Editoriali
Gli Hacker attaccano Rousseau, ma non inquinano il voto

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Il Movimento Cinque Stelle ha espletato correttamente le sue procedure di voto. L'80% di 79.634 votanti ha gradito l'esperienza governativa con il PD dando incarico ai rappresentanti del partito di Casaleggio e Grillo di governare “per il bene del paese”. Il mondo informatico e politico si è concentrato per una intera giornata, quella del voto, nel discutere sulla affidabilità della piattaforma di voto Rousseau, incaricata di esprimere le preferenze di pochi iscritti all'associazione per decidere le sorti del paese e del futuro Governo. Nel corso della giornata di voto, tante, forse anche troppe, le dichiarazioni sul tema.
Un profilo creato ad hoc, ha pubblicato alcune violazioni del sistema grillino, ma che esulavano dal voto elettronico e riguardavano invece il software informatico di crowdfunding da dove sono usciti i riferimenti mail della piattaforma ed il portafogli paypal, che comunque sono pubblici e non privati.
This is an Italian political party that wants to revolutionize the digital world with “Sistema Informatico Globale”!
🤦♀️🤦♂️#Hack5Stelle— Hack5Stelle (@Hack5S) September 3, 2019
Nel frattempo, le votazioni sono andate avanti con la piattaforma che ogni tanto andava giù. Capirete anche che si tratta di una cosa prevedibile e non tanto per il problema delle 9000 connessioni simultanee ad ora in media impegnate nella procedura di voto, su cui si ravvede un comunque barlume di incompetenza nella gestione dei flussi, ma per i numerosi attacchi iniziati già da mattino presto. E lo dimostra il tweet del giornalista Raffaele Angius che ha pubblicato un malfunzionamento del Server già dalle prime ore della mattina quando la procedura di voto non era ancora iniziata.
Inoltre, tra i commenti sotto al post, figura quello di Fabio Lombardo che spiega la vera “falla” tecnica sulla lentezza del server dovuta dal fatto che “la votazione si tiene su un'altra piattaforma rispetto a quella monitorata negli screenshot. https://vote.rousseau.movimento5stelle.it (notare il vote. davanti). Quella non è crollata. Ma la gente non sapeva che doveva andarci”
Un'altra fonte però ha confidato che il problema del redirect è stato risolto già dalle ore 11.30 e, nonostante questo, i problemi hanno continuato ad esserci.
Quindi, chi ha attaccato la piattaforma “modello” di innovazione del settore politico italiano, guardata con interesse da tutto il mondo intero e sponsorizzata dai poteri forti come il Vaticano e la CIA, è stato bravo sicuramente, ma eccessivamente abile nel dare quel riscontro positivo in termini di instabilità del processo di voto della piattaforma, anzi, l'ha resa credibile agli occhi degli altri, relegando la sua azione ad un mero atto di hacktivismo utile solo per strumentalizzazioni politiche sul tema, ma non tecniche. Il great hack, non riuscendo, ha legittimato la procedura e questo ovviamente rappresenta un assist al Movimento Cinque Stelle ed alla sua strategia di normalizzazione di un processo elettorale che risulta davvero rischioso per altri motivi che possiamo apostrofare come “in carne ed ossa”.
Il l'associazione Rousseau è una associazione privata e può fare quello che vuole, stabiliamo questo principio, “Rousseau è la piattaforma del MoVimento 5 Stelle dove puoi esprimere le tue idee e sostenere le sfide in cui credi, proponendo disegni di legge, votando le leggi proposte dagli altri utenti che ritieni più utili o urgenti, e portando tematiche di interesse collettivo all'attenzione dei nostri Portavoce.”
Peccato che la piattaforma non sia certificata da un Ente Terzo che dovrebbe sovrastare già in partenza le responsabilità del notaio in fase di suffragio prim'ancora della certificazione del voto. Perché il Notaio nominato, nonostante fosse amico del Cinque Stelle perché già candidato con loro, certifica il riscontro che da la piattaforma.
Come fa la piattaforma a dare riscontro? Ecco, questo è il vero nocciolo al netto di attacchi virtuali che, se non inficiano il processo del voto, servono a poco o a nulla. Se non c'è un Ente Terzo resta comunque legittimo il dubbio su un eventuale baro nelle votazioni.
Come?
Un'altra fonte ci ha confidato che bastava eseguire “uno script SQL che faceva un find/replace dei NO e a grappoli li trasformava in SI. Che ne sappiamo?. Così come una SQL Injection potrebbe mandare a rotoli l'intero processo di voto elettronico.”
E se fosse stata utilizzata la sempreverde blockchain tanto decantata dalla Casaleggio e promossa da Grillo come la panacea del voto elettronico?
“No perche' qui tutto e' falsificabile: utente, account, connessione, e scrittura”.
V, invece, ci ha confidato che “penso che sia la piattaforma più insicura che ci sia. Basata su varie app open source che hanno sofferto di vari problemi di sicurezza. Il codice è scritto male e poter carpirne alcuni pezzi non richiede particolari capacità. Basta guardare il sorgente della pagina principale per capire che l'errore più grossolano è stato non offuscare alcuni componenti che possono esser sfruttati per attacchi xss. La cosa preoccupante è che una governo si basi su questa piattaforma che non rappresenta un esempio di democrazia quanto di autarchia.”
Proseguiamo con gli interrogativi, chiedendoci se potrebbe esserci una remota possibilità di generare un voto di scambio virtuale? Sì se consideriamo che chiunque può chiedere a più persone di iscriversi per poi gestire lui stesso i profili in caso di voto e vendersi un risultato politico di più voti alla direzione del partito.
C'è la possibilità di una infiltrazione esterna nella piattaforma del movimento? Certo che sì, anche se molti avevano sospettato che in questa sessione, la Lega avesse degli insiders che avrebbero modificato il voto in favore del no, ma così non è stato ed i complottisti hanno fallito.
Così come non è stato possibile dare una dimostrazione informatica dell'instabilità della piattaforma di voto, che comunque adesso dovrebbe essere soggetta ad una denuncia secondo la normativa del GDPR a seguito di un data breach che comunque c'è stato.
Chi avrà il coraggio di farlo? Quali conseguenze porterà? Questo effettivamente può essere indicativo per comprendere se il danno generato sia grave, oppure, se ha confermato che su Rousseau si può votare in tutta tranquillità.
Editoriali
Zelensky fa uso di cocaina? I dubbi e le paure su un alleato “tossico”
Tempo di lettura: < 1 minuto. Una diceria argomentata da un video verificato, fa cadere ombre sulla stabilità mentale del leader ucraino.

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Un alleato che chiede soldi in continuazione per comprare armi che servono ad un esericto sempre meno numeroso di un paese sempre più vuoto delle generazioni future. Un video di giugno, verificato da Matrice Digitale, ritrae il leader ucraino in un dialogo bilaterale con il premier inglese Sunak.
La sensazione che hanno avuto in molti è quella di un Zelensky accelerato ed abbastanza frenetico nei movimenti. Questo fa preoccupare il suo stato mentale, non è facile vedere il proprio popolo morire ogni giorno in numeri maggiori, ma apre uno scenario abbastanza rischioso per il futuro dell'Ucraina e della stessa Europa ricattata già più volte sul gas, sul grano e su eventuali attentati terroristici se dovesse venire meno l'aiuto all'Ucraina.
La fonte del video integrale fa intendere che si tratta di un premontato istituzionale.
Inoltre, sei mesi fa circa, un cartone animato vicino la propaganda russa faceva intendere le dipendenze di Zelensky da alcool e droga, cocaina nello specifico. Ecco l'integrale.
Editoriali
Vannacci è diventato ricco grazie alle armi spuntate del Mainstream
Tempo di lettura: 3 minuti. Se gli italiani sono scettici su vaccini e guerra è merito della scarsa credibilità della stampa, stesso motivo per cui Vannacci è ricco

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Il generale Vannacci ha fatto fessi tutti quanti. Così si direbbe a Napoli dopo l'operazione che ha sorpreso il mainstream, che da grande detrattore del generale ne è diventato il maggiore sponsor a costo zero. Perché se l'operazione Vannacci è riuscita, ampliamente affrontata da Matrice Digitale con indiscrezioni esclusive che sono emerse nei giorni successivi, è grazie proprio alla pubblicità negativa a costo zero su cui il pubblico ha deciso di orientarsi nei consigli per gli acquisti. Perché il libro di Roberto Vannacci, scritto male o impaginato peggio, è stata l'occasione persa per tantissimi editori che non riescono a vendere il quantitativo di copie vendute dal generale nemmeno con nomi di grosso calibro come Roberto Saviano e Gianrico Carofiglio. Non è un caso che il Corriere della Sera ha dedicato un approfondimento in cui si evince che il libro di Vannacci, che pare vendere ad un ritmo di 10 000 copie al giorno, è stato un traino per l'intero settore dell'editoria. Peccato che nessun editore ha avuto l'opportunità e nemmeno il coraggio di cavalcare questo testo, salvo Morgante ma a giochi fatti, mentre i librai più perspicaci lo hanno accolto nelle loro librerie vendendo un volume fuori la catena di distribuzione del settore.
L'operazione di marketing dell'anno
Una vera operazione di marketing che ha confermato un tendenza spesso associata a quella dei guru, o fuffa guru, con dei libri orientati a presentare dei metodi per fare soldi o utili a gestire al meglio le proprie attività commerciali – imprenditoriali. C'è solo un dettaglio: Vannacci è riuscito a raggiungere risultati di vendita eccezionali su un testo ideologico e politico che già reclama tanti corteggiatori nella politica che conta.
Lo spettro dell'operazione politica
Non è un caso che il generale in questo mese sia stato contattato dalla Lega di Salvini e non è un caso che sia stato ammaliato da Donzelli di Fratelli d'Italia dopo che Guido Crosetto , Ministro della Difesa italiana abbia preso fermamente le distanze dal contenuto del testo su indicazione dell'ala progressista e di sinistra del paese. Ci ha provato anche il comunista Rizzo e c'è qualcosa che forse in realtà nasconde l'operazione Vannacci ed è emersa nei giorni successivi agli scandali e riguarda una presunta ombra di Gianni Alemanno intenzionato a creare un partito con l'obiettivo di recepire voti dagli scontenti di Fratelli d'Italia che oramai non si riconoscono più in una destra progressista o vicina a posizioni che ricordano la Democrazia Cristiana dei tempi d'oro.
E' possibile a questo punto immaginare una discesa in campo di Vannacci in politica?
Questo non è dato saperlo ed il fatto che il generale abbia smentito non vuol dire che alle prossime Europee del 2024 ci troveremo l'uomo dello Stato in qualche lista.
L'operazione Vannacci è stata di tipo populista?
Se per populismo intendiamo una parte del paese ancorata degli schemi cattolici è conservatori, possiamo ampiamente ragionare sul fatto che per fare i voti è necessario essere populisti da qualche anno a questa parte: vedi le promesse elettorali del Movimento 5 Stelle, vedi quelle della stessa Fratelli d'Italia e della Lega di Matteo Salvini.
Le armi spuntate della stampa
Ancora una volta, dopo la propaganda sanitaria e bellicistica, c'è da evidenziare come la stampa abbia perso ancora più credibilità in virtù del fatto che il parlar mal male di Vannacci abbia in realtà ottenuto l'effetto inverso proprio perché la maggior parte del pubblico non ha una considerazione di una stampa obiettiva e quindi la polemica scaturita è sembrata troppo strumentale a cavalcare un pensiero da molti definito unico e convergente verso la disgregazione dei valori cristiani, italiani e tradizionali. Sono bastati articoli di opinionisti o giornalisti ben identificati in una porzione ideologica, considerata fallace ed allo stesso tempo privilegiata dalla massa incredula, per fornire uno scatto d'orgoglio a quegli italiani che paradossalmente hanno votato Giorgia Meloni per ottenere un cambiamento radicale del paese restando traditi da una destra europeista e filo atlantista.
Una riflessione per il mondo della bistrattata editoria
Intanto si fa la conta dei soldi che Vannacci abbia già racimolato dalla vendita del suo libro e se gli acquisti sono genuini, non si è comprato le copie da solo per intenderci, se il costo di realizzazione è realmente prossimo allo zero per quanto concerne la produzione, l'incasso del generale corrisponde ad almeno 700.000 euro puliti. Altro che Generale di corpo d'armata e incarichi d'oro con rilevanza zero così come gli era stato dato in precedenza all'istituto militare di Firenze. Chi esce sconfitto dall'operazione Vannacci è l'industria dell'editoria ed emerge il ruolo di Amazon che, ricordiamolo per evitare di trovarci tutti scrittori domani, è nullo dinanzi ad attività di marketing e di comunicazione in supporto alla pubblicazione di un libro che ha intenzione di vendere senza la distribuzione ordinaria. Proprio per questo motivo potremmo parlare nel settore dell'editoria di un metodo Vannacci per fare soldi.
C'è una domanda che corre e ricorre: siamo sicuri che in questa operazione non ci sia stato un mediatore influente che abbia saputo unire il mondo della stampa mainstream ed il suo lato al contrario rappresentato dalle teorie “omofobe”, “populiste” e “anticostituzionali” del generale Vannacci?
Editoriali
Sull’Intelligenza Artificiale la scienza ha dimostrato di essere corrotta
Tempo di lettura: < 1 minuto. Dopo le ricerche farlocche nel periodo pandemico, con l’Intelligenza Artificiale sì è provato a fermare un competitor attraverso un “senato accademico” composto da menti con grandi conflitti d’interesse, dove la politica Italiana ha fatto la sua parte.

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Elon Musk lancia la sua Intelligenza Artificiale dopo pochi mesi che ha proposto insieme ad una pletora di scienziati e top manager il blocco dell'apprendimento di modelli superiori a ChatGPT 4
Non solo l' Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha bloccato l'unica azienda da abbattere presente nel manifesto sottoscritto dai suoi competitor, ma ha favorito l'esplosione delle tecnologie di #Microsoft e #Google nel silenzio istruttorio.
Un suo componente ha firmato la lettera di Musk e company credendo si trattasse di un manifesto scientifico.
Visto come stanno le cose, però, non ha fatto altro che dare al buon Elon il tempo di accelerare con la sua #intelligenzaartificiale.
In #xAI c'è un po' di miopia della Pubblica Amministrazione italiana che involontariamente ha colpito un concorrente e non un intero mercato …
C'è anche un sistema accademico che ha dimostrato di essere collegato a interessi particolari e non a quelli strettamente scientifici.
Ed oggi è stato tradito, siamo buonisti, dalla presentazione di un modello di #AI sviluppato da chi ha illuso che questa tecnologia doveva essere fermata.
Il tempo è galantuomo, sempre, e vale anche per le nostre analisi spesso fastidiose perchè in controtendenza.
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