Sicurezza Informatica
Aggiornare FireFox è utile contro Follina
Tempo di lettura: 3 minuti. Corretti 19 bug tra cui c’è un “aiuto” per Follina
È uscito il rilascio programmato di Firefox di questo mese, con la nuova versione 102.0, che corregge 19 bug numerati CVE.
Nonostante il gran numero di CVE, le patch non includono alcun bug già sfruttato in natura (noto in gergo come zero-days) e non includono alcun bug etichettato come Critico.
Forse la patch più significativa è quella per CVE-2022-34479, intitolata: Una finestra popup potrebbe essere ridimensionata in modo da sovrapporre la barra degli indirizzi al contenuto web.
Questo bug consente a un sito Web dannoso di creare una finestra popup e di ridimensionarla in modo da sovrascrivere la barra degli indirizzi del browser.
Fortunatamente, questo bug di spoofing della barra degli indirizzi si applica solo a Firefox su Linux; su altri sistemi operativi, il bug apparentemente non può essere attivato.
Come sapete, i componenti visivi del browser, tra cui la barra dei menu, la barra di ricerca, la barra degli indirizzi, gli avvisi di sicurezza, l’icona del lucchetto HTTPS e altro ancora, dovrebbero essere protetti dalla manipolazione di pagine web non attendibili visualizzate dal browser.
Questi sacrosanti componenti dell’interfaccia utente sono noti in gergo come chrome (da cui prende il nome il browser di Google, nel caso ve lo steste chiedendo).
Il chrome del browser è off-limits per le pagine web per ovvi motivi: per evitare che siti web fasulli si presentino come affidabili.
Ciò significa che, anche se i siti di phishing spesso riproducono l’aspetto e l’atmosfera di un sito web legittimo con una precisione sconcertante, non dovrebbero essere in grado di ingannare il vostro browser presentandoli come se fossero stati scaricati da un URL autentico.
È interessante notare che le correzioni di questo mese includono due CVE che hanno lo stesso titolo di bug e che consentono lo stesso comportamento scorretto dal punto di vista della sicurezza, anche se non sono correlate e sono state trovate da diversi cacciatori di bug.
CVE-2022-34482 e CVE-2022-34482 sono entrambe intitolate: Il trascinamento di un’immagine dannosa avrebbe potuto portare a un eseguibile dannoso e a una potenziale esecuzione di codice.
Come suggerisce il nome del bug, queste falle significano che un file immagine salvato sul desktop trascinandolo da Firefox potrebbe finire salvato sul disco con un’estensione come .EXE invece che con l’estensione più innocente che ci si aspettava, come .PNG o .JPG.
Dato che Windows, a nostro avviso in modo fastidioso (e sbagliato), non mostra le estensioni dei file per impostazione predefinita, questi bug di Firefox potrebbero indurre l’utente a fidarsi del file appena scaricato sul desktop e quindi ad aprirlo senza essere a conoscenza del suo vero nome.
(Se si salva il file con mezzi più tradizionali, come il tasto destro del mouse > Salva immagine con nome…, viene rivelato il nome completo del file, completo di estensione).
Questi bug non sono vere e proprie vulnerabilità di esecuzione di codice in remoto (RCE), dato che un aggressore deve convincervi a salvare il contenuto di una pagina Web sul vostro computer e poi ad aprirlo da lì, ma rendono molto più probabile l’avvio di un file dannoso per errore.
A parte questo, vi consigliamo vivamente di dire a Windows di mostrare tutte le estensioni dei file, invece di sopprimerle segretamente, modificando l’opzione Estensioni dei nomi dei file in Esplora file.
- Attivazione di “Mostra estensioni dei nomi dei file” su Windows 11
- Correzioni per Follina!
- Il Big Bad Bug di Windows del mese scorso è stato Follina, noto come CVE-2022-30190.
Follina era un brutto exploit per l’esecuzione di codice grazie al quale un aggressore poteva inviare un documento Microsoft Office con una trappola esplosiva che rimandava a un URL che iniziava con i caratteri ms-msdt:.
Il documento eseguiva automaticamente il codice PowerShell scelto dall’aggressore, anche se l’utente non faceva altro che sfogliare il file in Explorer con il riquadro di anteprima attivato.
Firefox ha apportato ulteriori mitigazioni, “disconoscendo” essenzialmente gli schemi di URL proprietari di Microsoft che iniziano con ms-msdt: e altri nomi potenzialmente rischiosi, in modo da non chiedere più all’utente se desidera elaborare l’URL:
I protocolli ms-msdt, search e search-ms forniscono contenuti alle applicazioni Microsoft, bypassando il browser, quando l’utente accetta una richiesta. Queste applicazioni presentano vulnerabilità note, sfruttate in natura (anche se non ne conosciamo nessuna sfruttata attraverso Firefox), quindi in questa versione Firefox ha bloccato questi protocolli per impedire all’utente di aprirli.
Cosa fare?
Visitate Aiuto > Informazioni su Firefox per verificare la versione in uso: si tratta della 102.0.
Se siete aggiornati, un popup ve lo dirà; in caso contrario, il popup vi proporrà di avviare l’aggiornamento.
Se voi o la vostra azienda avete scelto la versione di supporto esteso (ESR) di Firefox, che include aggiornamenti delle funzionalità solo ogni pochi mesi, ma fornisce aggiornamenti di sicurezza ogni volta che è necessario, cercate ESR 91.11.
Ricordate che ESR 91.11 indica Firefox 91 con 11 aggiornamenti di sicurezza e, poiché 91+11 = 102, è facile capire che si tratta dell’ultima versione mainstream per quanto riguarda le patch di sicurezza.
Gli utenti Linux e BSD che hanno installato Firefox tramite la propria distro dovranno verificare con la propria distro l’aggiornamento necessario.
Minaccia Nucleare via mail: Fancy Bear attacca con Follina
Uno Zero day in Microsoft Office mette in pericolo gli utenti con un file Word
Sicurezza Informatica
Vulnerabilità RCE zero-day nei router D-Link EXO AX4800
Un gruppo di ricercatori di SSD Secure Disclosure ha scoperto una vulnerabilità critica nei router D-Link EXO AX4800 (DIR-X4860), che consente l’esecuzione di comandi remoti non autenticati (RCE). Questa falla può portare a compromissioni complete dei dispositivi da parte di aggressori con accesso alla porta HNAP (Home Network Administration Protocol).
Dettagli sulla vulnerabilità
Il router D-Link DIR-X4860 è un dispositivo Wi-Fi 6 ad alte prestazioni, capace di raggiungere velocità fino a 4800 Mbps e dotato di funzionalità avanzate come OFDMA, MU-MIMO e BSS Coloring. Nonostante sia molto popolare in Canada e venduto a livello globale, il dispositivo presenta una vulnerabilità che può essere sfruttata per ottenere privilegi elevati e eseguire comandi come root.
La vulnerabilità è presente nella versione firmware DIRX4860A1_FWV1.04B03. Gli aggressori possono combinare un bypass di autenticazione con l’esecuzione di comandi per compromettere completamente il dispositivo.
Processo di sfruttamento
Il team di SSD ha pubblicato un proof-of-concept (PoC) dettagliato che illustra il processo di sfruttamento della vulnerabilità:
- Accesso alla porta HNAP: Solitamente accessibile tramite HTTP (porta 80) o HTTPS (porta 443) attraverso l’interfaccia di gestione remota del router.
- Richiesta di login HNAP: Un attacco inizia con una richiesta di login HNAP appositamente creata, che include un parametro chiamato ‘PrivateLogin’ impostato su “Username” e un nome utente “Admin”.
- Risposta del router: Il router risponde con una sfida, un cookie e una chiave pubblica, utilizzati per generare una password di login valida per l’account “Admin”.
- Bypass dell’autenticazione: Una successiva richiesta di login con l’header HNAP_AUTH e la password generata consente di bypassare l’autenticazione.
- Iniezione di comandi: Una vulnerabilità nella funzione ‘SetVirtualServerSettings’ permette l’iniezione di comandi tramite il parametro ‘LocalIPAddress’, eseguendo il comando nel contesto del sistema operativo del router.
Fonte: SSD Secure Disclosure
Nel frattempo, è consigliato agli utenti del DIR-X4860 di disabilitare l’interfaccia di gestione remota del dispositivo per prevenire possibili sfruttamenti.
Sicurezza Informatica
SEC: “notificare la violazione dei dati entro 30 giorni”
Tempo di lettura: 2 minuti. La SEC richiede alle istituzioni finanziarie di notificare le violazioni dei dati agli individui interessati entro 30 giorni
La Securities and Exchange Commission (SEC) ha adottato emendamenti al Regolamento S-P, obbligando le istituzioni finanziarie a divulgare gli incidenti di violazione dei dati agli individui interessati entro 30 giorni dalla scoperta. Questi emendamenti mirano a modernizzare e migliorare la protezione delle informazioni finanziarie individuali dalle violazioni dei dati e dall’esposizione a parti non affiliate.
Dettagli delle modifiche al Regolamento S-P
Il Regolamento S-P, introdotto nel 2000, stabilisce come alcune entità finanziarie devono trattare le informazioni personali non pubbliche dei consumatori, includendo lo sviluppo e l’implementazione di politiche di protezione dei dati, garanzie di riservatezza e sicurezza, e protezione contro minacce anticipate. Gli emendamenti adottati questa settimana coinvolgono vari tipi di aziende finanziarie, tra cui broker-dealer, società di investimento, consulenti per gli investimenti registrati e agenti di trasferimento.
Principali cambiamenti introdotti
- Notifica agli individui interessati entro 30 giorni: Le organizzazioni devono notificare agli individui se le loro informazioni sensibili sono state o potrebbero essere state accessibili o utilizzate senza autorizzazione, fornendo dettagli sull’incidente, sui dati violati e sulle misure protettive adottate. L’esenzione si applica se le informazioni non sono previste causare danni sostanziali o inconvenienti agli individui esposti.
- Sviluppo di politiche e procedure scritte per la risposta agli incidenti: Le organizzazioni devono sviluppare, implementare e mantenere politiche e procedure scritte per un programma di risposta agli incidenti, includendo procedure per rilevare, rispondere e recuperare da accessi non autorizzati o dall’uso delle informazioni dei clienti.
- Estensione delle regole di salvaguardia e smaltimento: Queste regole si applicano a tutte le informazioni personali non pubbliche, comprese quelle ricevute da altre istituzioni finanziarie.
- Documentazione della conformità: Le organizzazioni devono documentare la conformità con le regole di salvaguardia e smaltimento, escludendo i portali di finanziamento.
- Allineamento della consegna annuale dell’avviso sulla privacy con il FAST Act: Questo prevede esenzioni in determinate condizioni.
- Estensione delle regole agli agenti di trasferimento registrati presso la SEC o altre agenzie regolatrici.
Implementazione e tempistiche
Gli emendamenti entreranno in vigore 60 giorni dopo la pubblicazione nel Federal Register, la rivista ufficiale del governo federale degli Stati Uniti. Le organizzazioni più grandi avranno 18 mesi per conformarsi dopo la pubblicazione, mentre le entità più piccole avranno due anni.
Implicazioni e obiettivi
Questi aggiornamenti rappresentano una risposta alla trasformazione significativa della natura, scala e impatto delle violazioni dei dati negli ultimi 24 anni. Gary Gensler, presidente della SEC, ha dichiarato che questi emendamenti forniscono aggiornamenti cruciali a una regola adottata per la prima volta nel 2000, contribuendo a proteggere la privacy dei dati finanziari dei clienti.
Inoltre, la SEC ha introdotto nuove regole a dicembre, richiedendo a tutte le società pubbliche di divulgare eventuali violazioni che abbiano influito materialmente o che siano ragionevolmente probabili influire materialmente sulla strategia aziendale, sui risultati operativi o sulla condizione finanziaria.
Sicurezza Informatica
Kinsing sfrutta nuove vulnerabilità per espandere botnet cryptojacking
Tempo di lettura: 2 minuti. Il gruppo Kinsing sfrutta nuove vulnerabilità per espandere la botnet di cryptojacking, prendendo di mira sistemi Linux e Windows.
Il gruppo di cryptojacking Kinsing ha dimostrato la capacità di evolversi e adattarsi rapidamente, integrando nuove vulnerabilità nel proprio arsenale per espandere la botnet. Questi attacchi, documentati da Aqua Security, mostrano come Kinsing continui a orchestrare campagne di mining di criptovalute illegali dal 2019.
Campagne e vulnerabilità sfruttate
Kinsing utilizza il malware noto come H2Miner per compromettere i sistemi e inserirli in una botnet di mining di criptovalute. Dal 2020, Kinsing ha sfruttato varie vulnerabilità, tra cui:
- Apache ActiveMQ, Log4j, NiFi
- Atlassian Confluence
- Citrix, Liferay Portal
- Linux
- Openfire, Oracle WebLogic Server, SaltStack
Oltre a queste vulnerabilità, Kinsing ha utilizzato configurazioni errate di Docker, PostgreSQL e Redis per ottenere l’accesso iniziale ai sistemi, trasformandoli poi in botnet per il mining di criptovalute.
Metodi di attacco e infrastruttura
L’infrastruttura di attacco di Kinsing si suddivide in tre categorie principali: server iniziali per la scansione e lo sfruttamento delle vulnerabilità, server di download per lo staging dei payload e degli script, e server di comando e controllo (C2) che mantengono il contatto con i server compromessi. Gli indirizzi IP dei server C2 risolvono in Russia, mentre quelli utilizzati per scaricare script e binari si trovano in paesi come Lussemburgo, Russia, Paesi Bassi e Ucraina.
Strumenti e tecniche di evasione
Kinsing utilizza diversi strumenti per sfruttare i server Linux e Windows, inclusi script shell e Bash per i server Linux e script PowerShell per i server Windows. Il malware disabilita i servizi di sicurezza e rimuove i miner rivali già installati sui sistemi. Le campagne di Kinsing mirano principalmente alle applicazioni open-source, con una preferenza per le applicazioni runtime, i database e le infrastrutture cloud.
Categorie di programmi utilizzati
L’analisi dei reperti ha rivelato tre categorie distinte di programmi utilizzati da Kinsing:
- Script di Tipo I e Tipo II: utilizzati dopo l’accesso iniziale per scaricare componenti di attacco, eliminare la concorrenza e disabilitare le difese.
- Script ausiliari: progettati per ottenere l’accesso iniziale sfruttando vulnerabilità e disabilitando componenti di sicurezza specifici.
- Binari: payload di seconda fase che includono il malware principale Kinsing e il crypto-miner per minare Monero.
Prevenzione e misure proattive
Per prevenire minacce come Kinsing, è cruciale implementare misure proattive come il rafforzamento delle configurazioni di sicurezza prima del deployment. Proteggere le infrastrutture cloud e i sistemi runtime può ridurre significativamente il rischio di compromissioni.
Il gruppo Kinsing continua a rappresentare una minaccia significativa nel panorama della sicurezza informatica, dimostrando la capacità di adattarsi e sfruttare rapidamente nuove vulnerabilità. La protezione contro queste minacce richiede misure di sicurezza robuste e aggiornamenti continui delle configurazioni di sistema.
- Robotica1 settimana fa
Come controllare dei Robot morbidi ? MIT ha un’idea geniale
- Inchieste4 giorni fa
Melinda lascia la Bill Gates Foundation e ritira 12,5 Miliardi di Dollari
- L'Altra Bolla5 giorni fa
Discord celebra il nono compleanno con aggiornamenti e Giveaway
- Economia1 settimana fa
Chi sarà il successore di Tim Cook in Apple?
- Economia1 settimana fa
Ban in Germania per alcuni prodotti Motorola e Lenovo
- Inchieste4 giorni fa
Terrore in Campania: dati sanitari di SynLab nel dark web
- Economia1 settimana fa
Guerra dei Chip: gli USA colpiscono la ricerca cinese nella Entity List
- Smartphone5 giorni fa
Samsung Galaxy S25 Ultra avrà una Fotocamera rispetto all’S24