Inchieste
Quando il femminismo diffonde odio sui social
Tempo di lettura: 2 minuti. E’ giusto che una donna picchi un uomo? Secondo il pubblico social, sì.
Nel mondo di Twitter è apparso un post di un utente femminile che ha raccontato la storia della figlia che ha sferzato un pugno in faccia ad un compagno di calcetto che aveva apostrofato un’amica.
Il tweet ha ottenuto 21 mila mi piace, incassando il gradimento di molti iscritti al social con una media da star internazionale. Tutto molto interessante se la storia fosse vera ed il profilo non risulta associato ad una persona reale.
La strategia di raccontare una storia che susciti indignazione da parte del pubblico è una componente primaria della comunicazione sui social network di successo, ma questo non deve far distrarre dal messaggio che questa storia lascia a chi la legge.
Una madre approva il gesto violento della figlia, maggiore dell’offesa che la sua amica ha ricevuto.
In un contesto calcistico le parole grosse sono all’ordine del giorno così come l’essere scostumati in campo dove l’avversario non solo non è immune dalle offese, ma spesso ci rientra tutto l’arco familiare ed anche qualche santo tirato per le orecchie dal cielo.
La legge del campo, per chi ha giocato a calcio, recita che all’interno del rettangolo di gioco si può dire di tutto per poi dimenticarsi quanto successo trascorsi i 90 minuti della partita. Non è un bel messaggio da parte di una madre quello di tollerare la violenza della figlia minorenne nei confronti di un altro minorenne seppur questo sia uno scostumato.
Non solo c’è un comportamento antisportivo che una madre insegna ad una figlia, ma c’è anche l’utilizzo della violenza ai fini di un regolamento di conti non tra due compagni di calcetto, bensì tra un uomo ed una donna.
Questo può essere classificato come odio e non è un caso che il “sangue” faccia audience. Il vero problema di questa storia sono i like di un pubblico in cerca della gogna pubblica e di situazioni conflittuali che tollerano la violenza come soluzione.
La parte triste della storia è che il racconto sia inventato e ad opera di un profilo che non risulta collegato ad una persona in carne ed ossa. Alcuni utenti hanno segnalato che la foto utilizzata appartiene ad un’altra persona e questo cala l’attività del profilo nella più violenta propaganda femminista.
Andando a leggere nei commenti, c’è un profilo che svela l’arcano e svela che il tweet è stato copiato da un profilo anglosassone.
Aldilà dell’attività subdola di un soggetto non definito che semina odio con una storia inventata, resta il doppiopesismo sui social che ci pone dinanzi a due domande ed altrettante risposte:
E’ giusto che un uomo picchi una donna? Assolutamente no.
E’ giusto che una donna picchi un uomo?
Secondo il pubblico social sì.
Inchieste
Pharmapiuit.com : sito truffa online dal 2023
Tempo di lettura: 2 minuti. Pharmapiuit.com è l’ultimo sito truffa ancora online di una serie di portali che promettono forti sconti, ma in realtà rubano ai clienti
Una segnalazione alla redazione di Matrice Digitale del sito pharmapiuit.com ha permesso di scovare un altro sito truffa. Il portale web è una farmacia online che vende prodotti di ogni genere, dai farmaci da banco ai prodotti omeopatici passando per le calzature ortopediche.
Il portale è sfuggito alla miriade di siti scovati dalla redazione nei mesi precedenti grazie anche alle segnalazioni dei lettori, che in passato sono stati messi in rete e spesso sfruttavano il nome di aziende esistenti ed infatti risulta online dal 2023 e questo fa intendere che appartiene alla schiera di siti truffa scovati e molti oscurati dagli stessi criminali.
Anche in questo caso, l’utente ha provato ad acquistare un prodotto segnalando il sito in questione “puó sembrare un sito italiano perché riporta un indirizzo italiano: Via Roncisvalle, 4 37135 Verona, ma in realtá, quando si fa un ordine, il pagamento finisce da VDDEALS e nessun prodotto ordinato arriva”. Non arriva regolare conferma d’ordine, ma delle mail in lingua straniera da servivesvip@guo-quan.com con dei link per tracciare un ipotetico pacco. Non ho cliccato i link per non cadere in altra truffa. Comunque a distanza di piú di 3 settimane è arrivato nulla“.
Dando uno sguardo al portale ed al modulo di acquisto, è possibile notare che, nonostante sia promossa la vendita attraverso più piattaforme di pagamento, il sito accetti dati di Visa e Mastercard. Questo perché sono ancora le uniche carte di credito facilmente spendibili nei mercati neri per effettuare acquisti fraudolenti.
E’ chiaro che il pagamento avvenga, così come sia possibile anche che i dati inseriti possano creare un profilo completo di acquisto ai criminali in modo tale da poter perpetrare la truffa in piena autonomia su altri canali di vendita.
Il sito originale
Il sito originale è Pharmapiu.it ( è bastato unire il dominio aggiungendo il punto com pharmapiuit.com ) ed è di una farmacia di Messina che nulla a che vedere con la truffa in questione ed è stata avvisata già dalla redazione.
Hai dubbi su in sito oppure hai subito una truffa? contatta la Redazione
Inchieste
Temunao.Top: altro sito truffa che promette lavoro OnLine
Tempo di lettura: 2 minuti. Temunao.top è l’ennesimo sito web truffa che promette un premio finale a coloro che effettuano con i propri soldi degli ordini
L’inchiesta di Matrice Digitale sulla truffa Mazarsiu ha subito attirato l’attenzione dei lettori che hanno trovato una similitudine con il sito già analizzato e quello di Mark & Spencer scoperto qualche mese addietro: www.temunao.top.
Un lettore è stato contattato da una certa “Darlene” via WA da un numero +34 697 32 94 09 che lo ha fatto iscrivere alla piattaforma che si presenta con lo stesso modello di Mazarsiu. Questo portale è indirizzato a un pubblico spagnolo che cade in tranello leggendo “Temu” e si ritrova in una pagina in lingua ispanica.
In questa occasione, l’utente ha perso 750 euro, ma per fortuna non è caduto anche nella trappola di Mazarsiu e sembrerebbe che ci sia un collegamento tra le due organizzazioni per il modo di fare aggressivo-passivo degli interlocutori al telefono che mandano messaggi, ma non rispondono perché si dicono sempre impegnatissimi a trainare gli affari.
Il sito web è online dal 4 aprile di quest’anno e questo fa intendere che sia probabile che in molti siano caduti nella trappola perdendo soldi in seguito a quella che sembrerebbe una truffa messa in piedi dallo stesso gruppo criminale su scala internazionale.
Continuate a segnalare siti truffa o sospetti alla redazione via Whatsapp o attraverso il form delle SEGNALAZIONI
Inchieste
Attenti a Mazarsiu.com : offerta lavoro truffa da piattaforma Adecco
Tempo di lettura: 2 minuti. Dalla piattaforma Adecco ad un sito che offre lavoro attraverso le Google Ads: è la storia di Mazarsiu e di una segnalazione in redazione
Nel mese di gennaio abbiamo trattato la notizia di una offerta di lavoro fittizia che usava il blasone di Mark & Spencer. Una lettrice di Matrice Digitale ha prontamente contattato la redazione dopo che, in fase di navigazione su un sito di Adecco, società famosa per il suo servizio di lavoro interinale a lavoratori e aziende, ha cliccato su un banner pubblicitario che l’ha proiettata su questa pagina:
www.mazarsiu.com si presenta come sito web che consente di svolgere dei compiti e di guadagnare una volta finite le 38 “mansioni”. Ogni mansione ha un investimento incrementale che frutta diverse centinaia di migliaia di euro ai criminali.
L’ancoraggio alla potenziale vittima è stato fatto attraverso WhatsApp da parte di un numero italiano ( 3511580682 ) con un nome ispanico
L’utente Lara Cruz si presenta a nome di una società che reale con sede a Napoli, ma ha un volto asiatico in foto e un nominativo ispanico. E si propone di aiutare gli utenti nella loro fase di registrazione per poi indirizzarle da subito nel lavoro.
La segnalazione è stata inviata in redazione il 15 ed il sito è stato creato il 14 maggio, un giorno prima, ed il veicolo del sito truffa è stato possibile grazie all’utilizzo di una sponsorizzata su AdWords da una piattaforma legittima di Adecco e, per fortuna, la malcapitata ha letto l’inchiesta di Matrice Digitale che l’ha messa sull’attenti.
Se doveste trovarvi dinanzi a un sito che propone lavoro on line, come Mazarsiu o Mark & Spencer, e l’impiego consiste nell’anticipare dei soldi, contattate subito le Autorità o la redazione di Matrice Digitale nell’apposito form di segnalazione o via WhatsApp
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