Tech
Introduzione al web 3.0: cos’è e come funziona
Tempo di lettura: 2 minuti. L’evoluzione di Internet nel segno della libertà?
Negli ultimi anni, si è sentito parlare sempre di più di Web 3.0, il cui obiettivo principale è quello di migliorare l’esperienza utente su Internet.
Ma cos’è il Web 3.0, esattamente? Come funziona?
Innanzitutto, è importante sottolineare che il Web 3.0 non è un’evoluzione del Web 2.0, ma una vera e propria rivoluzione. Il Web 2.0 ha visto l’introduzione di molte tecnologie innovative, come i social network e le applicazioni web, ma il Web 3.0 si propone di andare ancora oltre.
Il Web 3.0 è un ambiente in cui i dati possono essere scambiati e utilizzati in modo più efficiente. Ciò significa che le informazioni possono essere connesse tra loro in modo più intelligente e che le applicazioni possono interagire tra di loro in modo più fluido.
Uno dei principali obiettivi del Web 3.0 è quello di rendere l’esperienza utente più personalizzata. Questo significa che i siti web e le applicazioni devono essere in grado di comprendere le esigenze degli utenti e di adattarsi di conseguenza. Inoltre, il Web 3.0 cerca di introdurre nuovi modelli di business basati sulla condivisione dei dati e sull’utilizzo delle criptovalute.
Ma come funziona il Web 3.0? A differenza del Web 2.0, che si basava principalmente sulla condivisione di informazioni, il Web 3.0 si concentra sulla condivisione di dati. Questi dati possono essere utilizzati dalle applicazioni in modo più efficiente grazie all’utilizzo di tecnologie come l’intelligenza artificiale, la blockchain e l’Internet delle cose.
La blockchain, ad esempio, consente di condividere informazioni in modo sicuro e trasparente, senza la necessità di intermediari. Ciò significa che i dati possono essere condivisi e utilizzati in modo più efficiente, senza comprometterne la sicurezza.
Inoltre, l’Internet delle cose consente di connettere tra loro dispositivi e oggetti in modo da scambiare dati e informazioni in tempo reale. Questa tecnologia è fondamentale per l’implementazione di soluzioni intelligenti e automatizzate.
In sintesi, il Web 3.0 rappresenta una vera e propria rivoluzione nel mondo di Internet, con l’obiettivo di migliorare l’esperienza utente, condividere i dati in modo più efficiente e introdurre nuovi modelli di business basati sulla condivisione e sulla criptovaluta. Grazie all’utilizzo di tecnologie come la blockchain e l’Internet delle cose, il Web 3.0 promette di essere un ambiente sempre più intelligente e automatizzato.
Smartphone
CMF potrebbe lanciare il primo smartphone economico di Nothing
Tempo di lettura: 2 minuti. CMF di Nothing sta per lanciare il suo primo smartphone, mirando a rivoluzionare il segmento budget-friendly con prestazioni elevate e un design innovativo.
Nothing, conosciuta principalmente per i suoi dispositivi audio innovativi e altri accessori, sta ampliando il proprio orizzonte con un nuovo prodotto sotto il suo brand secondario, CMF. Questo marchio, che si è concentrato finora su prodotti accessori a prezzi accessibili, potrebbe presto entrare nel mercato degli smartphone con il lancio del suo primo modello.
Dettagli sul nuovo smartphone CMF
Recentemente, è emerso che un nuovo smartphone con il marchio CMF ha ottenuto la certificazione BIS, suggerendo un’imminente introduzione nel mercato. Questo dispositivo, identificato con il numero di modello “A015”, è stato inizialmente confuso con il Nothing Phone 3, ma ulteriori verifiche hanno confermato che si tratterà del primo telefono di CMF.
Strategia e posizionamento di Mercato
Il lancio di uno smartphone sotto il brand CMF segna una mossa strategica per Nothing, che cerca di espandere la propria presenza nel settore tecnologico. Considerando la natura budget-friendly di CMF, il nuovo smartphone potrebbe posizionarsi come un concorrente diretto di marchi come Xiaomi e Realme nel mercato indiano, noto per la sua competizione feroce e la domanda elevata di dispositivi accessibili ma performanti.
Caratteristiche attese e innovazioni
Nonostante manchino ancora molti dettagli specifici sul dispositivo, si prevede che CMF Phone (1) debba offrire prestazioni elevate a un prezzo aggressivo per distinguersi. Inoltre, si spera che porti un’esperienza software di qualità con Nothing OS, priva di pubblicità invasive, che potrebbe attrarre gli utenti stanchi dei bloatware tipici di molti smartphone economici.
Design e identità visiva
Uno degli aspetti cruciali per il successo del CMF Phone (1) sarà il design. È essenziale che CMF adotti un linguaggio visivo innovativo e distintivo, evitando di riproporre soluzioni di design già viste e troppo comuni nel mercato, come i moduli fotografici circolari.
Il potenziale ingresso di CMF, scoprilo su Amazon, nel mercato degli smartphone rappresenta una significativa evoluzione per il brand e per Nothing. Se il CMF Phone (1) riuscirà a combinare una costruzione di qualità, prestazioni soddisfacenti e un software pulito a un prezzo competitivo, potrebbe guadagnarsi rapidamente un posto nel competitivo mercato indiano e, forse, in seguito, anche in altri mercati internazionali.
Tech
Ubuntu Lomiri arriva su PC: interfaccia mobile ora Desktop
Tempo di lettura: 2 minuti. Ubuntu Lomiri, l’ambiente desktop mobile di Ubuntu Touch, è ora disponibile su PC scopri le sue caratteristiche
Ubuntu Lomiri, precedentemente noto come Unity 8, è ora disponibile per i PC desktop come una distribuzione a sé stante, annunciato da Rudra Saraswat, il curatore di Ubuntu Unity. Questa mossa rappresenta un passaggio significativo per la piattaforma, originariamente sviluppata per Ubuntu Touch, ora estesa al desktop.
Storia e Sviluppo
Lomiri è il successore dell’ambiente desktop Unity 8 di Canonical, il quale fu abbandonato insieme al sistema operativo mobile Ubuntu Touch alcuni anni fa. La UBports Foundation ha ripreso il testimone sviluppando Ubuntu Touch e ha trasformato Unity 8 in Lomiri, adattandolo per l’uso su dispositivi mobili con la possibilità di trasformarli in desktop quando connessi a monitor, tastiera e mouse.
Porting su Desktop
Con l’ambizione di espandere la sua applicabilità, il team UBports ha lavorato per migliorare la compatibilità di Lomiri con il desktop, un sforzo culminato con la creazione di un’immagine ISO live/installabile di Ubuntu Lomiri da Rudra Saraswat. Questo rende Lomiri una scelta disponibile per gli utenti che desiderano sperimentare un ambiente mobile su un hardware desktop.
Caratteristiche di Ubuntu Lomiri
Ubuntu Lomiri mantiene molti degli stessi componenti core di Ubuntu 24.04 LTS, ma si distingue per l’uso dell’ambiente desktop Lomiri invece di GNOME. L’interfaccia utente di Lomiri, progettata per l’uso su dispositivi mobili, è relativamente semplice sul desktop. Presenta un’applicazione dash sulla sinistra, attivabile con il tasto Super, e un centro notifiche a sinistra con indicatori Ayatana, da cui gli utenti possono configurare vari aspetti del desktop.
Esperienza Utente e Compatibilità
Sebbene Lomiri sia stato progettato per l’uso mobile, l’esperienza su desktop è descritta come semplice. Tuttavia, non tutte le opzioni nel centro notifiche sono pienamente funzionali, con i livelli di volume e luminosità e il calendario tra le poche funzionalità utilizzabili. Lomiri è descritto come abbastanza stabile e installabile su hardware reale, ma essendo ancora una versione pre-rilascio, si possono verificare crash occasionali a seconda dell’hardware.
L’arrivo di Ubuntu Lomiri sul desktop offre una nuova opzione per gli utenti che apprezzano l’estetica e la funzionalità di un ambiente mobile ottimizzato, portando una freschezza nel panorama dei sistemi operativi desktop. Per coloro che hanno sperimentato Ubuntu Touch su smartphone o tablet, Lomiri su desktop dovrebbe risultare familiare e accogliente.
Robotica
Perché i Robot non riescono a superare gli animali in corsa?
Tempo di lettura: 2 minuti. Scopri perché i robot non possono ancora superare gli animali in corsa, nonostante la superiorità tecnologica dei loro componenti
Nonostante decenni di ricerca e milioni di dollari investiti, i robot moderni non riescono ancora a eguagliare le prestazioni motorie degli animali in termini di corsa e resistenza. Un recente studio pubblicato su Science Robotics esplora le ragioni dietro questa discrepanza, offrendo intuizioni significative sulle sfide ancora da superare nel campo della robotica.
Approfondimento dello Studio
Un team interdisciplinare di scienziati e ingegneri da prestigiose università ha condotto uno studio comparativo tra i robot da corsa e gli animali, analizzando vari “sottosistemi” come Potenza, Struttura, Attuazione, Sensoristica e Controllo. Contrariamente alle aspettative comuni, gli elementi ingegneristici dei robot hanno superato in molti casi le controparti biologiche in termini di prestazioni di base.
Superiorità degli Animali nella integrazione e controllo
La ricerca ha rivelato che, sebbene individualmente i componenti dei robot possano essere superiori, gli animali eccellono nell’integrazione e nel controllo di questi componenti, risultando in una maggiore efficienza, agilità e robustezza nei movimenti. Ad esempio, mentre un gnu può migrare per migliaia di chilometri su terreni impervi e una cimice può perdere una zampa e continuare a muoversi senza rallentare, i robot attuali non possono ancora replicare tali capacità.
Implicazioni e potenziali futuri
I ricercatori sono ottimisti riguardo al futuro della robotica, evidenziando come il progresso nel settore sia stato notevole considerando il breve periodo di sviluppo rispetto a milioni di anni di evoluzione animale. Sottolineano l’importanza di migliorare non solo i singoli pezzi hardware, ma soprattutto le metodologie di integrazione e controllo.
Applicazioni pratiche dei Robot da corsa
I robot capaci di correre potrebbero trovare numerose applicazioni pratiche, come la soluzione di problemi di consegna nell’ultimo miglio, operazioni di ricerca in ambienti pericolosi o la gestione di materiali nocivi. Migliorare la mobilità e l’efficacia dei robot in questi contesti potrebbe avere impatti significativi su molteplici settori.
Questo studio enfatizza come, pur con avanzamenti tecnologici significativi, la robotica debba ancora apprendere molto dalla biologia per quanto riguarda l’integrazione e il controllo efficace dei sistemi. Il futuro della robotica da corsa dipenderà dalla capacità degli ingegneri di adottare e adattare principi di integrazione biologica per sviluppare robot che possano competere con l’efficienza e la resilienza degli animali.
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