Gennaio 2025: Meloni e Tusk crescono, ma la contestazione social cresce

da Livio Varriale
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meloni tusk premiers gennaio 2025

La chiusura del mese di gennaio ha tracciato un quadro tutt’altro che stabile per i leader europei. L’analisi condotta da Matrice Digitale, incentrata sulle interazioni avvenute su X, la piattaforma di Elon Musk, ha evidenziato come il dibattito politico stia assumendo sempre più una dimensione internazionale, con figure chiave del panorama europeo che si contendono l’attenzione del pubblico digitale.

L’analisi di Matrice Digitale

Lo studio ha preso in esame l’attività sui social di Giorgia Meloni, Donald Tusk, Viktor Orbán, Pedro Sánchez, Emmanuel Macron, Olaf Scholz e Volodymyr Zelensky, con una raccolta dati che ha registrato un totale di 658.679 tweet, i quali hanno generato 181.922.285 like, 34.044.976 condivisioni, 3.314.867 citazioni e 11.992.274 interazioni totali.

Oltre all’analisi dei semplici volumi di interazione, lo studio ha tenuto conto della lingua madre dei leader analizzati, offrendo una panoramica dettagliata delle conversazioni relative a ciascun politico nei rispettivi contesti nazionali e internazionali.

L’attività dei leader sui social

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Dal punto di vista quantitativo, il leader più attivo nel mese di gennaio è stato Pedro Sánchez, che ha pubblicato 45 tweet, seguito da Emmanuel Macron con 35 e da Donald Tusk e Giorgia Meloni appaiati con 26. Olaf Scholz e Volodymyr Zelensky si sono fermati a 17, mentre Viktor Orbán si è rivelato il meno attivo in assoluto.

Indice di Gradimento, Viralità e Dibattito

Se il volume di tweet pubblicati rappresenta un primo indicatore dell’attività politica digitale, è l’indice di gradimento a fornire un quadro più significativo dell’impatto che questi leader hanno sul pubblico. Giorgia Meloni ha registrato il punteggio più alto, grazie alla media tra il numero di like e tweet, seguita da Viktor Orbán e Donald Tusk. Più distante Volodymyr Zelensky, con Emmanuel Macron al centro della classifica, mentre Pedro Sánchez e Olaf Scholz si collocano nelle ultime posizioni.

Il dato sorprendente è che, nonostante la scarsa attività di Orbán sui social, il suo indice di gradimento è comunque molto elevato, segnale che i pochi interventi del premier ungherese generano una risposta di grande impatto tra gli utenti della piattaforma.

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Se il gradimento esprime l’affezione del pubblico, l’indice di viralità misura la capacità di un politico di diffondere i propri messaggi. Viktor Orbán è risultato il leader più virale, con Giorgia Meloni al secondo posto, mentre Donald Tusk ha mantenuto una posizione rilevante. Emmanuel Macron, invece, ha superato Pedro Sánchez, grazie all’alto numero di condivisioni rispetto ai tweet pubblicati.

Ma il dato più rilevante riguarda il dibattito generato. In questo caso, due figure si sono distinte per polarizzazione: Donald Tusk e Giorgia Meloni sono i leader che hanno ricevuto il maggior numero di commenti, seguiti da Pedro Sánchez, che, sebbene sia ultimo per gradimento, si colloca tra i primi per numero di interazioni e discussioni.

Il dibattito digitale è un indicatore fondamentale, perché misura il livello di coinvolgimento e, molto spesso, di dissenso. Più commenti un politico riceve, più è al centro di critiche o di una discussione accesa. Zelensky e Orbán, al contrario, risultano tra i meno discussi, segnale che le conversazioni su di loro sono più contenute o meno partecipate nelle loro lingue originali.

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Chi è il leader più apprezzato?

L’analisi del sentiment restituisce una classifica che si discosta dall’indice di gradimento e dal volume di interazioni. Il leader con la percentuale più alta di commenti positivi è Volodymyr Zelensky, sebbene la maggior parte dei suoi commenti siano in realtà negativi, con una piccola quota di interazioni neutre che mitigano l’ostilità nei suoi confronti.

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Subito dopo si posiziona Giorgia Meloni, che mantiene un saldo positivo nel rapporto tra consensi e critiche, mentre Olaf Scholz e Emmanuel Macron registrano un recupero rispetto ai mesi precedenti. Situazione diversa per Donald Tusk, che continua a ricevere un’alta percentuale di commenti negativi.

Sorprendente il dato relativo a Pedro Sánchez, che vede una crescita costante di critiche, ma ancora più rilevante è l’aumento del sentiment negativo nei confronti di Viktor Orbán, segno che le sue politiche e le sue dichiarazioni pubbliche continuano a generare divisioni anche tra il suo stesso pubblico di riferimento.

L’analisi mostra quindi una chiara distinzione tra il percepito internazionale e quello nazionale: mentre i leader che operano su scala globale, come Zelensky, ricevono un sostegno più ampio dall’estero, la loro popolarità all’interno del proprio paese è spesso più fragile. Lo stesso vale per Meloni e Orbán, che godono di un supporto digitale significativo, ma subiscono un’alta esposizione a critiche nei rispettivi contesti nazionali.

Meloni domina il dibattito su X: gli Hashtag più utilizzati

Un elemento fondamentale nell’analisi di Matrice Digitale è lo studio degli hashtag più utilizzati all’interno del dibattito politico. I dati mostrano come Giorgia Meloni sia il tema più discusso a livello europeo, superando persino Volodymyr Zelensky. Gli hashtag più ricorrenti legati al premier italiano includono #MeloniVergognaNazionale e #GovernoDellaVergogna, segnale di un forte attivismo online da parte delle opposizioni, che mantengono costantemente elevato il livello di discussione sulle politiche del governo italiano.

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Oltre alla politica italiana, gli argomenti più trattati sono stati la Giornata della Memoria, l’attività di Elon Musk, il ruolo di Donald Trump e il caso Al-Masri, dimostrando come il dibattito digitale mantenga una forte impronta italocentrica.

I 658.679 tweet analizzati dimostrano che il focus del dibattito europeo su X è stato largamente dominato dalle interazioni su Meloni e Tusk, i due leader che, nel bene o nel male, sono stati al centro dell’attenzione della piattaforma.

Il ruolo del dibattito digitale nella Politica Europea

L’analisi di Matrice Digitale conferma come la politica europea sia sempre più dipendente dalle dinamiche digitali e come i leader non possano più ignorare il peso delle interazioni su X. La popolarità online non è necessariamente un indicatore di consenso, ma riflette il livello di esposizione e la capacità di mobilitare pubblico e oppositori.

Se da un lato Zelensky continua a essere un riferimento globale, il suo ruolo appare sempre più contestato nei commenti provenienti dalla sua stessa nazione. Giorgia Meloni mantiene una posizione forte, ma il dibattito attorno alla sua figura rimane estremamente polarizzato. Donald Tusk è il leader che riceve il maggior numero di interazioni negative, mentre Pedro Sánchez e Viktor Orbán vedono un calo di popolarità nel sentiment generale.

Tra i leader europei, Emmanuel Macron e Olaf Scholz appaiono sempre più in difficoltà, segno che le loro politiche stanno ricevendo un’attenzione sempre più critica da parte del pubblico digitale.

Questa tendenza suggerisce che il dibattito politico non è più soltanto una questione nazionale, ma si gioca su un piano transnazionale, dove le piattaforme digitali amplificano non solo le voci favorevoli, ma anche il dissenso. Il destino politico dei leader europei potrebbe quindi dipendere sempre più dalla capacità di governare la comunicazione digitale e di rispondere efficacemente alla crescente pressione dell’opinione pubblica online.

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