Inchieste
Allarme dall’Irlanda: bambini di 12 anni istruiti da pedofili nel dark web
Tempo di lettura: 2 minuti. Un importante psicologo forense ha messo in dubbio la riservatezza della camera da letto di un adolescente quando si tratta di andare online.
Il dottor Kevin Lambe ha avvertito che bambini irlandesi di soli 12 anni hanno visto materiale pedopornografico estremo sul dark web. Il dottor Lambe ha dichiarato che il materiale guardato sta diventando sempre più estremo, mentre l’Europol ha segnalato un forte aumento globale della visione di materiale pedopornografico. Il dark web si riferisce a contenuti su Internet che sono intenzionalmente nascosti e richiedono un software speciale per accedervi. Il dottor Lambe ha dichiarato a Newstalk Breakfast che spesso i bambini usano la camera da letto come rifugio. “Il problema è che i bambini si rifugiano nelle loro camere da letto e non sperimentano appieno l’impatto di un’educazione positiva all’interno della famiglia e hanno bisogno di trovare un luogo di rifugio lontano dalla disarmonia dei genitori o dalle dipendenze e dall’abbandono, sviluppando poi depressioni e sintomi psicologici”, ha detto. “Il problema inizia proprio in casa, dove i bambini trovano un luogo di rifugio nella camera da letto e vanno sui siti di chat dove cercano una sorta di affermazione, qualcosa di diverso dall’abbandono che stanno vivendo a casa”.
Dirottati nel dark web
In molti casi, ha detto la dottoressa Lambe, i bambini fanno amicizia con persone su siti di chat regolari e poi vengono informati su come entrare nel dark web. “Su questi siti di chat, dove stringono amicizia con uomini più grandi o adolescenti più grandi, viene loro spiegato come accedere al dark web, come scaricare i vari software per evitare che l’indirizzo IP venga identificato, per migliorare la loro privacy, e quali sono i vari strati della cipolla in cui cercare i diversi tipi di immagini”. “L’accesso al dark web è qualcosa che per i bambini avviene dopo un lungo periodo – molti mesi o anche di più – di costruzione di un rapporto con le persone con cui chattano online”.
Quanto dovrebbe essere privata la camera da letto?
Il dottor Lambe ha detto che i genitori dovrebbero tenere d’occhio ciò che i loro figli fanno online. “Non so se le conversazioni sul dark web debbano avvenire tra genitori e figli”, ha detto. “Credo che i genitori debbano preoccuparsi di essere sicuri al 100% di ciò che accade nella privacy della camera da letto del bambino – e in effetti quanto dovrebbe essere privata la camera da letto di un bambino fino a 12 anni e anche oltre? “L’uso della tecnologia in camera da letto deve essere monitorato dai genitori e si tratta di conversazioni che devono avvenire con i bambini molto prima che si sviluppino problemi di qualsiasi tipo, come l’interesse per i siti di chat e altro”. Ha detto che i problemi di fiducia dovrebbero essere affrontati il più presto possibile. Nella mia esperienza, ho riscontrato che i genitori che hanno conversazioni aperte con i loro figli fin dalle prime fasi – che riguardano la costruzione di un rapporto di fiducia e il coinvolgimento nei compiti di quello che chiamiamo “buon genitore” – fanno sì che i problemi di fiducia riguardo al telefono e alle visite ai siti web non diventino un problema importante quando arriva l’adolescenza”, ha aggiunto.
Inchieste
Pharmapiuit.com : sito truffa online dal 2023
Tempo di lettura: 2 minuti. Pharmapiuit.com è l’ultimo sito truffa ancora online di una serie di portali che promettono forti sconti, ma in realtà rubano ai clienti
Una segnalazione alla redazione di Matrice Digitale del sito pharmapiuit.com ha permesso di scovare un altro sito truffa. Il portale web è una farmacia online che vende prodotti di ogni genere, dai farmaci da banco ai prodotti omeopatici passando per le calzature ortopediche.
Il portale è sfuggito alla miriade di siti scovati dalla redazione nei mesi precedenti grazie anche alle segnalazioni dei lettori, che in passato sono stati messi in rete e spesso sfruttavano il nome di aziende esistenti ed infatti risulta online dal 2023 e questo fa intendere che appartiene alla schiera di siti truffa scovati e molti oscurati dagli stessi criminali.
Anche in questo caso, l’utente ha provato ad acquistare un prodotto segnalando il sito in questione “puó sembrare un sito italiano perché riporta un indirizzo italiano: Via Roncisvalle, 4 37135 Verona, ma in realtá, quando si fa un ordine, il pagamento finisce da VDDEALS e nessun prodotto ordinato arriva”. Non arriva regolare conferma d’ordine, ma delle mail in lingua straniera da servivesvip@guo-quan.com con dei link per tracciare un ipotetico pacco. Non ho cliccato i link per non cadere in altra truffa. Comunque a distanza di piú di 3 settimane è arrivato nulla“.
Dando uno sguardo al portale ed al modulo di acquisto, è possibile notare che, nonostante sia promossa la vendita attraverso più piattaforme di pagamento, il sito accetti dati di Visa e Mastercard. Questo perché sono ancora le uniche carte di credito facilmente spendibili nei mercati neri per effettuare acquisti fraudolenti.
E’ chiaro che il pagamento avvenga, così come sia possibile anche che i dati inseriti possano creare un profilo completo di acquisto ai criminali in modo tale da poter perpetrare la truffa in piena autonomia su altri canali di vendita.
Il sito originale
Il sito originale è Pharmapiu.it ( è bastato unire il dominio aggiungendo il punto com pharmapiuit.com ) ed è di una farmacia di Messina che nulla a che vedere con la truffa in questione ed è stata avvisata già dalla redazione.
Hai dubbi su in sito oppure hai subito una truffa? contatta la Redazione
Inchieste
Temunao.Top: altro sito truffa che promette lavoro OnLine
Tempo di lettura: 2 minuti. Temunao.top è l’ennesimo sito web truffa che promette un premio finale a coloro che effettuano con i propri soldi degli ordini
L’inchiesta di Matrice Digitale sulla truffa Mazarsiu ha subito attirato l’attenzione dei lettori che hanno trovato una similitudine con il sito già analizzato e quello di Mark & Spencer scoperto qualche mese addietro: www.temunao.top.
Un lettore è stato contattato da una certa “Darlene” via WA da un numero +34 697 32 94 09 che lo ha fatto iscrivere alla piattaforma che si presenta con lo stesso modello di Mazarsiu. Questo portale è indirizzato a un pubblico spagnolo che cade in tranello leggendo “Temu” e si ritrova in una pagina in lingua ispanica.
In questa occasione, l’utente ha perso 750 euro, ma per fortuna non è caduto anche nella trappola di Mazarsiu e sembrerebbe che ci sia un collegamento tra le due organizzazioni per il modo di fare aggressivo-passivo degli interlocutori al telefono che mandano messaggi, ma non rispondono perché si dicono sempre impegnatissimi a trainare gli affari.
Il sito web è online dal 4 aprile di quest’anno e questo fa intendere che sia probabile che in molti siano caduti nella trappola perdendo soldi in seguito a quella che sembrerebbe una truffa messa in piedi dallo stesso gruppo criminale su scala internazionale.
Continuate a segnalare siti truffa o sospetti alla redazione via Whatsapp o attraverso il form delle SEGNALAZIONI
Inchieste
Attenti a Mazarsiu.com : offerta lavoro truffa da piattaforma Adecco
Tempo di lettura: 2 minuti. Dalla piattaforma Adecco ad un sito che offre lavoro attraverso le Google Ads: è la storia di Mazarsiu e di una segnalazione in redazione
Nel mese di gennaio abbiamo trattato la notizia di una offerta di lavoro fittizia che usava il blasone di Mark & Spencer. Una lettrice di Matrice Digitale ha prontamente contattato la redazione dopo che, in fase di navigazione su un sito di Adecco, società famosa per il suo servizio di lavoro interinale a lavoratori e aziende, ha cliccato su un banner pubblicitario che l’ha proiettata su questa pagina:
www.mazarsiu.com si presenta come sito web che consente di svolgere dei compiti e di guadagnare una volta finite le 38 “mansioni”. Ogni mansione ha un investimento incrementale che frutta diverse centinaia di migliaia di euro ai criminali.
L’ancoraggio alla potenziale vittima è stato fatto attraverso WhatsApp da parte di un numero italiano ( 3511580682 ) con un nome ispanico
L’utente Lara Cruz si presenta a nome di una società che reale con sede a Napoli, ma ha un volto asiatico in foto e un nominativo ispanico. E si propone di aiutare gli utenti nella loro fase di registrazione per poi indirizzarle da subito nel lavoro.
La segnalazione è stata inviata in redazione il 15 ed il sito è stato creato il 14 maggio, un giorno prima, ed il veicolo del sito truffa è stato possibile grazie all’utilizzo di una sponsorizzata su AdWords da una piattaforma legittima di Adecco e, per fortuna, la malcapitata ha letto l’inchiesta di Matrice Digitale che l’ha messa sull’attenti.
Se doveste trovarvi dinanzi a un sito che propone lavoro on line, come Mazarsiu o Mark & Spencer, e l’impiego consiste nell’anticipare dei soldi, contattate subito le Autorità o la redazione di Matrice Digitale nell’apposito form di segnalazione o via WhatsApp
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