Volt Typhoon minaccia Guam per sabotare USA in Taiwan

da Livio Varriale
0 commenti 4 minuti leggi
volt thyphoon guam

Gli Stati Uniti hanno scoperto una sofisticata campagna di hacking cinese, denominata Volt Typhoon, che prende di mira le infrastrutture critiche dell’isola di Guam. Questa operazione, attribuita alla Cina, ha l’obiettivo di preparare attacchi mirati a sabotare le operazioni militari e civili in caso di conflitto per Taiwan, evidenziando una crescente minaccia alla sicurezza regionale e globale.

Guam: un obiettivo strategico

Guam è una base cruciale per le operazioni militari statunitensi nel Pacifico, ospitando strutture che supportano la difesa degli Stati Uniti e degli alleati, tra cui il Giappone, Taiwan e le Filippine. Con la sua posizione strategica, l’isola è un punto focale per il coordinamento delle risorse navali e aeree, rendendola un bersaglio per i cyberattacchi che mirano a destabilizzare le operazioni militari e le infrastrutture civili.

Isola di Guam
Isola di Guam

La campagna di Volt Typhoon si concentra sull’infiltrazione di sistemi operativi vitali, tra cui reti elettriche, sistemi idrici e infrastrutture di comunicazione, piuttosto che sull’esfiltrazione di dati. L’obiettivo è quello di ottenere il controllo diretto su queste infrastrutture per poterle sabotare in modo strategico.

Tecniche di infiltrazione

Volt Typhoon utilizza metodi avanzati per camuffarsi come utenti legittimi, rendendo difficile il rilevamento. L’operazione è stata scoperta analizzando modelli di accesso anomali, come log-in irregolari, che hanno attirato l’attenzione degli investigatori presso la Guam Power Authority (GPA), principale fornitore di energia elettrica dell’isola.

Tra gli obiettivi critici di GPA vi è il 20% dell’energia destinata alla U.S. Navy, rendendo la rete energetica un nodo fondamentale per le operazioni militari. Altri attacchi hanno preso di mira aziende come Docomo Pacific, un’importante compagnia di telecomunicazioni, compromettendone le operazioni.

Risposta statunitense e sfide nella difesa

Le agenzie federali statunitensi, tra cui FBI, NSA e Guardia Costiera, hanno intensificato le attività di monitoraggio, installando sistemi di sorveglianza in infrastrutture chiave come reti energetiche, porti e telecomunicazioni. Tuttavia, la decentralizzazione delle infrastrutture di Guam, in gran parte gestite da entità private, rappresenta un ostacolo significativo per una difesa coordinata.

Ad esempio, la GPA ha rifiutato l’offerta di Google Mandiant per il monitoraggio delle reti, citando preoccupazioni per la supervisione esterna. Anche la collaborazione tra le compagnie di telecomunicazioni è stata limitata, con molte aziende riluttanti a condividere informazioni sulle proprie vulnerabilità.

Taiwan accusa una nave legata alla Cina di aver danneggiato un cavo sottomarino

Le autorità taiwanesi hanno dichiarato che una nave collegata alla Cina ha danneggiato un cavo sottomarino nelle acque territoriali dell’isola. L’incidente, che si inserisce in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche nella regione, solleva interrogativi sulle tattiche di guerra “grigia” e sull’impatto che tali azioni possono avere sulle infrastrutture critiche globali.

L’incidente del cavo sottomarino

Secondo i rapporti locali e il Financial Times, la nave Shunxing 39, registrata sotto bandiera africana, è entrata nel porto taiwanese di Keelung lo scorso venerdì. Durante il viaggio verso la Corea del Sud, avrebbe danneggiato un cavo sottomarino di proprietà di Chungwa Telecom, il principale operatore taiwanese di telecomunicazioni.

Nonostante il danno a quattro fibre ottiche, l’azienda ha dichiarato che i suoi sistemi di ridondanza hanno evitato interruzioni significative nella connettività. Tuttavia, l’incidente è stato percepito come un possibile atto deliberato. Esperti di sicurezza taiwanesi e membri della guardia costiera hanno avanzato l’ipotesi che la nave possa essere di proprietà di un cittadino cinese.

Il contesto delle operazioni “grigie”

Le azioni deliberate ma difficili da attribuire a uno stato sovrano, note come guerra grigia, stanno diventando sempre più comuni. Danneggiare cavi sottomarini, essenziali per le comunicazioni globali, è una tattica che può compromettere le operazioni di un paese senza prove dirette che identifichino l’aggressore.

Incidenti simili sono stati attribuiti a navi cinesi in passato. Nel 2023, Taiwan ha accusato la Cina di aver danneggiato cavi sottomarini che collegano le sue isole periferiche. Più recentemente, nel novembre 2024, è stato segnalato un caso analogo nel Mar Baltico, dove una nave cinese avrebbe tagliato cavi di comunicazione.

Implicazioni geopolitiche

Taiwan, vista da Pechino come una provincia ribelle, è al centro delle tensioni geopolitiche tra Cina e Stati Uniti. L’isola ospita la TSMC, leader mondiale nella produzione di semiconduttori avanzati, fondamentali per lo sviluppo tecnologico globale, tra cui l’intelligenza artificiale.

Un’interruzione nelle attività di TSMC potrebbe avere conseguenze devastanti per le economie occidentali, favorendo la Cina, il cui settore dei semiconduttori è meno avanzato. Sebbene un conflitto diretto sembri improbabile, episodi come il danneggiamento di cavi sottolineano la fragilità della situazione nello Stretto di Taiwan.

Annunci

Implicazioni per la sicurezza regionale

L’operazione Volt Typhoon mette in evidenza la crescente sofisticazione delle minacce cibernetiche cinesi e l’importanza di difese cibernetiche resilienti per proteggere infrastrutture critiche. La capacità di interrompere reti energetiche e comunicative in Guam potrebbe avere gravi ripercussioni sulle capacità difensive degli Stati Uniti e dei suoi alleati in caso di conflitto per Taiwan.

Le tensioni tra Cina e Stati Uniti continuano ad aumentare, e la scoperta di questa campagna sottolinea la necessità di una maggiore collaborazione tra governi, aziende e fornitori di infrastrutture per mitigare i rischi di futuri attacchi cibernetici.

Il danno al cavo sottomarino rappresenta un ulteriore capitolo nella crescente tensione tra Cina e Taiwan. Sebbene sia difficile attribuire con certezza l’azione a Pechino, l’incidente riflette le complesse dinamiche di sicurezza nella regione e la vulnerabilità delle infrastrutture critiche globali.

Si può anche come

MatriceDigitale.it – Copyright © 2024, Livio Varriale – Registrazione Tribunale di Napoli n° 60 del 18/11/2021. – P.IVA IT10498911212 Privacy Policy e Cookies

Developed with love by Giuseppe Ferrara