Sicurezza Informatica
La Blockchain anche sulla pasta: la tecnologia di tracciamento che parte da Gragnano
Parte da Gragnano, con il nuovo marchio 28 Pastai, di proprietà della Kylia Lab, la sfida della pasta di qualità certificata in blockchain. Dopo la rivoluzione del grano 100% italiano, la nuova frontiera è rappresentata, infatti, dalla tracciabilità della filiera con la nuova tecnologia a portata di smartphone. 28 Pastai, grazie alla collaborazione con Authentico, azienda campana leader nella certificazione di filiera in blockchain, fornisce un QR code che consente ai consumatori di rintracciare tutta la catena di produzione, dai campi di grano, alla semola selezionata dal mulino di fiducia, passando per il lento processo di essiccazione fino al confezionamento del singolo lotto di pasta. Il tutto con una trasparenza mai offerta prima da un pastificio.
Una novità, questa della certificazione del processo, che ha intenzione di mettere fine alle polemiche degli ultimi mesi sulla veridicità di alcune caratteristiche peculiari delle paste artigianali, come quella di Gragnano.
L’origine delle materie prime utilizzate, la tipologia di trafila, ma soprattutto i tempi e le temperature di essiccazione sono già una prerogativa produttiva del marchio 28 Pastai, che ha già ottenuto il riconoscimento IGP di Gragnano. In poche parole, citando una espressione cara a tutti i detrattori o semplicemente dubbiosi della tecnologia, “hanno messo la blockchain anche sulla pasta”.
Pino Coletti, CEO e co fondatore di Authentico srl risponde alla domanda delle domande che riguarda il come si fa a sapere che tutto ciò che viene registrato in blockchain sia rispettato e quanto registrato corrisponda a verità
“In realtà non si può sapere. In quei processi dove sono uomini e non macchine ad inserire dati, a caricare documenti e certificati c’è sempre il rischio di una frode. Tuttavia il rischio è potenziale ma poco vicino alla realtà, per due motivi.
Il primo è che se devi mentire lo devono fare anche tutti i tuoi partner, nel senso che le informazioni inserite in autonomia da ogni attore di filiera devono poi “matchare” con quelli inseriti dagli altri. Quindi sarebbe un’operazione di corruzione del dato che coinvolge più di un soggetto (aziende alimentari che rischiano grosso in caso di falso) e che la rende più complessa, più semplice da sgamare, anche se non impossibile.
Aggiungiamo anche che non esistono ladri che vanno a rubare a viso scoperto e con un faro sulla fronte. Chi agisce nel torbido lo fa col favore delle tenebre. La blockchain è un faro puntato addosso che urla a tutto il mondo (autorità di sorveglianza sorprese) io sono diverso, sono onesto, sono trasparente, non ho nulla da nascondere. Quindi queste due circostanze, almeno per il momento, mettono al riparo da potenziali truffe. Per esperienza ti dico che quando visito le aziende, capisco subito dalla faccia degli imprenditori se quanto offro è adatto al loro modus operandi. In tanti casi mi offrono il caffè e mi accompagnano alla porta ed io sono felice di questo perché noi amiamo lavorare solo con le aziende che ci piacciono. E noi amiamo chi non ha nulla da nascondere.
Aggiungo che, a seconda delle filiere che gestiamo, ci sono dei casi dove sono le macchine (sia IoT in campo, sia macchine in produzione 4.0) che rilasciano i dati in autonomia sulla piattaforma BC che li “notarizza” senza intervento umano. In questo caso è difficile barare.
Quali sono le motivazioni che suggeriscono di attuare un’azione del genere ?
Come racconto sempre alle aziende quando presento Authentico Blockchain, oggi la tracciabilità di filiera in blockchain è una leva commerciale e marketing potentissima, per almeno 6 buone ragioni:
- perche’ la fiducia e’ la nuova “brand equity”
- perché i consumatori consapevoli scelgono solo prodotti di cui si fidano dell’origine
- perchè la polarizzazione dei consumi suggerisce di posizionarsi nella fascia premium (dove ci vogliono valori come etica, trasparenza e sostenibilità certificata)
- perche’ la trasparenza certificata fara’ la differenza tra essere o non essere scelti dal consumatore premium che spende di piu’
- perché l’italianità certificata è un valore dal forte differenziale competitivo,
genera fiducia nel consumatore e ne semplifica il processo di acquisto - perché il 50% dei consumatori non si fida di quel che viene scritto in etichetta, soprattutto quando si tratta delle parole “biologico“, “made in Italy” e “artigianale“.
28 Pastai che è un’azienda giovane, brillante e con sani valori ha subito capito che queste ragioni erano importantissime per entrare in un mercato maturo e presidiato
Questi risvolti possono sfociare in un token NFT o una criptovaluta per dare vita ad un sistema di finanza decentralizzata collegato questo processo
No. Abbiamo scelto una piattaforma che, pur essendo una fork di Ethereum, non avesse tra le sue finalità quella di creare criptovalute da immettere sul mercato. Il meccanismo di base della blockchain è lo stesso, ma le finalità sono differenti. Questo ci consente di avere dei costi di transazione (gas) molto bassi e di non inficiare sull’economicità della nostra offerta.
Sicurezza Informatica
Vulnerabilità RCE zero-day nei router D-Link EXO AX4800
Un gruppo di ricercatori di SSD Secure Disclosure ha scoperto una vulnerabilità critica nei router D-Link EXO AX4800 (DIR-X4860), che consente l’esecuzione di comandi remoti non autenticati (RCE). Questa falla può portare a compromissioni complete dei dispositivi da parte di aggressori con accesso alla porta HNAP (Home Network Administration Protocol).
Dettagli sulla vulnerabilità
Il router D-Link DIR-X4860 è un dispositivo Wi-Fi 6 ad alte prestazioni, capace di raggiungere velocità fino a 4800 Mbps e dotato di funzionalità avanzate come OFDMA, MU-MIMO e BSS Coloring. Nonostante sia molto popolare in Canada e venduto a livello globale, il dispositivo presenta una vulnerabilità che può essere sfruttata per ottenere privilegi elevati e eseguire comandi come root.
La vulnerabilità è presente nella versione firmware DIRX4860A1_FWV1.04B03. Gli aggressori possono combinare un bypass di autenticazione con l’esecuzione di comandi per compromettere completamente il dispositivo.
Processo di sfruttamento
Il team di SSD ha pubblicato un proof-of-concept (PoC) dettagliato che illustra il processo di sfruttamento della vulnerabilità:
- Accesso alla porta HNAP: Solitamente accessibile tramite HTTP (porta 80) o HTTPS (porta 443) attraverso l’interfaccia di gestione remota del router.
- Richiesta di login HNAP: Un attacco inizia con una richiesta di login HNAP appositamente creata, che include un parametro chiamato ‘PrivateLogin’ impostato su “Username” e un nome utente “Admin”.
- Risposta del router: Il router risponde con una sfida, un cookie e una chiave pubblica, utilizzati per generare una password di login valida per l’account “Admin”.
- Bypass dell’autenticazione: Una successiva richiesta di login con l’header HNAP_AUTH e la password generata consente di bypassare l’autenticazione.
- Iniezione di comandi: Una vulnerabilità nella funzione ‘SetVirtualServerSettings’ permette l’iniezione di comandi tramite il parametro ‘LocalIPAddress’, eseguendo il comando nel contesto del sistema operativo del router.
Fonte: SSD Secure Disclosure
Nel frattempo, è consigliato agli utenti del DIR-X4860 di disabilitare l’interfaccia di gestione remota del dispositivo per prevenire possibili sfruttamenti.
Sicurezza Informatica
SEC: “notificare la violazione dei dati entro 30 giorni”
Tempo di lettura: 2 minuti. La SEC richiede alle istituzioni finanziarie di notificare le violazioni dei dati agli individui interessati entro 30 giorni
La Securities and Exchange Commission (SEC) ha adottato emendamenti al Regolamento S-P, obbligando le istituzioni finanziarie a divulgare gli incidenti di violazione dei dati agli individui interessati entro 30 giorni dalla scoperta. Questi emendamenti mirano a modernizzare e migliorare la protezione delle informazioni finanziarie individuali dalle violazioni dei dati e dall’esposizione a parti non affiliate.
Dettagli delle modifiche al Regolamento S-P
Il Regolamento S-P, introdotto nel 2000, stabilisce come alcune entità finanziarie devono trattare le informazioni personali non pubbliche dei consumatori, includendo lo sviluppo e l’implementazione di politiche di protezione dei dati, garanzie di riservatezza e sicurezza, e protezione contro minacce anticipate. Gli emendamenti adottati questa settimana coinvolgono vari tipi di aziende finanziarie, tra cui broker-dealer, società di investimento, consulenti per gli investimenti registrati e agenti di trasferimento.
Principali cambiamenti introdotti
- Notifica agli individui interessati entro 30 giorni: Le organizzazioni devono notificare agli individui se le loro informazioni sensibili sono state o potrebbero essere state accessibili o utilizzate senza autorizzazione, fornendo dettagli sull’incidente, sui dati violati e sulle misure protettive adottate. L’esenzione si applica se le informazioni non sono previste causare danni sostanziali o inconvenienti agli individui esposti.
- Sviluppo di politiche e procedure scritte per la risposta agli incidenti: Le organizzazioni devono sviluppare, implementare e mantenere politiche e procedure scritte per un programma di risposta agli incidenti, includendo procedure per rilevare, rispondere e recuperare da accessi non autorizzati o dall’uso delle informazioni dei clienti.
- Estensione delle regole di salvaguardia e smaltimento: Queste regole si applicano a tutte le informazioni personali non pubbliche, comprese quelle ricevute da altre istituzioni finanziarie.
- Documentazione della conformità: Le organizzazioni devono documentare la conformità con le regole di salvaguardia e smaltimento, escludendo i portali di finanziamento.
- Allineamento della consegna annuale dell’avviso sulla privacy con il FAST Act: Questo prevede esenzioni in determinate condizioni.
- Estensione delle regole agli agenti di trasferimento registrati presso la SEC o altre agenzie regolatrici.
Implementazione e tempistiche
Gli emendamenti entreranno in vigore 60 giorni dopo la pubblicazione nel Federal Register, la rivista ufficiale del governo federale degli Stati Uniti. Le organizzazioni più grandi avranno 18 mesi per conformarsi dopo la pubblicazione, mentre le entità più piccole avranno due anni.
Implicazioni e obiettivi
Questi aggiornamenti rappresentano una risposta alla trasformazione significativa della natura, scala e impatto delle violazioni dei dati negli ultimi 24 anni. Gary Gensler, presidente della SEC, ha dichiarato che questi emendamenti forniscono aggiornamenti cruciali a una regola adottata per la prima volta nel 2000, contribuendo a proteggere la privacy dei dati finanziari dei clienti.
Inoltre, la SEC ha introdotto nuove regole a dicembre, richiedendo a tutte le società pubbliche di divulgare eventuali violazioni che abbiano influito materialmente o che siano ragionevolmente probabili influire materialmente sulla strategia aziendale, sui risultati operativi o sulla condizione finanziaria.
Sicurezza Informatica
Kinsing sfrutta nuove vulnerabilità per espandere botnet cryptojacking
Tempo di lettura: 2 minuti. Il gruppo Kinsing sfrutta nuove vulnerabilità per espandere la botnet di cryptojacking, prendendo di mira sistemi Linux e Windows.
Il gruppo di cryptojacking Kinsing ha dimostrato la capacità di evolversi e adattarsi rapidamente, integrando nuove vulnerabilità nel proprio arsenale per espandere la botnet. Questi attacchi, documentati da Aqua Security, mostrano come Kinsing continui a orchestrare campagne di mining di criptovalute illegali dal 2019.
Campagne e vulnerabilità sfruttate
Kinsing utilizza il malware noto come H2Miner per compromettere i sistemi e inserirli in una botnet di mining di criptovalute. Dal 2020, Kinsing ha sfruttato varie vulnerabilità, tra cui:
- Apache ActiveMQ, Log4j, NiFi
- Atlassian Confluence
- Citrix, Liferay Portal
- Linux
- Openfire, Oracle WebLogic Server, SaltStack
Oltre a queste vulnerabilità, Kinsing ha utilizzato configurazioni errate di Docker, PostgreSQL e Redis per ottenere l’accesso iniziale ai sistemi, trasformandoli poi in botnet per il mining di criptovalute.
Metodi di attacco e infrastruttura
L’infrastruttura di attacco di Kinsing si suddivide in tre categorie principali: server iniziali per la scansione e lo sfruttamento delle vulnerabilità, server di download per lo staging dei payload e degli script, e server di comando e controllo (C2) che mantengono il contatto con i server compromessi. Gli indirizzi IP dei server C2 risolvono in Russia, mentre quelli utilizzati per scaricare script e binari si trovano in paesi come Lussemburgo, Russia, Paesi Bassi e Ucraina.
Strumenti e tecniche di evasione
Kinsing utilizza diversi strumenti per sfruttare i server Linux e Windows, inclusi script shell e Bash per i server Linux e script PowerShell per i server Windows. Il malware disabilita i servizi di sicurezza e rimuove i miner rivali già installati sui sistemi. Le campagne di Kinsing mirano principalmente alle applicazioni open-source, con una preferenza per le applicazioni runtime, i database e le infrastrutture cloud.
Categorie di programmi utilizzati
L’analisi dei reperti ha rivelato tre categorie distinte di programmi utilizzati da Kinsing:
- Script di Tipo I e Tipo II: utilizzati dopo l’accesso iniziale per scaricare componenti di attacco, eliminare la concorrenza e disabilitare le difese.
- Script ausiliari: progettati per ottenere l’accesso iniziale sfruttando vulnerabilità e disabilitando componenti di sicurezza specifici.
- Binari: payload di seconda fase che includono il malware principale Kinsing e il crypto-miner per minare Monero.
Prevenzione e misure proattive
Per prevenire minacce come Kinsing, è cruciale implementare misure proattive come il rafforzamento delle configurazioni di sicurezza prima del deployment. Proteggere le infrastrutture cloud e i sistemi runtime può ridurre significativamente il rischio di compromissioni.
Il gruppo Kinsing continua a rappresentare una minaccia significativa nel panorama della sicurezza informatica, dimostrando la capacità di adattarsi e sfruttare rapidamente nuove vulnerabilità. La protezione contro queste minacce richiede misure di sicurezza robuste e aggiornamenti continui delle configurazioni di sistema.
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