Robotica
Atlas di Boston Dynamics non è morto
Tempo di lettura: 3 minuti. Boston Dynamics presenta la nuova versione di Atlas. Via gli attuatori idraulici a favore di una soluzione elettrica. Ma non solo.
Atlas è stato il primo robot umanoide capace di muoversi con agilità e sembianze umane. Dopo oltre 10 anni di sviluppo la Boston Dynamics, azienda del gruppo Hyundai specializzata in robotica, manda in pensione il vecchio modello.
Da quando il progetto ha iniziato a prendere forma ed a diventare noto per i video diffusi dall’azienda, diversi competitor hanno fatto passi da gigante. Boston Dynamics è sempre stata un passo avanti ma ormai FigureAI, Tesla e 1X hanno dato dimostrazione delle capacità dei propri robot umanoidi.
Quel fastidioso rumore che fanno i robot
La principale novità del nuovo Atlas è senza dubbio relativa agli “attuatori”. Gli attuatori sono quella parte dei robot che consente loro di muoversi, soluzione alternativa al sistema muscolare in uso negli esseri umani.
Atlas ha cambiato tecnologia, passato da attuatori idraulici a componenti completamente elettrici che consentono una maggiore velocità e precisione, ma anche una maggiore silenziosità.
Il giorno in cui avremo un robot in casa capace di metterci a posto le mutande richiede, senza dubbio, che l’automa sia molto più silenzioso. Tutti i video che vediamo online non ci permettono di apprezzare l’assordante rumore che queste macchine producono per potersi muovere.
Ciao ciao Atlas idraulico
In questa foto vediamo il modello precedente, protagonista dei famosi video in cui lo abbiamo visto saltare, correre, effettuare movimenti precisi e che richiedono forza fisica.
Benvenuto Atlas posseduto
In questo primo video vediamo il nuovo Atlas, il primo pensiero ci porta ad una iconica scena del film “l’Esorcista”, guardate come si alza in piedi e non ho bisogno di aggiungere altro.
Il motivo per cui i robot sono realizzati con sembianze umane è semplice: il nostro mondo è progettato a misura d’uomo. Tutti gli strumenti che già abbiamo a disposizione, dall’automobile al trapano, sono progettati per essere usati da chi ha mani, gambe e sembianze umane.
Sarebbe sicuramente molto più facile progettare robot che non imitano le sembianze e movenze umane, ma si troverebbero in un mondo ostile dove per aprire una porta devi ancora girare una maniglia.
Cosa sa fare il nuovo Altas?
Boston Dynamics sicuramente ci dimostrerà a breve le capacità di “Atlas Esorcista” in fantastici video che attendiamo con ansia, nel frattempo ecco cosa dichiarano:
Intelligenza Atletica
I modelli di intelligenza artificiale utilizzati per la mobilità di Atlas permettono una migliore connessione tra la “percezione” dell’ambiente circostante e le nuove capacità di controllo.
La capacità di poter adattare in tempo reale i movimenti del corpo in funzione di eventi esterni improvvisi è sicuramente stata una caratteristica distintiva di Atlas. Forse uno dei video diffusi da Boston Dynamics che ha fatto storia è quello dei “maltrattamenti” subiti dal robot quando ha iniziato camminare. Gli ingegneri che spingevano il povero umanoide mentre passeggiava per testare il suo equilibrio sono stati odiati da milioni di utenti.
Manipolazione dinamica
Utilizzare due “mani” contemporaneamente per manipolare oggetti in contenti in cui le cose possono cambiare è un operazione di una complessità enorme. Boston Dynamics promette caratteristiche avanzate negli algoritmi che permettono ad Atlas di affrontare situazioni reali.
Percezione in tempo reale
Atlas osserva l’ambiente che lo circonda costantemente per ricreare un modello matematico del mondo. I sensori che usano gli danno la possibilità di avere una visione “spaziale” e “profonda” sia del luogo, che delle caratteristiche dello stesso.
Modelli di controllo “predittivi”
Grazie a modelli di intelligenza artificiale Altlas è capace di “predirre” l’evolversi delle sue movenze dinamicamente e perfezionare in tempo reale le sue scelte.
Il ruolo dei robot umanoidi
Fino a pochi mesi fa robotica ed intelligenza artificiale erano due argomenti che si fondevano solo nelle fantasie degli autori di fantascienza. Ricerche relegate in laboratori segreti che sembravano seguire due strade distinte.
Oggi è ormai scontato che i modelli AI siano il cuore pulsante di tutte le innovazioni nel campo della robotica. Sarà molto bello osservare le evoluzioni, soprattutto etiche, di questi due settori combinati.
Se siamo preoccupati da un modello di intelligenza artificiale che può acquisire capacità di essere senziente, immaginiamo se l’equazione inizia a comprendere anche una fisicità. Se il mondo si era indignato quando una AI ha iniziato a dover essere censurata al fine di impedirgli di illustrare all’utente come si costruisce una bomba, iniziamo a preoccuparci di un robot che la può produrre utilizzando quello che trova in casa.
Nel mondo reale abbiamo visto come GPT-4 sia in grado di diventare un abile hacker leggendo i bollettini di sicurezza oppure di come le intelligenze artificiali siano in grado di sfruttare le proprie capacità per manipolare le nuove generazioni.
Quando Matrice Digitale aveva previsto tutto:
Robotica
Perché i Robot non riescono a superare gli animali in corsa?
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri perché i robot non possono ancora superare gli animali in corsa, nonostante la superiorità tecnologica dei loro componenti
Nonostante decenni di ricerca e milioni di dollari investiti, i robot moderni non riescono ancora a eguagliare le prestazioni motorie degli animali in termini di corsa e resistenza. Un recente studio pubblicato su Science Robotics esplora le ragioni dietro questa discrepanza, offrendo intuizioni significative sulle sfide ancora da superare nel campo della robotica.
Approfondimento dello Studio
Un team interdisciplinare di scienziati e ingegneri da prestigiose università ha condotto uno studio comparativo tra i robot da corsa e gli animali, analizzando vari “sottosistemi” come Potenza, Struttura, Attuazione, Sensoristica e Controllo. Contrariamente alle aspettative comuni, gli elementi ingegneristici dei robot hanno superato in molti casi le controparti biologiche in termini di prestazioni di base.
Superiorità degli Animali nella integrazione e controllo
La ricerca ha rivelato che, sebbene individualmente i componenti dei robot possano essere superiori, gli animali eccellono nell’integrazione e nel controllo di questi componenti, risultando in una maggiore efficienza, agilità e robustezza nei movimenti. Ad esempio, mentre un gnu può migrare per migliaia di chilometri su terreni impervi e una cimice può perdere una zampa e continuare a muoversi senza rallentare, i robot attuali non possono ancora replicare tali capacità.
Implicazioni e potenziali futuri
I ricercatori sono ottimisti riguardo al futuro della robotica, evidenziando come il progresso nel settore sia stato notevole considerando il breve periodo di sviluppo rispetto a milioni di anni di evoluzione animale. Sottolineano l’importanza di migliorare non solo i singoli pezzi hardware, ma soprattutto le metodologie di integrazione e controllo.
Applicazioni pratiche dei Robot da corsa
I robot capaci di correre potrebbero trovare numerose applicazioni pratiche, come la soluzione di problemi di consegna nell’ultimo miglio, operazioni di ricerca in ambienti pericolosi o la gestione di materiali nocivi. Migliorare la mobilità e l’efficacia dei robot in questi contesti potrebbe avere impatti significativi su molteplici settori.
Questo studio enfatizza come, pur con avanzamenti tecnologici significativi, la robotica debba ancora apprendere molto dalla biologia per quanto riguarda l’integrazione e il controllo efficace dei sistemi. Il futuro della robotica da corsa dipenderà dalla capacità degli ingegneri di adottare e adattare principi di integrazione biologica per sviluppare robot che possano competere con l’efficienza e la resilienza degli animali.
Robotica
Qualcomm rivoluziona il Wi-Fi e la Robotica con 2 novità
Tempo di lettura: 2 minuti. Qualcomm introduce il chip Wi-Fi QCC730 e la piattaforma di robotica RB3 Gen 2, promettendo avanzamenti significativi per dispositivi IoT e soluzioni robotiche.
Qualcomm ha annunciato il lancio del suo innovativo chip Wi-Fi QCC730 a micro-potenza, progettato per offrire una maggiore portata e velocità di trasferimento dati, riducendo al contempo il consumo energetico e garantendo una connettività diretta al cloud ed ha proposto una nuova soluzione robotica. Questo chip Wi-Fi dual-band a micro-potenza è destinato ai dispositivi IoT, con Qualcomm che punta all’efficienza, vantando un consumo energetico per trasferimento dati inferiore dell’88% rispetto alla generazione precedente.
Wi-Fi Migliorato per l’IoT
Il nuovo chip Wi-Fi introduce anche la connettività diretta al cloud e l’integrazione con Matter, caratterizzando un SDK open source e un IDE, oltre alla possibilità di offloading della connettività al cloud attraverso lo stack software. Presentato come un’alternativa al Bluetooth per le applicazioni IoT, il chip può operare sia in modalità hosted che hostless, offrendo una versatilità senza precedenti per una vasta gamma di dispositivi intelligenti.
Piattaforma di Robotica RB3 Gen 2
Parallelamente al QCC730, Qualcomm ha svelato la sua piattaforma di robotica RB3 Gen 2, dotata di AI on-device per soluzioni aziendali e industriali. Questa offerta di fascia media nel portafoglio di piattaforme di robotica di Qualcomm include il CPU QCS6490 di Qualcomm (8 core, fino a 2.7GHz), la GPU Adreno 643, il supporto per sensori di camera multipli e un chip Wi-Fi 6E integrato. La piattaforma include anche Bluetooth 5.2 e audio LE.
Estendendo la Robotica a nuovi Orizzonti
Con la piattaforma RB3 Gen 2, Qualcomm mira a una gamma più ampia di prodotti, inclusi droni, fotocamere e altri dispositivi industriali. I kit di sviluppo sono forniti con alimentatore, altoparlanti, cavo USB e una scheda di sviluppo. Qualcomm offre anche Vision Kits con staffe di montaggio e telecamere CSI (Camera Serial Interface).
La disponibilità della piattaforma RB3 Gen 2 di Qualcomm è prevista a partire da giugno, promettendo di apportare significativi avanzamenti nel campo della robotica, con l’integrazione di tecnologie avanzate di connettività e intelligenza artificiale.
Robotica
Apple esplora il mondo della robotica domestica
Tempo di lettura: < 1 minuto. Apple esplora la robotica domestica con progetti innovativi come robot mobili e dispositivi da tavolo avanzati, segnando una nuova direzione per l’azienda.
Apple sta ampliando i suoi orizzonti nel campo della tecnologia con l’esplorazione di progetti legati alla robotica personale, segnalando una potenziale nuova direzione per i suoi futuri prodotti innovativi. Questo sviluppo segue la notizia dell’abbandono dei suoi piani per un veicolo elettrico, indicando un cambiamento di focus verso la robotica per la casa.
Robot Mobili e Dispositivi da Tavolo Avanzati
Uno dei progetti su cui Apple sta lavorando include un robot mobile che potrebbe seguire gli utenti nelle loro case, offrendo assistenza e compagnia. Inoltre, l’azienda ha sviluppato un dispositivo avanzato da tavolo con capacità robotiche per muovere un display, migliorando così l’interazione durante le videochiamate o la visualizzazione di contenuti multimediali. Questi progetti mirano a integrare ulteriormente la tecnologia nella vita quotidiana degli utenti, rendendo l’interazione con i dispositivi domestici più fluida e intuitiva.
Sfide e Considerazioni
Nonostante l’entusiasmo intorno a queste innovazioni, ci sono ancora molte sfide da superare, soprattutto in termini di ingegneria e accettazione da parte degli esecutivi dell’azienda. La realizzazione di un robot domestico che possa navigare efficacemente in spazi abitativi affollati e svolgere compiti domestici come lavare i piatti rimane un obiettivo difficile da raggiungere nel prossimo decennio. Allo stesso modo, il dispositivo da tavolo con funzioni robotiche deve superare ostacoli tecnici come l’equilibrio del peso del motore robotico su un piccolo supporto.
Prospettive future
Sebbene questi progetti siano ancora nelle fasi iniziali di ricerca e sviluppo, rappresentano un’interessante direzione per Apple, che cerca di mantenere il suo ruolo di leader nell’innovazione tecnologica. La spinta verso la robotica personale potrebbe aprire nuove possibilità per l’interazione umana con la tecnologia, rivoluzionando ulteriormente il modo in cui viviamo e lavoriamo.
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