Grok 3: salto di qualità tra nuova modalità vocale e un supercomputer da 5 miliardi

xAI lancia Grok 3 con una nuova modalità vocale, mentre Musk è vicino a un accordo da 5 miliardi con Dell per costruire il supercomputer Colossus.

da Maria Silvano
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Grok

L’intelligenza artificiale sta vivendo un’epoca di grande evoluzione, con colossi come OpenAI, Google DeepMind e Anthropic che si contendono il primato nel settore. Tuttavia, Elon Musk e la sua società xAI hanno deciso di alzare la posta, presentando Grok 3, un modello AI avanzato che introduce una nuova modalità vocale, migliori capacità di ragionamento e problem solving e un dataset di addestramento significativamente più ampio.

Contestualmente, xAI è in trattativa con Dell per la fornitura di migliaia di server AI equipaggiati con GPU Nvidia GB200 Blackwell, un investimento da 5 miliardi di dollari destinato a supportare il supercomputer Colossus, progettato per rendere xAI un attore di primo piano nel settore dell’AI generativa.

Con queste mosse, Musk si prepara a sfidare direttamente OpenAI, azienda che lui stesso aveva contribuito a fondare nel 2015 prima di separarsene per divergenze strategiche.

Grok 3: un modello AI più potente e versatile

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Il modello Grok 3 rappresenta un significativo passo avanti rispetto ai suoi predecessori. Basato su un dataset molto più ampio e su una nuova architettura di rete neurale, promette prestazioni migliori in molteplici campi, tra cui ricerca avanzata, calcoli matematici complessi e generazione di contenuti intelligenti.

Le principali novità di Grok 3 includono:

  • Deep Search, un motore di ricerca avanzato basato su AI che migliora la pertinenza delle risposte.
  • Migliori capacità di problem solving in ambito scientifico e tecnico, con una maggiore accuratezza nella risoluzione di equazioni matematiche e simulazioni fisiche.
  • Grok-3 Mini, una versione più leggera e veloce del modello principale, pensata per risposte rapide ma meno dettagliate.
  • Tecnologie di auto-verifica, che riducono il rischio di allucinazioni e migliorano l’affidabilità delle informazioni fornite.
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Secondo i benchmark interni, Grok 3 supera GPT-4o in alcuni test di ragionamento avanzato, dimostrando una maggiore efficienza nel riconoscimento del contesto e nella comprensione di domande complesse.

L’integrazione della modalità vocale: un passo verso l’AI conversazionale

Una delle caratteristiche più innovative di Grok 3 è l’introduzione di una modalità vocale avanzata, progettata per offrire un’interazione più naturale e fluida con l’AI.

Come funziona la modalità vocale di Grok 3?

La nuova modalità vocale permette agli utenti di interagire con Grok in tempo reale, utilizzando due voci AI personalizzabili, Ara e Grok.

Questa funzione è pensata per:

  • Rendere più naturale l’interazione con l’AI, eliminando la necessità di digitare le richieste.
  • Migliorare l’accessibilità, consentendo l’uso dell’intelligenza artificiale anche a utenti con disabilità visive o motorie.
  • Velocizzare la comunicazione, permettendo di ottenere risposte senza dover attendere il completamento dell’elaborazione testuale.

Attualmente, la modalità vocale è disponibile solo per gli utenti X Premium+, ma verrà estesa progressivamente a un pubblico più ampio nei prossimi mesi.

Musk ha dichiarato che il futuro dell’AI sarà sempre più orientato alle interfacce vocali, con Grok 3 che rappresenta solo il primo passo verso un assistente virtuale completamente interattivo.

L’accordo con Dell: un supercomputer AI da 5 miliardi di dollari

Parallelamente allo sviluppo di Grok 3, xAI sta lavorando su un’infrastruttura di calcolo AI senza precedenti, in collaborazione con Dell e Nvidia.

Secondo le ultime indiscrezioni, Musk è vicino a un accordo da 5 miliardi di dollari con Dell per l’acquisto di migliaia di server AI equipaggiati con le GPU Nvidia GB200 Blackwell.

A cosa servirà questa potenza di calcolo?

Le nuove GPU Blackwell saranno utilizzate per alimentare Colossus, il supercomputer AI di xAI, che avrà il compito di:

  • Allenare versioni sempre più avanzate di Grok.
  • Gestire modelli AI su larga scala, riducendo i tempi di elaborazione.
  • Competere con i data center di OpenAI e Google DeepMind, due dei principali rivali nel settore dell’AI.

Il progetto Colossus: la scommessa di Musk sull’AI generativa

Il supercomputer Colossus è attualmente in fase di sviluppo a Memphis, dove xAI sta costruendo uno dei data center AI più potenti al mondo.

Questo progetto rientra nella strategia di Musk per rendere xAI un competitor di rilievo nel settore dell’AI generativa, riducendo la dipendenza da fornitori esterni e garantendo un controllo totale sull’infrastruttura di calcolo.

Le specifiche di Colossus includono:

  • Oltre 200.000 GPU Nvidia per il calcolo parallelo.
  • Un’infrastruttura basata su server Dell e Supermicro.
  • Un’architettura ottimizzata per il training di modelli AI su larga scala.

Se l’accordo con Dell verrà finalizzato, xAI avrà una delle infrastrutture AI più potenti al mondo, superando molti dei data center attualmente in uso da altre aziende tecnologiche.

Quali sono le implicazioni di queste mosse per il settore AI?

L’accelerazione di xAI nello sviluppo di Grok 3 e nella costruzione di Colossus avrà un impatto significativo su diversi livelli:

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  • Competizione più serrata con OpenAI, Google DeepMind e Anthropic.
  • Maggiore disponibilità di alternative AI rispetto ai servizi di Microsoft e Google.
  • Possibili nuove applicazioni AI per X (ex Twitter), Tesla e altre aziende di Musk.

L’introduzione della modalità vocale potrebbe inoltre cambiare il modo in cui interagiamo con l’intelligenza artificiale, rendendola più accessibile e integrata nella vita quotidiana.

Musk alza la posta nella corsa all’AI

Con il lancio di Grok 3, la modalità vocale e l’investimento in un supercomputer AI da 5 miliardi di dollari, Elon Musk sta dimostrando di voler giocare un ruolo da protagonista nella rivoluzione dell’intelligenza artificiale.

Se le previsioni si avvereranno, xAI potrebbe diventare uno dei principali attori nel settore AI, ridefinendo gli equilibri e mettendo sotto pressione i giganti già affermati come OpenAI e Google. Con il progetto Colossus, Musk non si limita a competere nel campo della ricerca AI, ma vuole costruire un’infrastruttura indipendente capace di scalare su livelli senza precedenti.

Il futuro dell’intelligenza artificiale è ancora incerto, ma una cosa è chiara: con xAI, Grok 3 e Colossus, Elon Musk non intende restare a guardare.

Si può anche come

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