Tech
Attacchi “Light Commands”: non sono una pura fantasia!
Un gruppo di ricercatori accademici delle Università del Michigan e dell’Electro-Communications di Tokyo di recente ha pubblicato, in un rapporto, la scoperta che gli assistenti vocali più diffusi in commercio possono essere ingannati e pertanto essere potenzialmente comandati a distanza tramite un fascio di luce laser. Questo perchè i microfoni di tipo MEMS in essi integrati reagiscono oltre che al suono anche alla luce puntata loro direttamente: una modulazione di ampiezza dell’intensità di un fascio di luce, per il tramite di un segnale elettrico può generare sul microfono una trasduzione analoga a quella prodotta da un onda sonora.
Ecco alcuni concetti alla base della ricerca che non la rendono per nulla una pura fantasia: la fotoacustica, i microfoni a condensatore, la modulazione di ampiezza (AM).
Per maggiori dettagli sul dimensionamento del sistema, le scelte e le osservazioni tecniche è possibile scaricare l’interessante Report dal sito allestito dal Team di Ricerca
La Fotoacustica. La fotoacustica è una branca della fisica che studia come interagisce la luce con le onde di pressione acustica. Lo studio condotto già a partire dalla fine del XIX secolo portò A.G. Bell a realizzare un dispositivo costituito da uno specchio vibrante per modulare la luce solare e da una cella di selenio per convertire il segnale modulato in uno elettrico. Nel tempo però questa tecnica che richiedeva una linea di trasmissione diretta tra sorgente e ricevente fu superata dall’adozione delle comunicazioni radio e dalle successive tecniche di comunicazione digitale, che risultarono più versatili. L’effetto fotoacustico comunque oggi trova largo impiego in diverse applicazioni mediche.
Microfoni a condensatore. Un microfono MEMS based è di fatto un microfono a condensatore in cui un’armatura è fissa e l’altra è costituita da una membrana (diaframma). Ogni variazione della distanza fra queste due armature dovuta alla vibrazione della membrana colpita da un’onda di pressione provoca una variazione della capacità del condensatore che viene trasdotta (tramite un circuito integrato ASIC) in una variazione di tensione. La tecnologia MEMS presenta delle caratteristiche di alta sensibilità e consente di prelevare suoni anche in ambienti rumorosi.
La modulazione di ampiezza (AM). La modulazione di ampiezza è una tecnica di comunicazione secondo la quale l’ampiezza di un segnale portante viene fatta variare in modo proporzionale all’ampiezza del corrispondente segnale modulante. Il valore istantaneo del segnale modulato può essere pertanto rappresentato attraverso la seguente funzione: y(t)= A + B sen(2 π f t) dove
A è l’ampiezza della portante in assenza di modulazione
B sen(2 π f t) è il valore istantaneo del segnale modulante
y(t) è il valore istantaneo dell’ampiezza del segnale modulato
nell’esperimento in oggetto, spiegano i ricercatori, il segnale portante è una corrente laser e il segnale modulante una corrente elettrica (il segnale audio) secondo la seguente equazione:
It = Idc + Ipp sen(2 π f t) dove
Idc è la corrente di polarizzazione laser (ampiezza della portante in assenza di modulazione)
Ipp sen(2 π f t) è il valore picco-picco del segnale elettrico con frequenza f (valore istantaneo del segnale modulante)
It è la corrente del diodo laser (valore istantaneo dell’ampiezza del segnale modulato)
Sulla base di questa equazione i ricercatori hanno implementato un sistema per codificare il segnale analogico (segnale audio) attraverso la modulazione di ampiezza dell’intensità di un fascio laser.
Ecco un diagramma a blocchi del sistema di attacco base.
I componenti necessari per l’implementazione del sistema hanno dei costi relativamente bassi e risultano facilmente reperibili sugli store online.
Gli scenari d’attacco
I ricercatori hanno messo a punto alcuni scenari video-documentati. Con diversi esperimenti atti a verificarne la fattibilità anche a distanza, hanno dimostrato una possibilità di attacco sia attraverso una finestra di vetro distante circa 70 metri che in un ambiente di test lungo un corridoio di 110 metri di lunghezza.
E’ stato appurato che per garantire una buona focalizzazione del raggio laser convenga scegliere un diodo laser blu (λ=450 nm) piuttosto che uno rosso (λ=638 nm), perché una lunghezza d’onda minore consente una migliore messa a fuoco tramite l’impiego di un teleobiettivo.
Le possibili contromisure
La cosa che più preoccupa è che qualora si riuscisse ad acquisire il controllo non autorizzato di un assistente vocale, questo a sua volta potrebbe essere sfruttato come testa di ponte per violare e comandare altri sistemi ad esso connessi: serrature, interruttori o basculanti intelligenti solo per citarne alcuni.
Anche se finora non risulta comunque alcuna prova che questo attacco sia stato effettivamente messo in atto, è sempre utile evidenziare le accortezze, consigliate dagli stessi ricercatori, che andrebbero adottate.
Il fascio di luce laser potrebbe produrre qualche riflesso sul dispositivo. Questo potrebbe essere interpretato dall’utente come un campanello d’allarme.
Gli sviluppatori ed i produttori di sistemi di controllo vocali per migliorare gli standard di sicurezza dei loro dispositivi potrebbero:
Prevedere una domanda random di consenso prima dell’esecuzione di ogni comando vocale.
Prevedere un’acquisizione audio da più sorgenti microfoniche. Un fascio laser, infatti, essendo unidirezionale può colpire solo un singolo microfono.
Proteggere, con una lente polarizzata, il microfono integrato sui dispositivi, per smorzare il flusso di luce eventualmente trasmesso e diretto sul diaframma.
Smartphone
Vivo X100s: design ispirato all’iPhone 15 e specifiche allettanti
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri il Vivo X100s con un design ispirato all’iPhone 15 e specifiche tecniche avanzate, pronte a piazzare il nuovo smartphone
Il Vivo X100s si preannuncia come una novità intrigante nel panorama degli smartphone, sfoggiando un design ispirato all’iPhone 15 con bordi piatti, come rivelato da recenti immagini trapelate. Questo modello di Vivo sembra destinato a catturare l’attenzione sia per il suo stile che per le specifiche tecniche avanzate.
Design e estetica
Le immagini del Vivo X100s mostrano un design notevolmente simile a quello dell’iPhone 15, caratterizzato da bordi piatti. Tuttavia, si distingue per il suo modulo fotografico circolare sul retro, simile a quello del Vivo X100. Il dispositivo include quattro fotocamere: un sensore ultra-wide da 15mm, un obiettivo periscopico da 70mm, una camera principale da 50MP e un sensore macro, offrendo una configurazione identica a quella del suo predecessore.
Colorazioni e Costruzione
Il Vivo X100s dovrebbe essere disponibile in diverse opzioni di colore, tra cui Bianco, Nero, Ciano e Titanio, offrendo varietà e personalizzazione agli utenti.
Specifiche Tecniche:
- Display: Il dispositivo è atteso con un display 1.5K FHD+ che promette immagini nitide e dettagliate con una risoluzione di 1260×2800 pixel.
- Chipset: Sarà alimentato dal chipset MediaTek Dimensity 9300+, con un Cortex-X4 potenziato a 3.4GHz, accompagnato dalla GPU Mali G720 per le prestazioni grafiche.
- Batteria e Ricarica: Il Vivo X100s includerà una batteria da 5000mAh con supporto alla ricarica rapida cablata da 100W, garantendo una ricarica veloce e efficiente.
- Memoria e Software: Previsto con almeno 16GB di RAM, il dispositivo sarà equipaggiato con Android 14 fin dal debutto, assicurando un’esperienza utente fluida e aggiornata.
Varianti del Modello
Oltre al modello standard, la serie Vivo X100s includerà anche le varianti Pro e Ultra, con il modello Pro che si distingue per il suo display curvo, confermato anche dalla presenza nel database di Google Play Console con specifiche simili.
Lancio e aspettative
Il Vivo X100s è atteso per il debutto a maggio, insieme ad altri dispositivi come il Vivo X Fold 4 e il Vivo Pad 3. Questo lancio è molto atteso, poiché potrebbe segnare un importante sviluppo nella linea di prodotti di Vivo, combinando stile e sostanza in un pacchetto attraente.
Con il suo design ispirato all’iPhone e specifiche tecniche di alto livello, il Vivo X100s è destinato a essere un forte contendente nel mercato degli smartphone. Gli appassionati di tecnologia e i consumatori alla ricerca di un dispositivo potente e stilisticamente in linea con le tendenze attuali dovrebbero tenere d’occhio questo imminente lancio.
Smartphone
One UI 6.1.1, Samsung potrebbe concentrarsi sull’innovazione AI per Video
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri le prossime innovazioni AI per video con l’aggiornamento One UI 6.1.1 di Samsung, previsto per migliorare significativamente l’esperienza video su dispositivi Galaxy.
Samsung è pronta a fare un ulteriore salto qualitativo nell’intelligenza artificiale con il lancio imminente di One UI 6.1.1, che dovrebbe arricchire notevolmente le funzionalità legate ai video nei suoi dispositivi. Con l’introduzione di nuove capacità AI, Samsung mira a migliorare l’esperienza video per gli utenti dei prossimi dispositivi Galaxy.
Dettagli sulle innovazioni in arrivo
One UI 6.1.1, l’aggiornamento del sistema operativo Android personalizzato da Samsung, è previsto per essere rilasciato con i nuovi dispositivi pieghevoli Galaxy Z Flip 6 e Galaxy Z Fold 6. Secondo le ultime voci, questo aggiornamento porterà funzionalità video AI innovative, ancora non specificate nei dettagli, ma che potrebbero rivoluzionare il modo in cui gli utenti creano e interagiscono con i contenuti video.
Esempi di Funzionalità AI precedenti e potenziali innovazioni
Samsung ha già introdotto funzionalità basate su AI nei suoi dispositivi, come la funzione Instant Slow-mo, che permette agli utenti di riprodurre video a velocità ridotta tramite l’app Galleria. L’approccio futuro potrebbe essere più ambizioso, potenzialmente simile a modelli AI come OpenAI Sora, che genera video in base ai comandi degli utenti. Questo tipo di tecnologia può permettere creazioni video generative, offrendo agli utenti strumenti potenti per la creazione di contenuti personalizzati e dinamici.
Collaborazione con Google e Aspettative Future
Samsung e Google hanno recentemente annunciato di essere al lavoro su nuove e entusiasmanti funzionalità AI, rafforzando una partnership già solida. Questa collaborazione potrebbe tradursi in ulteriori integrazioni e miglioramenti delle funzionalità AI di Samsung, estendendosi oltre i video per abbracciare altri aspetti dell’esperienza utente sui dispositivi Galaxy.
L’imminente lancio di One UI 6.1.1 testimonia l’impegno di Samsung nel rimanere all’avanguardia nell’innovazione tecnologica, in particolare nell’esplorazione delle potenzialità dell’intelligenza artificiale anche nel campo video. Gli utenti Galaxy possono aspettarsi non solo miglioramenti nell’usabilità e nella funzionalità dei loro dispositivi ma anche nuove straordinarie modalità di interazione con i media e la creazione di contenuti.
Tech
GNOME 46.1: miglioramenti per NVIDIA e aggiornamenti significativi
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri i miglioramenti di GNOME 46.1, inclusi supporto esplicito per NVIDIA su Wayland, correzioni significative in Mutter
La prima versione di manutenzione del desktop environment GNOME 46.1, denominata “Kathmandu”, è stata rilasciata, portando una serie di miglioramenti significativi e correzioni di bug, specialmente per gli utenti hardware NVIDIA su Wayland.
Miglioramenti Principali in GNOME 46.1
GNOME 46.1 introduce il supporto esplicito per la sincronizzazione con hardware NVIDIA su Wayland, migliorando notevolmente le prestazioni e risolvendo vari glitch grafici. Questo miglioramento, implementato nel gestore di finestre e compositore Mutter, è una caratteristica attesa che mira a ottimizzare l’esperienza degli utenti con schede grafiche NVIDIA.
Dettagli tecnici importanti:
Supporto NVIDIA su Wayland: L’aggiornamento migliora significativamente il supporto per le configurazioni grafiche ibride, in particolare correggendo diversi problemi legati all’accelerazione GPU secondaria con i driver NVIDIA. Questo è un passo cruciale per garantire una migliore stabilità e performance su dispositivi con hardware NVIDIA.
Correzioni in Mutter: Oltre alle ottimizzazioni grafiche, Mutter 46.1 migliora la funzionalità Night Light su display senza EDID, supporta meglio alcuni client Xwayland, e risolve uno stato iniziale sospeso, oltre a vari altri bug e crash.
Miglioramenti a GNOME Shell: La versione 46.1 di GNOME Shell migliora la notifica di sessioni in conflitto, aggiunge un livello di shift alla disposizione della tastiera coreana sullo schermo, corregge il supporto per il markup nelle notifiche, affronta alcuni problemi nell’applicazione Extensions, e risolve altri piccoli bug.
Aggiornamenti a Nautilus e altri componenti
Nautilus (Files), il gestore di file di GNOME, riceve aggiustamenti per creare archivi usando il tasto “Enter” nella finestra di dialogo “Comprimi”, sposta correttamente il focus quando un elemento viene rimosso, e ottimizza le prestazioni della visualizzazione complessiva. Nautilus 46.1 previene anche crash durante la compressione di file e cartelle, non mostra più banner nella ricerca globale, preserva i permessi quando si copiano file da filesystem in sola lettura, e disabilita la ricerca globale non funzionante dalla vista “Altre Posizioni”.
Applicazioni GNOME Aggiornate
Le applicazioni come GNOME Maps e l’editor di testo GNOME hanno ricevuto aggiornamenti per risolvere problemi minori e migliorare l’usabilità. Inoltre, il lettore di schermo Orca è incluso con correzioni per migliorare la compatibilità e l’efficienza.
GNOME 46.1 rappresenta un aggiornamento vitale per gli utenti del desktop environment GNOME, con un focus particolare sul miglioramento dell’esperienza per gli utenti con hardware NVIDIA e l’aggiunta di correzioni generali che beneficiano tutti gli utenti. Questo aggiornamento sarà presto disponibile nei repository software stabili delle principali distribuzioni GNU/Linux, in particolare quelle a rilascio continuo come Arch Linux e openSUSE Tumbleweed.
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