Mercato crypto sospeso tra dubbi su Tether, hack, ETF ZCASH e investimenti

di Redazione
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Il mercato crypto registra movimenti intensi con hack su piattaforme, inflows in ETF Bitcoin e strategie di accumulo da parte di aziende tech. Upbit affronta una breccia da 34 milioni di euro sulla rete Solana, mentre ETF come FBTC attraggono 118 milioni di euro in un giorno. Tether difende la stabilità di USDT dopo un downgrade, e aziende come SpaceX trasferiscono asset digitali per 96 milioni di euro. CleanSpark vede il titolo salire del 14% grazie a ricavi raddoppiati, e Upexi raccoglie 21 milioni di euro per espandere il tesoro in Solana. ARK Invest acquista 174.000 azioni Alphabet durante un picco di valore, e Berkshire Hathaway guadagna 1,28 miliardi di euro dal suo investimento nello stesso titolo. Tom Lee individua un punto di esaurimento per Ethereum a 2.292 euro, e PayPal lancia una lotteria Bitcoin con premi fino a 91.700 euro. DDC Enterprise aggiunge 100 Bitcoin al portafoglio, raggiungendo 1.183 unità. Restrizioni su chip Nvidia colpiscono ByteDance in Cina, e Grayscale deposita per un ETF Zcash. Polygon valuta il ritorno al ticker MATIC, Bolivia integra stablecoin nel sistema finanziario, e Cosmos rivede la tokenomics di ATOM. ETF Bitcoin su Nasdaq propongono limiti più alti per IBIT, e World Liberty Financial riacquista token WLFI per 9,17 milioni di euro. Conor McGregor accusa Khabib Nurmagomedov di frode in una vendita NFT da 4 milioni di euro. La Banca del Giappone segnala un possibile rialzo dei tassi a dicembre.

Sicurezza e hack nel settore crypto

Upbit rivela una breccia di sicurezza da 34 milioni di euro sulla rete Solana. Il sistema di monitoraggio individua prelievi anomali e blocca immediatamente le operazioni, a conferma di quanto la sicurezza automatizzata sia centrale nella gestione degli exchange di grandi dimensioni. La piattaforma sospende depositi e prelievi di asset digitali per condurre una revisione approfondita dell’infrastruttura, con l’obiettivo dichiarato di individuare eventuali vettori di attacco ancora aperti. Upbit si impegna a coprire tutte le perdite dei clienti con fondi propri, scelta che tutela la fiducia dell’utenza e riduce il rischio di corse agli sportelli digitali. Gli asset colpiti includono token come Access Protocol, BONK e Pyth Network, evidenziando come anche asset apparentemente periferici possano diventare punto debole di un portafoglio. La breccia mette in luce vulnerabilità strutturali nelle reti blockchain ad alta velocità, dove la priorità alle performance può esporre a configurazioni più fragili. Upbit pianifica di ripristinare i servizi solo dopo aver completato tutti i controlli di sicurezza, includendo audit mirati e verifica dei sistemi di custodia. L’incidente rafforza la necessità di protocolli robusti per gli exchange, spingendo altre aziende del settore a intensificare le misure per prevenire attacchi simili. Il mercato reagisce con cautela, ma la promessa di copertura integrale delle perdite da parte della piattaforma contribuisce a mantenere stabile la fiducia degli utenti.

Sviluppo di ETF e nuove opzioni per gli asset digitali

Il 2025 vede una crescita evidente degli ETF Bitcoin e delle opzioni su asset digitali, con una spinta decisa da parte della domanda istituzionale. Nasdaq ISE propone di aumentare i limiti di posizione e di esercizio per le opzioni su iShares Bitcoin Trust da 250.000 a 1 milione di contratti, risposta diretta alla pressione esercitata da investitori che usano queste strutture per hedging e posizionamento direzionale.
L’ETF IBIT, gestito da BlackRock, offre esposizione a Bitcoin attraverso conti regolamentati, integrandosi nei portafogli di investitori che non vogliono gestire chiavi private e wallet on-chain. L’aumento dei limiti punta a migliorare efficienza di copertura e liquidità per i market maker, riducendo spread e costi di esecuzione. Parallelamente, Grayscale deposita domanda per convertire il proprio Zcash Trust in un ETF, rinominato Grayscale Zcash Trust ETF. Questo passaggio rende più semplice l’accesso regolato a Zcash, criptovaluta focalizzata sulla privacy e sulla trasparenza selettiva, portando sul circuito regolamentato un asset tradizionalmente associato all’anonimato crittografico. Gli ETF spot Bitcoin registrano inflows netti di 118 milioni di euro il 25 novembre 2025. Il Fidelity Wise Origin Bitcoin Fund guida i flussi positivi, seguito da BlackRock, mentre altri prodotti mostrano risultati più contrastati. In una giornata mista, solo questi fondi registrano guadagni, a conferma del ruolo di pochi veicoli come barometro della domanda istituzionale. Gli analisti leggono questi movimenti come segnali di una domanda stabile nel lungo periodo, nonostante le fluttuazioni di breve. Le dinamiche di accumulo tramite ETF regolati indicano una maturazione del mercato crypto, in cui strumenti tradizionali e finanza decentralizzata convivono come parti dello stesso ecosistema.

Stabilità e controversie intorno a Tether

Il tema delle stablecoin resta centrale, con Tether al centro di una nuova controversia. S&P Global abbassa il rating di stabilità di USDT al livello più basso della propria scala, citando l’esposizione ad asset volatili come Bitcoin e oro nelle riserve, oltre a carenze percepite nelle disclosure e nella governance.
Secondo la ricostruzione, Tether mantiene la maggioranza delle riserve in contanti e Treasury bills, ma integra anche Bitcoin e oro in misura significativa. Questa scelta introduce un componente di volatilità che, in condizioni di stress di mercato, potrebbe amplificare i rischi di depegging. La società reagisce definendo il downgrade fuorviante e mette in evidenza l’esposizione a circa 124 miliardi di euro in Treasury, oltre a profitti superiori a 9 miliardi di euro nel 2025. USDT non ha mai fallito una redenzione, neppure durante episodi di forte turbolenza, e continua a elaborare miliardi di euro di volume quotidiano su exchange centralizzati e piattaforme DeFi. Il CEO Paolo Ardoino sfida S&P a valutare USDT utilizzando dati on-chain trasparenti, sottolineando il ruolo di Tether come infrastruttura finanziaria per mercati emergenti come Turchia e Nigeria, dove la stablecoin viene spesso usata come surrogato del dollaro in economie colpite da alta inflazione. La vicenda mette a fuoco una tensione strutturale: da un lato la necessità di regolamentare le stablecoin come infrastruttura sistemica, dall’altro la volontà di Tether di mantenere una forte flessibilità operativa, sfruttando asset volatili per incrementare la redditività.

Strategie di accumulo e trasferimenti Bitcoin

Sul fronte Bitcoin, SpaceX e altre aziende rafforzano una strategia di accumulo disciplinato. SpaceX trasferisce 1.163 Bitcoin per un valore di 96 milioni di euro verso un nuovo wallet, movimento tracciato da Arkham Intelligence il 27 novembre 2025. L’operazione segue un precedente trasferimento da 246 milioni di euro, segnalando una gestione attiva della custodia. Gli analisti interpretano questi spostamenti come manovre di riorganizzazione interna dei wallet piuttosto che segnali di liquidazione, dato che il wallet riconducibile a SpaceX detiene ora 6.095 Bitcoin per un controvalore di circa 507 milioni di euro. La strategia appare coerente con una logica di tesoreria di lungo periodo, in cui Bitcoin viene trattato come asset di riserva. Anche DDC Enterprise si muove nella stessa direzione, acquistando 100 Bitcoin e portando il totale a 1.183 unità. L’azienda, attiva nel settore alimentare asiatico, considera Bitcoin un asset di riserva strategico accanto alle attività operative tradizionali. Nella seconda metà dell’anno il rendimento su Bitcoin raggiunge il 122%, rafforzando la tesi di chi vede nella criptovaluta un moltiplicatore di valore per il patrimonio societario. In parallelo, World Liberty Financial riacquista 59 milioni di token WLFI per 9,17 milioni di euro in sole sei ore. Il progetto, supportato dalla famiglia Trump, continua politiche di accumulo tramite swap, portando il token WLFI a un rialzo del 10% durante l’operazione. Il token alimenta servizi finanziari on-chain basati sulla stablecoin USD1, mostrando come progetti ibridi tra finanza tradizionale e DeFi tentino di consolidare proprie monete interne.

Performance azionarie e investimenti tech collegati al settore

Il movimento del mercato crypto dialoga sempre più con il comparto azionario, soprattutto con titoli legati a mining e tecnologie AI. CleanSpark vede il titolo salire del 14%, chiudendo a 12,35 euro. La crescita riflette un aumento del 102% nei ricavi annui, che raggiungono 703 milioni di euro per l’anno fiscale 2025. L’azienda espande la potenza contrattata del 43% e ottiene un finanziamento convertibile da 1,05 miliardi di euro, che permette di scalare la capacità di hashrate operativo fino a 50 EH/s. La strategia di CleanSpark integra mining Bitcoin e infrastrutture AI, facendo convergere due settori ad alta intensità di calcolo in un unico modello di business. Altri miner come Cipher Mining e Bitfarms registrano guadagni simili, confermando la correlazione tra prezzo di Bitcoin e valutazioni borsistiche dei miner.
Sul fronte Big Tech, ARK Invest acquista 174.000 azioni Alphabet durante un picco storico del titolo, scommettendo sulla capacità del gruppo di dominare l’intelligenza artificiale e la ricerca online. Alphabet mostra forza nella crescita del business search e nelle innovazioni AI, con un rialzo del 24% in un mese e del 70% su base annua. Anche Berkshire Hathaway beneficia di questa dinamica: registra 1,28 miliardi di euro di guadagni non realizzati sul proprio investimento in Alphabet. Il portafoglio era partito da 3,94 miliardi di euro in azioni di Classe A e detiene ora 17,8 milioni di azioni, valutate 5,23 miliardi di euro. L’interazione tra crescita AI, performance azionarie e immaginario crypto crea un ecosistema dove capitale tradizionale e asset digitali si rafforzano a vicenda.

Analisi e previsioni su Ethereum

Nel segmento Ethereum, l’analista Tom Lee individua 2.292 euro come punto di esaurimento dei venditori, utilizzando indicatori di Tom DeMark per costruire una mappa del possibile fondo ciclico. Ethereum è sceso da 4.400 euro a 2.568 euro, sottoperformando l’S&P 500 e suscitando timori tra gli investitori più esposti. Le liquidazioni sistematiche derivano da venditori con capitale limitato, che reagiscono alle oscillazioni di prezzo con chiusure forzate di posizione. Un crollo registrato il 10 ottobre innesca un processo di deleveraging automatico, amplificando la volatilità di breve periodo.
Nonostante questo scenario, Tom Lee prevede un possibile rimbalzo dell’asset in area 6.410-8.250 euro entro gennaio, inquadrando l’attuale fase come parte di un superciclo. L’analista ritiene che la pressione di vendita dei partecipanti retail leveraged sia in via di esaurimento, con conseguente stabilizzazione del mercato. Ethereum beneficia inoltre di iniziative legate alla tokenizzazione di asset tradizionali, che ne rafforzano la narrativa come infrastruttura centrale per la finanza on-chain. Progetti come la rete di staking MAVEN e investimenti in ecosistemi come Orbs e WorldCoin vengono interpretati come tasselli di una strategia più ampia, in cui Ethereum assume il ruolo di layer di riferimento per applicazioni DeFi e strumenti istituzionali.

Promozioni e controversie nel mondo crypto

Sul fronte consumer, PayPal lancia una lotteria Bitcoin destinata agli utenti statunitensi, con premi fino a 91.700 euro settimanali e una durata della promozione fino alla fine di dicembre. Gli utenti possono partecipare acquistando crypto direttamente dall’app o tramite iscrizioni gratuite, con l’obiettivo di incrementare l’adozione retail durante il periodo festivo. La campagna mostra come grandi operatori dei pagamenti guardino alle crypto anche come strumento di engagement. Parallelamente, una controversia nel mondo NFT riporta al centro la rivalità tra Conor McGregor e Khabib Nurmagomedov. McGregor accusa Khabib di truffa in una vendita di NFT ispirati alla papakha, che avrebbe generato introiti per 4 milioni di euro. Khabib, secondo l’accusa, avrebbe cancellato i post promozionali relativi al progetto, alimentando l’idea di una mancata trasparenza verso i fan. McGregor collega l’operazione al nome del padre defunto di Nurmagomedov, aggiungendo una componente emotiva a una disputa già carica di tensione fin dal match UFC del 2018. Khabib difende gli NFT come regali digitali legittimi, concepiti per celebrare la tradizione daghestana. La faida prosegue sui social, dimostrando come le dispute personali di celebrità possano rapidamente trasformarsi in controversie crypto con impatti reputazionali e legali.

Restrizioni tech e integrazioni regolatorie

Le decisioni politiche e regolatorie continuano a influenzare il mercato crypto in modo indiretto ma significativo. Le restrizioni degli Stati Uniti bloccano le vendite dei chip Nvidia più avanzati verso la Cina, impattando in particolare ByteDance, che accumula GPU H100 e H20 prima dell’entrata in vigore dei divieti. Le autorità regolatorie cinesi proibiscono l’uso di questi chip in nuovi data center finanziati con fondi statali, lasciando ByteDance con miliardi di euro di hardware ora inutilizzabile nei progetti più sensibili. Pechino accelererà così lo sviluppo di chip AI domestici, nel tentativo di ridurre la dipendenza da fornitori esteri e di rafforzare la sovranità tecnologica. Nel contesto politico, il presidente Trump consente ancora rapporti commerciali con Nvidia, ma non per la fornitura dei chip top di gamma, tracciando una linea sottile tra apertura commerciale e controllo strategico sui semiconduttori critici.
Sul fronte opposto, la Bolivia avanza verso una maggiore integrazione delle stablecoin nel proprio sistema finanziario. Il Ministero delle Finanze permette alle banche di offrire conti risparmio e prestiti basati su crypto, con stablecoin come USDT che diventano strumenti di pagamento legalmente riconosciuti. La Banca Centrale revoca il precedente divieto sulle transazioni crypto, con l’obiettivo di favorire inclusione finanziaria e maggiore stabilità rispetto alla valuta locale in deprezzamento.

Aggiornamenti su token e blockchain

Nel 2025 proseguono le trasformazioni interne a diversi ecosistemi blockchain. Polygon valuta il ritorno al ticker MATIC per il token POL. Il co-fondatore Sandeep Nailwal avvia un confronto con la community per capire se il nuovo brand sia davvero vantaggioso rispetto al marchio storico. MATIC conserva infatti un riconoscimento più forte presso utenti e investitori, mentre il passaggio a POL, avviato con l’upgrade 2.0 nel settembre 2024, non ha ancora consolidato una nuova identità nel mercato. Anche Cosmos rivede la propria strategia per la tokenomics di ATOM. Labs propone un piano multi-stadio per spostare il modello da una logica di inflazione circolare a una economia sostenibile alimentata dalle fee ecosistemiche. Il processo include RFP aperte, selezione di società di ricerca esterne e voti di governance on-chain, coinvolgendo direttamente la community nelle decisioni strutturali. L’obiettivo è trasformare ATOM da semplice token di staking e sicurezza della rete a strumento connesso a flussi di valore reali, legati alle commissioni generate dall’uso dei servizi del network. Le discussioni sulla tokenomics diventano così un banco di prova per l’idea di governo distribuito e per la capacità delle community di prendere decisioni con orizzonte di lungo periodo.

Segnali economici dalla Banca del Giappone e ruolo di Upexi

In parallelo agli sviluppi strettamente crypto, il mercato osserva con attenzione i segnali provenienti dalla Banca del Giappone. L’istituto considera la possibilità di un rialzo dei tassi a dicembre, con discussioni interne sul deprezzamento dello yen e sull’impatto sull’inflazione. Il governatore Kazuo Ueda sottolinea la centralità dei dati su crescita salariale ed economia reale, ricordando che la debolezza della valuta influisce direttamente sull’inflazione sottostante.
I funzionari adattano gradualmente la comunicazione per preparare i mercati a cambiamenti data-driven, in un contesto in cui ogni mossa della banca centrale giapponese può innestare rotazioni nei flussi verso asset considerati rifugio, inclusi Bitcoin e stablecoin in portafogli più speculativi.
Su un altro fronte, Upexi raccoglie 21 milioni di euro tramite un collocamento privato, con l’esplicito obiettivo di espandere il proprio tesoro in SOL e sostenere le operazioni. L’azienda punta su staking Solana per generare rendimenti, sfruttando velocità della blockchain e adozione crescente da parte degli sviluppatori. La strategia combina gestione operativa e posizionamento crypto, confermando come nel 2025 molte società cerchino un equilibrio tra business tradizionale e esposizione a ecosistemi blockchain ad alta crescita. Il mercato crypto evolve così lungo più direttrici: sicurezza degli exchange, crescita degli ETF, stabilità delle stablecoin, strategie di accumulo di Bitcoin, esperimenti tokenomici su Ethereum, Cosmos e Polygon, oltre a un’interazione sempre più stretta con politiche monetarie e tensioni geopolitiche.