetti un furto di identità elettronica, prima di tutto, conviene controllare i propri rapporti di credito, verificando ogni possibile compromissione, e in caso si riscontrassero anomalie bloccare subito il conto, aggiornare le proprie credenziali e denunciare il fatto alla Polizia Postale.
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Il settore sanitario è in ritardo nell’utilizzo dell’intelligence del dark web
Tempo di lettura: < 1 minuto. Solo il 57% delle organizzazioni sanitarie ha integrato l’intelligence del dark web nelle proprie strategie di sicurezza, rispetto all’85% delle entità finanziarie.

Il settore sanitario mostra un ritardo nell’adozione dell’intelligence del dark web per rafforzare la sicurezza informatica, con solo il 57% delle organizzazioni che ne fanno uso, a differenza dell’85% delle entità finanziarie, come riporta HealthITSecurity.
Minore fiducia e consapevolezza nel settore sanitario
A differenza di altri settori, i responsabili della sicurezza delle informazioni nel settore sanitario mostrano una minore fiducia nella loro comprensione dei profili dei potenziali avversari e un’attenzione inferiore all’impatto delle attività criminali del dark web sulle loro aziende. Inoltre, attribuiscono meno importanza all’intelligence sulle minacce per rafforzare le loro difese informatiche, come rivelato da un rapporto di Searchlight Cyber.
Cambiamenti nel panorama della sicurezza informatica
Secondo Ben Jones, co-fondatore e CEO di Searchlight Cyber, il panorama della sicurezza informatica è cambiato notevolmente negli ultimi anni. Gli attori delle minacce non si concentrano più solo su organizzazioni ricche di risorse come banche e compagnie assicurative, ma colpiscono sempre più settori come la sanità, il petrolio e il gas e la produzione, sfruttando la natura critica di queste aziende per estorcere riscatti.
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PlayStation VR2: vendite deludenti, necessario un taglio di prezzo?
Tempo di lettura: < 1 minuto. Il visore VR di Sony fatica a decollare, con vendite al di sotto delle aspettative. Sarà necessario un taglio di prezzo per rilanciare le sorti di PlayStation VR2?

Le vendite del visore PlayStation VR2 di Sony sembrano non decollare come previsto. Secondo un report di Bloomberg, dal lancio avvenuto il 22 febbraio, sono stati venduti solamente 270.000 visori in tutto il mondo. Le stime iniziali di Sony prevedevano la distribuzione di almeno due milioni di unità nel periodo di lancio, ma quest’obiettivo appare ora lontano da raggiungere.
Le cause del mancato successo di PlayStation VR2
Diversi fattori potrebbero aver contribuito al mancato successo del PlayStation VR2. In primo luogo, il visore è stato lanciato in un momento in cui la console PlayStation 5 è diventata più facilmente reperibile sul mercato, spingendo i consumatori a investire i propri soldi nella console piuttosto che nel visore.
Inoltre, il prezzo di ingresso elevato di 599 euro in Europa, escludendo il costo del software e degli eventuali accessori, potrebbe aver scoraggiato molti potenziali acquirenti. Anche la lineup di lancio, con titoli come Horizon Call of the Mountain che non hanno riscosso il successo sperato, e la mancanza di compatibilità con i giochi PSVR della precedente generazione, potrebbero aver limitato l’appeal del dispositivo.
Un taglio di prezzo per rilanciare le vendite?
Di fronte a queste difficoltà, secondo Bloomberg, Sony dovrebbe valutare un taglio di prezzo del visore e puntare su una campagna di marketing più aggressiva per aumentare la base installata del PlayStation VR2. Un prezzo più accessibile e una maggiore promozione potrebbero infatti stimolare l’interesse dei consumatori e dare nuova linfa alle vendite del dispositivo.
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Lista completa dei dispositivi compatibili con iOS 17: sorprese e delusioni
Tempo di lettura: < 1 minuto. Scopri se il tuo iPhone sarà compatibile con il prossimo iOS 17 e quali sono le novità attese

Apple ha annunciato ufficialmente che la conferenza WWDC 2023 si terrà dal 6 al 10 giugno, con la possibilità di svelare dettagli sul tanto atteso headset MR. Tuttavia, il vero protagonista dell’evento sarà senza dubbio il sistema operativo iOS 17, che dovrebbe includere numerose funzionalità richieste dagli utenti.
Le novità di iOS 17
Secondo le indiscrezioni, iOS 17 manterrà un’interfaccia utente simile a quella attuale, ma si concentrerà maggiormente sullo sviluppo della funzione Dynamic Island, a causa della presenza di un foro per la fotocamera sullo schermo dell’iPhone 15.
Dispositivi compatibili con iOS 17
Purtroppo, come di consueto, Apple potrebbe abbandonare il supporto per alcuni modelli di iPhone meno recenti. Si vocifera che l’iPhone 8 e l’iPhone X potrebbero non essere compatibili con iOS 17, anche se queste informazioni non sono ancora del tutto confermate.
L’importanza dell’iPhone X
L’iPhone X rappresenta un punto di svolta per Apple e il mercato degli smartphone in generale, grazie all’introduzione dello schermo full screen e della tecnologia Face ID. Molti esperti ritenevano che quest’ultima sarebbe durata circa dieci anni, ma al momento non si sono verificati cambiamenti significativi. La possibile esclusione dell’iPhone X dall’aggiornamento a iOS 17 potrebbe rappresentare una grande delusione per molti utenti.
Ecco la lista completa:
- iPhone SE (2nd Gen or later)
- iPhone XR
- iPhoneXs Max
- iPhone Xs
- iPhone 11 Pro Max
- iPhone 11 Pro
- iPhone 11
- iPhone 12 Pro Max
- iPhone 12 Pro
- iPhone 12
- iPhone 12 mini
- iPhone 13 Pro Max
- iPhone 13 Pro
- iPhone 13
- iPhone 13 mini
- iPhone 14 Pro Max
- iPhone 14 Pro
- iPhone 14 Plus
- iPhone 14
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