Tech
I tre colori dell’hacking, sgomberiamo ogni possibile dubbio
Tempo di lettura: 2 minuti. L’hacking non ha nulla di condannabile. Tuttavia, è anche vero come sia sottile la linea di confine tra legalità e crimine
L’hacking è un’attività non necessariamente dannosa che consiste nell’uso della tecnologia e delle relative conoscenze per aggirare un ostacolo. Sebbene gli hacker siano in genere raffigurati dall’immaginario collettivo come criminali informatici incappucciati che prosperano sottraendo dati e scatenando ogni sorta di hacking alla sicurezza digitale, il termine più consono per definire questo tipo di hacking illegale è in realtà cracking (violare un sistema o una rete di computer, compromettere sistemi, account personali, dispositivi digitali per fini illeciti).
I tre colori dell’hacking
Quindi, per sgomberare ogni ombra di dubbio, è bene precisare che l’hacking non ha nulla di condannabile. Tuttavia, è anche vero come sia sottile la linea di confine tra legalità e crimine. Eseguire un’operazione di hacking senza prima ottenere il consenso non è mai da considerarsi una azione corretta. Per tali motivi la comunità di hacker può essere suddivisa in tre grandi gruppi, che si distinguono in base alla legalità delle loro azioni:
- Hacker “black hat”,
- Hacker etici “white hat”,
- Hacker “grey hat”
L’hacker black hat è il tipico criminale informatico che agisce di nascosto per perseguire agilmente ogni forma di attività digitale con finalità illegali:
- creare un exploit (uno strumento software utilizzato per sfruttare una determinata vulnerabilità) in modo da accedere al sistema, diffondere malware;
- vendere le proprie refurtive digitali e promuovere prodotti di hacking illegalI sul dark web.
In modo diametralmente opposto gli hacker white hat svolgono tutte le loro attività di hacking etico alla luce del sole e solo dopo aver ricevuto un permesso esplicito. Le società assumono spesso hacker white hat per:
- il penetration testing allo scopo di identificarne le vulnerabilità o le falle nella sicurezza, attaccando deliberatamente i propri sistemi e software;
- simulazioni di campagne di phishing allo scopo di testare la resistenza agli attacchi e aiutare a identificare lacune che meritano di essere colmate tramite formazione sulla sicurezza informatica.
Infine gli hacker grey hat possono essere considerati una via di mezzo tra altri due gruppi di hacker. Anche se l’hacking grey hat potrebbe avere fini positivi, è pur sempre illegale svolgere attività di hacking sulla sicurezza senza prima avere una autorizzazione a farla. Spesso gli hacker gray:
- iniziano a sondare i sistemi e software, senza alcun consenso, per identificare una falla nella sicurezza e solo dopo propongono di fornire una soluzione dietro compenso;
- utilizzano l’hacking per l’attivismo, smascherando pubblicamente le vulnerabilità, costringendo così la vittima a sanarle tassativamente.
Suggerimenti di difesa contro l’hacking illecito
La cosiddetta igiene digitale quotidiana può davvero fare la differenza. Tenere aggiornato il software, usare password univoche su ciascun account e personalizzate su router e dispositivi smart, prestare attenzione ai link, evitare siti Web non sicuri (privi di crittografia HTTPS) e utilizzare un buon antivirus sono tutte correzioni rapide per un buon punto di partenza.
Prestando attenzione ai classici sintomi che i nostri dispositivi eventualmente sotto attacco hacking possono presentare (software antivirus risulta disattivato, traffico Internet reindirizzato, addebiti anomali sui conti correnti, insoliti pop-up) ulteriori accorgimenti di buona pratica potrebbero essere:
- Fare attenzione alle reti Wi-Fi pubbliche, usare piuttosto una VPN e la propria connessione wifi condivisa dal proprio smartphone;
- usare uno strumento per la gestione delle password (non memorizzare mai password sui moduli browser);
- usare l’autenticazione a due fattori, dove possibile;
- non condividere dati sui social media;
- imparare a riconoscere attacchi di phishing, spoofing e furti di cookie;
- scaricare programmi e app da fonti ufficiali facendo attenzione a eventuali richieste di autorizzazioni anomale degli stessi applicativi.
Tech
Google I/O 2024 : la ricerca web ai tempi di Gemini
Tempo di lettura: < 1 minuto. Il futuro dell’interazione cambierà, facendo una domanda a Google, il modello di intelligenza artificiale, addestrato su praticamente tutto il web, sarà capace di fornire direttamente una risposta all’utente. Al momento i siti saranno citati come “fonte” dell’informazione, in futuro non ci sarà più una fonte, ma diversi contenuti letti e rielaborati dall’Intelligenza Artificiale, che risponderà all’utente con parole proprie, utilizzando i siti solo come contenitori di informazioni.
Si è appena concluso l’evento Google I/O 2024 dove l’azienda ha presentato le ultime novità tecnologiche e le innovazioni sui suoi servizi.
Tra le varie novità, principalmente legate all’intelligenza artificiale, abbiamo avuto conferma di quello che già si sospettava da tempo: il motore di ricerca cambierà per sempre.
Gli esperti SEO (ottimizzazione dei siti per i motori di ricerca) hanno reso i contenuti del web sempre più “leggibili” da parte del crawler di Google. Il motivo per cui i webmaster ed esperti SEO formattano i contenuti dei siti così come richiede Google è legato alla opportunità di ricevere maggiore traffico e visite sui propri siti.
Gli utenti del web quando cercano una informazione lo fanno principalmente utilizzando il motore di ricerca di Google. I risultati della ricerca inizialmente erano una serie di link verso siti che probabilmente contenevano la risposta. Nel corso degli anni abbiamo assistito alla “cannibalizzazione” di molti di questi contenuti, il motore di ricerca infatti, quando ci riesce, prima dei link fornisce direttamente la risposta.
Il futuro dell’interazione cambierà, facendo una domanda a Google, il modello di intelligenza artificiale, addestrato su praticamente tutto il web, sarà capace di fornire direttamente una risposta all’utente. Al momento i siti saranno citati come “fonte” dell’informazione, in futuro non ci sarà più una fonte, ma diversi contenuti letti e rielaborati dall’Intelligenza Artificiale, che risponderà all’utente con parole proprie, utilizzando i siti solo come contenitori di informazioni.
Le informazioni verranno capite, valutate, rielaborate e fornite agli utenti.
Leggi tutte le novità seguendo il nostro speciale su Google I/O 2024.
Intelligenza Artificiale
Google rivoluziona GenDino di Chrome con l’AI Generativa
Tempo di lettura: < 1 minuto. Scopri “GenDino”, la versione speciale del gioco del dinosauro di Chrome potenziata da AI generativa, lanciata brevemente durante il Google I/O 2024.
In occasione del Google I/O 2024, Google ha introdotto una versione speciale del famoso gioco del dinosauro di Chrome, soprannominato “GenDino”, incorporando elementi di intelligenza artificiale generativa per arricchire l’esperienza di gioco.
Dettagli del Gioco GenDino
“GenDino” ha offerto una breve ma intrigante dimostrazione delle capacità dell’AI generativa, consentendo ai giocatori di personalizzare il T-Rex, gli ostacoli e il deserto del gioco con immagini generate dall’intelligenza artificiale. Questa funzionalità era accessibile solo per pochi minuti prima dell’inizio del keynote del Google I/O 2024. I giocatori potevano utilizzare un pulsante “I’m feeling lucky” per sperimentare combinazioni predefinite create dall’AI, come un fulmine che salta sopra le persone.
Esperienza e Problemi Tecnici
Nonostante l’idea innovativa, alcuni utenti hanno riscontrato problemi tecnici, ricevendo avvisi del tipo “Can’t generate right now — the model is busy”, che impedivano l’uso della funzione di personalizzazione. Tuttavia, coloro che sono riusciti a provare il gioco con le combinazioni predefinite hanno apprezzato questa breve ma divertente esperienza.
L’introduzione di “GenDino” rappresenta un esempio giocoso dell’applicazione dell’intelligenza artificiale generativa in contesti familiari, dimostrando come la tecnologia AI possa essere utilizzata per reinventare anche le esperienze quotidiane più semplici. Sebbene la disponibilità del gioco sia stata limitata, l’evento ha offerto un assaggio delle potenzialità creative dell’AI. Questo aggiornamento temporaneo al classico gioco del dinosauro di Chrome riflette l’interesse crescente di Google nell’esplorare e dimostrare le applicazioni pratiche dell’intelligenza artificiale generativa in modi nuovi e interessanti.
Intelligenza Artificiale
Google “AI Overviews” rinnova la Ricerca Generativa
Tempo di lettura: < 1 minuto. Google introduce “AI Overviews”, una versione migliorata della sua ricerca generativa, che promette di rivoluzionare l’accesso alle informazioni online.
Google ha annunciato il lancio di “AI Overviews”, una funzionalità di ricerca generativa rivisitata, che sarà disponibile a partire da questa settimana per tutti gli utenti negli Stati Uniti, con piani di estensione ad altri paesi in seguito.
Dettagli su AI Overviews
“AI Overviews” rappresenta un’evoluzione della precedente funzionalità di Google, la Search Generative Experience (SGE), che forniva riassunti e risposte generati tramite intelligenza artificiale per le ricerche degli utenti. Questa nuova versione, presentata durante la conferenza Google I/O da Sundar Pichai, CEO di Google, promette di offrire un’esperienza di ricerca più approfondita e accessibile.
Caratteristiche della Funzionalità
Le prime immagini mostrate durante l’evento Google I/O indicano che “AI Overviews” potrebbe funzionare in modo simile alla SGE, ma con un’interfaccia utente rinnovata. In particolare, sembra includere un riquadro informativo posizionato prima dei risultati di ricerca, che offre un’anteprima generata dall’AI sul tema cercato, migliorando la comprensione e l’efficienza della ricerca.
Implicazioni e Aspettative
L’introduzione di “AI Overviews” sottolinea l’impegno continuo di Google nell’integrare l’intelligenza artificiale nei suoi servizi, puntando a rendere l’informazione più intuitiva e facilmente navigabile per gli utenti. Questo aggiornamento potrebbe cambiare notevolmente il modo in cui gli utenti interagiscono con il motore di ricerca, specialmente in termini di velocità e profondità di accesso alle informazioni.
Con “AI Overviews”, Google mira a stabilire un nuovo standard nell’ambito della ricerca online, utilizzando l’AI per sintetizzare e presentare dati complessi in modo più efficace e utile. L’attenzione sarà rivolta alle reazioni degli utenti e alle performance della funzionalità nei prossimi mesi, specialmente in vista della sua espansione a livello globale. L’attesa per vedere come “AI Overviews” trasformerà l’esperienza di ricerca quotidiana è alta, con aspettative che Google continui a spingere i confini dell’innovazione tecnologica nel campo dell’intelligenza artificiale.
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