Vignetta del Fatto sulla Mannocchi: Brutale, ma reale. Parsi? Da cyberbullo social in TV diventa agnellino

da Livio Varriale
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Per chi ha fretta:

  • Nella puntata di Piazza Pulita, Parsi e Mannocchi, elogiano il mandato di cattura emesso nei confronti di Putin nonostante non abbia un effetto pratico
  • Elogiano la scelta dell’Inghilterra di avvisare gli eserciti alleati dell’impiego di munizioni all’uranio impoverito
  • Bersagliano l’opinione pubblica descrivendola ininfluente sulle azioni politiche ed incapace di riflettere sul conflitto.
  • Il Fatto quotidiano riassume con una vignetta l’intervento della Giornalista che nelle sedi istituzionali, con Parsi presente, aveva preso le distanze dai suoi colleghi. Il quotidiano di Travaglio e Padellaro aggiunge alla foto la didascalia “Cranio impoverito”.
  • La difesa d’ufficio per la Mannocchi avviene sui social ed in tv per mano di coloro che fino a ieri hanno stilato liste di proscrizione, offese gratuite e campagne di delegittimazione nei confronti dei Putinvhester per non mancare nella distinzione di genere “è anche donna”.
  • Metodo che ha favorito Parsi nel farsi strada nell’attività di propaganda utile a fomentare la guerra nell’opinione pubblica italiana, ma senza successo.

Nella puntata di Piazza Pulita del 23 marzo si sono confrontati Antonio Padellaro, Angelo Negri, Francesca Mannocchi e Vittorio Emanuele Parsi sul conflitto ucraino. Il dibattito si è concentrato soprattutto sul mandato di cattura internazionale emesso ai danni di Putin dalla Corte di Giustizia dell’Aia e sull’utilizzo dei proiettili all’uranio impoverito annunciato dal Regno Unito.

Piazza Pulita è iniziata nel peggiore dei modi se prendiamo in considerazione la tendenza generale dei media nel giustificare o elogiare ogni iniziativa bellica che l’Occidente sta mettendo in campo in Ucraina, compresa l’escalation del conflitto dal punto di vista militare, con il fine di salvare il paese di Zelensky dall’invasione russa dapprima con sanzioni economiche e poi con l’invio di tantissime armi sul territorio proprio perchè le narrazioni messe in piedi da economisti, giornalisti ed esperti geopolitici di una certa parte non hanno sortito l’effetto annunciato.

Corrado Formigli, che è stato uno degli inviati durante il periodo della guerra dei Balcani, ha raccontato attraverso un monologo, lanciato inusitatamente ad inizio trasmissione da Maurizio Massini, la storia di un soldato italiano morto per essere stato a contatto con le munizioni dall’alta capacità cancerogena, tanto da rendere radioattivo un cadavere straziato da tumori e di fatto pericoloso anche per chi veglia attorno ad esso. Il dibattito svolto in studio ha visto la coppia Manocchi e Parsi avere un tono molto più basso e a tratti avvilito se consideriamo il tenore dei loro interventi social dove sparano a zero, anche con toni poco professionali, chi è stato schedato in Italia con il soprannome Putinvhester secondo il metodo tanto caro delle liste di proscrizione lanciate dall’area che oggi piange gli attacchi ai danni dei suoi esponenti.

Dinanzi ai drammi raccontati e certificati circa l’uso dell’uranio impoverito, sia la Mannocchi che Parsi si sono dimostrati molto comprensivi sulla scelta dell’Inghilterra di minacciarne l’impiego nel conflitto che sta straziando sul campo di battaglia l’Ucraina e nelle borse un’intera economia occidentale. Aspetti questi che sia Parsi che la Manocchi fanno finta di non vedere e che invece l’opinione pubblica italiana percepisce ed è soprattutto per questo motivo che quest’ultima vede con scetticismo l’attuale narrazione della guerra e vive con la speranza di una pace che invece non è una priorità per chi racconta la guerra dal fronte istituzionale, Parsi, e chi dal fronte ucraino, Mannocchi. Anzi, il bisogno di non sedersi al tavolo da deboli, come ha sottolineato Mannocchi e come ha evidenziato Parsi facendosi strada nel mondo della propaganda di Governo come il più alto esponente, ha portato l’Occidente ad aumentare la necessità di forza militare senza entrare in guerra, rimuovendo a priori le ragioni russe, per sedersi a un tavolo e trattare, ed ha provato a facilitare la narrazione con una censura preventiva delle informazioni provenienti da Mosca, grazie all’esercito di debunker, giornalisti ed analisti di Think Tank finanziati dal mondo anglosassone che spesso inciampano nell’affrettarsi a smentire notizie scomode che poi i fatti rendono evidenti.

È facile sia per Parsi sia per la Mannocchi presenziare nei palazzi che contano e sparlare di Santoro dicendo “io non mi siedo a discutere con lui”, oppure dare addosso al professore Orsini senza un contraddittorio e grazie all’aiuto di una rete di supporto che dall’inizio della guerra ha avviato una vera e propria caccia all’uomo con il colbacco disseminando odio e discredito verso professionisti dell’informazione e stimati docenti universitari che all’improvviso sono diventati “brocchi” perché conservano memoria delle malefatte della NATO nel corso della storia recente, presentano il conflitto del Donbass generato dalla destituzione di Maidan, anche ChatGpt sa questo evento, e dalla narrazione di un fronte Occidentale spietato nei confronti dei suoi stessi alleati, vedi il caso Nord Stream e l’attacco alla Germania. Logiche che molti analisti geopolitici raccontano dall’inizio della Guerra, analisti come Parsi che ha guadagnato notorietà evitando il confronto in tv con Orsini forte dei suoi incarichi pubblici che lo hanno responsabilizzato nel portare l’Italia felicemente in guerra.

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Vignetta del Fatto sulla Mannocchi: Brutale, ma reale. Parsi? Da cyberbullo social in TV diventa agnellino 8

Perché se nulla cambia da questo conflitto nei prossimi mesi, con l’arrivo della bella stagione, con il continuo crollo dei mercati che hanno reso l’Occidente l’unico ordine mondiale fino all’inizio del conflitto e con la continuazione della decimazione dell’esercito ucraino, rispondere a tono ai russi sul campo di battaglia sarà possibile non più con l’invio di armi, ma di soldati come ha dichiarato lo stesso Ministro Crosetto, presentando la necessità di difendersi nei prossimi anni.

Lo stesso Crosetto, che è stato costretto nell’accerchiarsi di un think tank dove non può mancare il “menestrello” Parsi e addirittura il ministro della verità italiano Gianni Riotta assoldato dall’Unione europea per stabilire chi dice il vero e chi il falso attraverso la scuola di giornalismo dell’Università Luiss, ateneo che ha scaricato Orsini ed ha avuto il prestigio di inserire uno dei giudici che ha emesso il mandato di cattura internazionali ai danni di Putin.

La vignetta brutale del Fatto Quotidiano

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Vignetta del Fatto sulla Mannocchi: Brutale, ma reale. Parsi? Da cyberbullo social in TV diventa agnellino 9

La vignetta del Fatto Quotidiano che colpisce una giornalista, non è stata altro che una fotografia del pensiero della Mannocchi espresso dalle sue labbra in quel di Piazza Pulita e che deve fare i conti con quell’opinione pubblica a suo dire incapace di valutare come stanno le cose tanto da scomodare Enrico Mentana a sua difesa, quando questi è stato protagonista di attribuzioni russe nei fatti di guerra che poi si sono dimostrati errori ucraini come Kramators’k, Nord Stream (tutti lo sono stati tranne i russi) e l’incidente missilistico ai confini della Polonia dove morirono due agricoltori.

Sulla questione del “Cranio impoverito” in effetti c’è una offesa e che forse questa sarà sfuggita al vignettista ed è giusto precisare il fatto che la giornalista è affetta da sclerosi multipla come lei stesso ha raccontato. Al netto dei problemi di salute,

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davvero la giornalista comprende l’uranio impoverito?

Se è così comprenderà anche le armi tattiche nucleari e un eventuale male assoluto per un fine così alto come la salvezza di uno Stato che tanto corretto fino ad oggi non è stato nei suoi rapporti internazionali.

Quindi la domanda “ci è o ci fa?” è d’obbligo e l’opinione pubblica se l’è posta sulla base non di quello che dicono gli altri sulla giornalista, ma su quello che la giornalista racconta attraverso le parole dei vari Parsi, Tocci e fonti dei Servizi Ucraini, Britannici e Americani e che molte volte non hanno trovato riscontro se non quella dell’escalation militare giusta con lo stesso valore delle provette di armi biologiche trovate in Iraq.

C’è poi un altro quesito, Parsi e Mannocchi, nel caso, manderanno i propri figli al fronte come noi comuni mortali oppure gli garantiranno un posto dietro le quinte grazie alle loro aderenze internazionali?

Si può anche come

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